Micimiao Forum di discussione per tutti i gattofili e amici degli animali
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14-08-2024, 13:37 | #1 |
Ma quanto si ammalano i nostri gatti?
Buongiorno,
a leggere questo forum vengono i brividi a persone come me che non hanno molta esperienza di gatti: spesso leggo di malattie che non avevo mai sentito, alcune terribili e terminali. Fa veramente pena leggere il "grido di dolore" di tante persone preoccupate, o anche disperate, per l'improvviso problema di salute dei loro amati. Spesso leggo questi post, che magari rimangono senza risposta, e mi chiedo cosa farei se fossi nella medesima condizione, ma non saprei proprio come aiutare non avendo alcuna esperienza di medicina veterinaria. Ovviamente, mi rendo conto che chi arriva ad un forum come questo è quasi sempre mosso dalla necessità di trovare una soluzione per un problema, principalmente di salute, di uno dei propri amati animali. Ma proprio per limitare questa sensazione, pongo a tutti coloro che hanno più esperienza di me due domande: 1) quanto spesso vi è capitato di incorrere in malattie che necessitano assistenza, cure medicinali importanti, o operazioni, nella vita di uno dei vostri gatti? 2) avete notato una differenza tra gatti tenuti in appartamento e gatti liberi di andare fuori? Grazie in anticipo a chi mi vorrà rispondere, e buon ferragosto a tutti, con la speranza che i nostri amati possano riprendersi... |
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14-08-2024, 17:13 | #2 |
Re: Ma quanto si ammalano i nostri gatti?
Vale la stessa cosa anche per i cani.
Dipende dall’età, dall’alimentazione, dallo stress ambientale ed individuale che abbassa le difese immunitarie, dalla predisposizione genetica e da fattori -sempre ambientali- che incidono sull’epigenetica. Sappiamo esserci razze talmente manipolate geneticamente che sono particolarmente predisposte ad alcune malattie che non sto ad elencare. La predisposizione non dà la certezza ma ci fa stare sul chi va là. Prescindendo dalle razze, cani e gatti con cui vivo ed ho vissuto sono morti per gli effetti collaterali della vecchiaia. Buio (gatto meticcio) ha avuto il diabete, probabilmente di origine genetica, curato la prima volta con l’alimentazione e nella ricaduta, curato con insulina. Da mesi è ormai in remissione ma non escludo che la patologia possa ripresentarsi. Una micia che ho amato tantissimo morì di tumore all’intestino, probabile sensibilità individuale al cibo industriale (così dissero i vet di allora), gli altri di vecchiaia. Sempre tutti tenuti tra casa ed ampi e piantumati terrazzi. Portano le loro prede, soprattutto Volland. Insomma stringi stringi, anche per loro, come diceva una canzone, “ci vuole un fisico bestiale”. "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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17-08-2024, 15:47 | #3 |
Re: Ma quanto si ammalano i nostri gatti?
Grazie per la risposta, Aletto.
Quindi un gatto diabete, un'altra deceduta per un tumore intestinale. Tutti tenuti dentro casa. Nessun'altra malattia grave o che richiedesse cure significative. Su quanti in totale? |
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17-08-2024, 17:13 | #4 |
Re: Ma quanto si ammalano i nostri gatti?
Ma. Ho aspettato a risponderti perché c’era qualcosa che non mi tornava:
per me non sono numeri, sono individui con cui abbiamo vissuto, che hanno vegliato su mia figlia appena nata, che hanno vissuto i suoi primi passi fino alla maturità. Una a sua volta ha avuto figli partoriti sul nostro letto nonostante gli anfratti sicuri che avevamo messo a sua disposizione. Con loro presenti abbiamo ascoltato musica, abbiamo vissuto momenti spensierati e momenti duri. Considera che sono nata con i cani e poi arrivò il primo gatto. Non li ho mai, quasi, costretti alla convivenza con i loro simili. Adesso qui però sono in tre. Non c’è una statistica su pochi individui, la possiamo fare e la facciamo regolarmente anche su noi stessi, sulle cause di morte per una malattia piuttosto che per un’altra, ma si parla di centinaia di migliaia di persone se non di più. Volendo generalizzare, il tallone di Achille dei gatti è, secondo me, la vita emotiva. Da lì parte, come un effetto domino, tutto quanto. Aggravato da un’alimentazione spesso inadeguata. "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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17-08-2024, 20:24 | #5 |
Re: Ma quanto si ammalano i nostri gatti?
