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Malattie dei gatti: Richieste di aiuto e consigli In questa sezione potrete chiedere consigli e scambiarvi pareri sulle principali malattie feline che colpiscono i mici, ricordandovi che il forum NON sostituisce in nessun caso l'intervento del veterinario

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Vecchio 15-07-2023, 23:00   #1
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lucepid8
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Predefinito Aiuto! Coronavirus e Peritonite infettiva

Buonasera a tutti

Non sono un esperto di mici ma mi trovo in una situazione che non so come
comportarmi e ho bisogno del vostro aiuto e dei vostri consigli .

Da circa un anno ho un gattino a casa che si chiama Neretto e con lui tutto ok.
Da un paio di anni si sono stanziati nel mio giardino 4 cuccioli (ora hanno 2
anni) a cui dò’ regolarmente da mangiare, li ho fatti sterilizzare ,
microchippare e vaccinare (abitiamo in una zona residenziale hanno un giardino
grande a loro disposizione e sembrano trovarsi a loro agio ). Fra questi gatti
stanziati in giardino c’è una creatura straordinaria “Bianchetto” , siamo
legati particolarmente, mi attende a qualsiasi ora del giorno e della notte, mi
segue se vado a piedi da qualche parte , riconosce la mia auto e si ferma ad
aspettarmi , ecc.

Da un po’ di tempo Bianchetto è strano, lo vedo più mogio, rallentato,
mangiucchiava ma quando si avvicinavano gli altri gatti lui si faceva da parte
, quindi la settimana scorsa lo porto dal veterinario che rileva che Bianchetto
aveva 40 di febbre e, dagli accertamenti fatti, risulta che ha il Coronavirus.
Lo abbiamo tenuto dal veterinario per fargli un antibiotico per 5 giorni (ora
non ha più la febbre) ma li’ era spaventato a morte e praticamente non toccava
cibo. Ora da qualche giorno l’ho riportato nel mio giardino, è attaccato a me
ancora più di prima come se volesse comunicarmi qualcosa, ha ripreso a mangiare
ma non in modo normale , infatti come si avvicinano altri gatti lui smette di
mangiare. Gli ho fatto più ciotole, provo a tenere io sempre qualcosa con me in
modo che quando si avvicina gli do’ qualcosa dalle mie mani ecc.

ora il discorso è questo, cosa mi consigliate di fare? Il veterinario mi dice di
aspettare qualche giorno per fare delle analisi più approfondite fra cui vedere
anche se il Coronavirus, nel caso di Bianchetto, è in una forma “benigna
latente” o se purtroppo è mutato nella peritonite infettiva felina.

In realtà io, visto il legame particolare che si è creato (prima di sapere di
questa maledetta diagnosi del Coronavirus) stavo pensando di provare ad
abituare Bianchetto a vivere in casa con noi , sia per averlo più vicino ma
anche per fare compagnia a Neretto (che vive già in casa con me e non sembra
per fortuna avere problemi di salute) ma, il veterinario mi diceva, che se
anche Bianchetto non avesse la mutazione del Coronavirus in peritonite
infettiva, potrebbe comunque attaccare il Coronavirus a Neretto che a sua
volta, nessuno può sapere, se poi in Neretto potrebbe mutare in peritonite
infettiva o meno.

Non so davvero cosa fare, perché lasciare Bianchetto fuori in queste condizioni
non mi fa stare tranquillo perché temo che possa succedergli qualcosa,
dall’altra parte non voglio mettere a rischio Neretto.

Altra domanda cercando di far abituare ora Bianchetto (che ha circa 2 anni ) a
vivere in casa , potrebbe essere uno stress e un problema per lui?

Scusatemi se mi sono permesso di disturbarvi con questo lungo messaggio ma,
Bianchetto e Neretto sono 2 pezzi di cuore per me e non so cosa è meglio fare
in questa situazione e inoltre non sono assolutamente un esperto in gatti,
anzi, esattamente l’opposto.

Grazie a tutti per i consigli. Un saluto
lucepid8 non è collegato   Rispondi Citando Vai in cima
Vecchio 16-07-2023, 00:56   #2
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Iska
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Predefinito Re: Aiuto! Coronavirus e Peritonite infettiva

Ma quale disturbo, sei il benvenuto e non hai proprio niente di cui scusarti!
Siamo tutti accomunati dall'amore per i gatti e per aiutarci reciprocamente.

Per il tuo problema, guarda che a tutt'oggi non esiste un test per sapere se il coronavirus è mutato in fip, perché non c'è nessun test completamente attendibile che possa essere eseguito su un soggetto vivo.
L'unico modo per diagnosticare con certezza la peritonite infettiva felina è l'esame autoptico, quindi su un gatto morto.
Tieni anche presente che la fip colpisce prevalentemente i gatti fino a un anno di età e infatti è tipica dei giovanissimi, oppure, ma piu raramente, gli adulti immunodepressi o i soggetti molto debilitati e molto anziani.

Il veterinario giustamente ti ha presentato i rischi del far convivere Neretto e Bianchetto.
Tuttavia con i "se" si rischia di restare impantanati rigirandosi fra mille dubbi, senza venir a capo di niente.
Come te, penso anch'io che Bianchetto non possa restare dov'è ora; gli serve poter vivere in un ambiente protetto, dove possa essere accudito nel migliore dei modi e lontano dai gruppi di gatti liberi che non essendo controllati dal punto di vista sanitario, potrebbero trasmettergli altre malattie.
Per di più hai notato che non ha più feeling come prima con gli altri gatti, forse perché ti preferisce e infatti avete già un bellissimo rapporto e penso che non ci sarebbero particolari difficoltà nell'accoglierlo in casa.
Certo potrebbero volerci giorni perché si ambienti bene e si instauri un bel rapporto anche con Neretto, ma è ciò che succede ogni volta che viene inserito un nuovo gatto.

Non mi sono mai trovata nella tua situazione, nonostante negli anni abbia accolto in casa più di una ventina gatti, e sai per quale motivo non ho mai dovuto affrontare dubbi come i tuoi?
Perché non ho mai fatto testare nessuno per nessuna malattia.
Incoscienza? Forse.
Resta il fatto che non ho mai avuto una casa grande a sufficienza per poter eventualmente tenere separati i gatti.
La mia veterinaria è perfettamente al corrente di questo e non mi propone test di nessun tipo.

Forse non sono la persona più adatta per darti consigli in merito, ma fortunatamente di sicuro ti arriveranno altri pareri, dopo di che farai le tue valutazioni e deciderai.


Iska la rossa dagli occhi di luna
Iska non è collegato   Rispondi Citando Vai in cima
Vecchio 16-07-2023, 02:06   #3
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lucepid8
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Predefinito Re: Aiuto! Coronavirus e Peritonite infettiva

Ciao Iska

e grazie moltissimo per la tua risposta e i tuoi pareri. A dirti la veritÃ* non ho fatto testare volutamente Bianchetto per il coronavirus, era ricoverato dal veterinario perché stava male e aveva la febbre alta