@ Merlinone
Anche secondo me il motivo principale che porta ad iscriversi al forum è la ricerca di un aiuto per cercare di risolvere un problema, molto spesso serio e di salute, ma anche comportamentale, come pure il bisogno di un supporto emotivo per la perdita del proprio gatto. Decisamente più raro che si iscriva qualcuno a cui tutto va a gonfie vele. Se anche tutti gli utenti attivi del forum rispondessero ai tuoi quesiti, i numeri sarebbero assolutamente insufficienti ai fini statistici, come ti ha già fatto notare Aletto. Per quella che è la mia piccola esperienza di vita con i gatti (27 da quando ho lasciato la mia famiglia di origine) posso dirti che c'è stata una sola volta la necessità di un'operazione chirurgica, per una micia anziana, non sterilizzata, a cui hanno dovuto asportare un tumore mammario, non nella prospettiva di una guarigione, ma di consentirle di vivere il tempo che le restava conducendo la sua vita da gatto, e così è stato fino alla fine; dopo un anno è morta poi all'improvviso nel giro di 10 minuti. Ho avuto alcuni gatti con insufficienza renale, arrivati a 16-17 anni di età senza cure mediche, ma solo con la dieta impostata da me. Cure mediche mai per nessun gatto, né in passato e finora neppure attualmente. Non ho notato differenze tra mici che vivono sempre in casa e quelli che erano liberi di uscire, a patto di mangiare in modo consono alla fisiologia felina, quindi carni crude, topi, uccelli, per quelli che potevano vivere anche all'aperto e carni crude per quelli che vivono sempre in casa. I miei gatti che hanno avuto dei problemi di salute, in particolare insufficienza renale, erano quelli che mangiavano pet food (per di più di di qualità scadente) e in particolare i croccantini. Questi mici iniziavano a mostrare i primi sintomi intorno ai 7-8 anni di età, mi sono resa conto di cosa si trattava quando ho cominciato a capirne di più. Per i veterinari però il tipico dimagrimento, il vomito schiumoso, la sete, ecc. dipendevano semplicemente dal fatto che un gatto di quell'età è vecchio...così mi dicevano. Non per niente - e non solo per questo - la mia fiducia nei veterinari è prossima allo zero. Un paio di questi mici con insufficienza renale sono morti verso gli 11 anni; gli altri sono arrivati ai 16-17 che ho detto prima perché avendo cominciato a capirne di più, ho cercato di farli mangiare meglio; di certo però non sono riuscita riportare indietro le lancette del tempo e ad annullare i danni di anni di un'alimentazione sbagliata. Naturalmente come per tutti gli esseri viventi c'è la predisposizione genetica ad ammalarsi di certe patologie, nonostante si cerchi di condurre e far condurre uno stile di vita ottimale per quella determinata specie. Poi c'è anche il contesto ambientale di cui tener conto: inquinamento, alimenti contaminati, eccetera. Iska la rossa dagli occhi di luna |
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24-08-2024, 23:48 | #6 |
Re: Ma quanto si ammalano i nostri gatti?
una volta i gatti ammalavano meno perchè morivano prima, adesso ci sono le cure quindi il periodo di malattia nella loro vita si allunga.
nè più nè meno quanto avviene per gli umani. la morte e la malattia è nella stessa natura della vita, che altrimenti non si chiamerebbe vita. |
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25-08-2024, 10:47 | #7 |
Re: Ma quanto si ammalano i nostri gatti?
da tanto tempo non avevo più gatti, e quando li avevo erano altri tempi... entravano e uscivano come volevano, non si parlava di vaccini, e non c'era una cultura alimentare, o almeno io non l'avevo, quindi son passata dal polmone crudo (si usava 40/50 anni fa), al riso cotto in casa, alle crocchette da supermercato, con molta disinformazione...
uscendo a loro piacimento però non facevano mai in tempo ad ammalarsi di qualcosa, finivano sotto le macchine o semplicemente sparivano... fino ai precedenti ultimi due, presi ormai anche loro 25 anni fa, che decisi di tenere solo in casa, e che alimentai con cibo industriale... morti a 14 e 16 anni di tumore scoperto improvvisamente... con i due cani boxer invece mi è andata meglio, già più informata, benchè usassi sempre cibo industriale, ho scelto il meglio possibile, e sono vissuti entrambi oltre la media, cioè 13 e 10 anni... la femmina in 13 anni ha visto il veterinario solo per i vaccini, anche se poi è morta improvvisamente per un tumore, ma poteva considerarsi equivalente ad una novantenne... il maschio invece aveva problemi articolari, ma niente altro, morto poi improvvisamente perchè lasciatosi andare agli acciacchi 5 mesi dopo la morte della sorellina... a novembre dell'anno scorso quindi ho deciso di tornare al mio primo amore, pensando di essere ormai un'esperta... il maschietto è rimasto con me 3 mesi ed è morto improvvisamente di FIP a 6 mesi, mal diagnosticata dai veterinari... la femmina, presa quasi in contemporanea, è arrivata presumibilmente già ammalata di calicivirus, poi ha manifestato una deviazione della mandibola, e adesso, a 10 mesi, stiamo lottando contro un granuloma eosinofilico con ulcera indolente al labbro... tutto sempre mal diagnosticato e mal curato dai vari veterinari che ho visto, persino clinica, con enorme e inutile dispendio di soldi... non mi sarei mai aspettata un'incidenza tale di malattie, non una, non due, non tre, ma 4 diverse tra gennaio ed aprile... ma soprattutto non mi sarei aspettata una tale incompetenza e menefreghismo da parte dei veterinari... se non fosse stato per me sarebbe morta anche la seconda... |
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25-08-2024, 12:18 | #8 |
Re: Ma quanto si ammalano i nostri gatti?
comunque è vero carlina62,
l'incidenza per cancro è notevole. A mio avviso ci sono almeno due settori incriminabili. A. Da una parte l'alimentazione. Io per es. mi facevo la BARF da solo per diversi anni fino a quando non ho deciso di farmi pervenire la spesa a domicilio. Per chi non la conoscesse il concetto di BARF abbraccia la filosofia di offrire una dieta la più simile possibile a quella che l'animale assumerebbe in natura. Non significa però inserire piume d'uccello o squame di lucertola come invece accade in natura. Significa mettere gli elementi base. Così occorre acquistare la Taurina, il Calcio e tante altre cose da mettere insieme a pollo, manzo, ecc... Facendola da me la spesa era più o meno la stessa di quella di un buon prodotto confezionato. Quindi questo penso, nelle bustine e nelle scatolette non c'è quell'attenzione per evitare metalli pesanti, o altre sostanze tossiche e prima o poi anche per l'alimentazione un cancro arriva. B. Igiene. Occorre pensare che gatti liberi passano per copertoni d'auto, olio motore, batterie d'automobili, catrame, inquinanti vari. Non si pensi che un gatto che vive dentro casa sia esente dal problema. Si pensi che il suo contatto tra bocca e suolo è tra gli zero e i 30cm circa. Per noi sono circa 160cm. Tutte gli inquinanti che ci sono nel pavimento sono quindi ben più pericolosi per il gatto (e i bimbi che gattonano). Si va dai detersivi alle polveri che escono dalle scatole che ci arrivano in casa, da alcuni lavori poco domestici (può capitare di usare colle, saldatore o cose simili) a quello che da fuori ci portiamo attaccato alle nostre suole. Ecco, credo che alimentazione e ambienti insalubri possano essere causa di cancro. Non ultima ovviamente la terapia che somministriamo ai nostri mici. Le cause di malattia per motivi iatrogeni è molto elevata nell'uomo, quindi non vedo perchè non dovrebbe esserlo anche nei gatti. Farmaci di prevenzione per le pulci, vaccini, antibiotici, ecc... ecc... certamente possono aumente il rischio di cancro o altre malattie, seppure quasi sempre siano necessari. |
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25-08-2024, 19:24 | #9 |
Re: Ma quanto si ammalano i nostri gatti?
Un tempo i gatti avevano una prospettiva di vita inferiore a quella odierna perché vivendo generalmente liberi erano più esposti a pericoli mortali, come predazione, incidenti di vario genere, avvelenamento, uccisioni volontarie, malattie gravi o che si aggravavano irrimediabilmente perché il proprietario non se ne curava più di tanto, i veterinari erano appannaggio delle grandi città e le parcelle sovente inaccessibili ai comuni mortali.
Tuttavia pur non conducendo una vita lunga, essa era però una vita vera, vissuta pienamente. Chi viveva a lungo poteva ringraziare la fortuna, i suoi geni e il fatto di avere un umano almeno un po' attento al suo benessere. In tempi più recenti i gatti mediamente conducono una lunga, talvolta lunghissima, vita. Trascorrerla in appartamento ha azzerato i rischi di incidenti stradali, predazione da parte di cani, avvelenamenti e uccisioni da parte di individui che odiano i gatti o li vedono come concorrenti nella caccia alla fauna selvatica oppure semplicemente si divertono nel far loro del male e su quest'ultimo punto la cronaca è piena. Sterilizzazione e castrazione inibiscono il naturale stimolo alla ricerca di un partner, facilitando il proprietario nel farli vivere sempre dentro casa. Al minimo accenno di deviazione dalla consueta routine si corre al veterinario: sono 24 ore che non fa la cacca - ha mangiato poco - si è grattato l'orecchio cinque volte invece delle solite tre - ha sternutato due volte, ecc. Né più né meno di quanto facciamo noi umani, che oramai viviamo come malati cronici, quando non addirittura nello stato di "pre malattia". Basta ascoltare i discorsi della gente al mercato, nei negozi, nei supermercati per constatare che l'argomento principale riguarda le malattie. Ci sono situazioni in cui è indubbiamente indispensabile ricorrere al veterinario, ma l'eccessiva medicalizzazione serve solo a stressare inutilmente il gatto. C'è anche da dire che quando il gatto necessita veramente di cure, non di rado si sconfina nell'accanimento terapeutico, per cercare di tenere il più possibile con noi l'amato micio, che spesso a furia di cure e farmaci tira avanti per mesi e talvolta anni conducendo una vita che non è vita, ma poco più di un vegetare in attesa della morte. Iska la rossa dagli occhi di luna |
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25-08-2024, 19:58 | #10 |
Re: Ma quanto si ammalano i nostri gatti?
L'allungamento dell'aspettativa di vita espone ad una maggior incidenza di tumori, però ci sono anche sempre più casi di giovani gatti che hanno il cancro.o
Predisposizione genetica? In parte sì, ma soprattutto l'alimentazione, l'inquinamento ambientale e le cause iatrogene portano all'aumento di queste patologie; su questo concordo con Redmaine. Nel mio piccolo cerco di fare quel che posso per proteggere i miei pelosi, per esempio da circa 8 anni qui non entra neppure una molecola di pet food, che ritengo la principale causa di svariate malattie che affliggono i gatti "moderni". D'altra parte come è impensabile per noi umani poter vivere in salute mangiando alimenti processati, zeppi di conservanti e magari con residui nocivi, inscatolati (e ciò che rilasciano i rivestimenti interni delle lattine, BPA e sostituti in primis?), snackini e porcheriole varie, lo stesso vale per i nostri gatti. Per quello che riguarda i contaminanti ambientali in casa, mi sento sufficientemente tranquilla, perché per le pulizie da sempre utilizzo solo acqua e aceto e all'occorrenza (abbastanza rara) modiche quantità di sapone molle potassico. Niente cera sui pavimenti, niente profumatori ambientali, antizanzara e qualsiasi prodotto per la casa, di quelli che riempiono interi scaffali nei supermercati. Visto che i miei gatti vivono tra casa e terrazzo, dopo un primo trattamento antiparassitario al momento dell'adozione, in seguito non utilizzo più alcun prodotto, perché sono tutti neurotossici e vanno utilizzati unicamente se strettamente necessario. E poi ci sono i vaccini a gogò che possono avere un ruolo nello sviluppo di alcune patologie, ma questa è un'altra storia. Iska la rossa dagli occhi di luna |
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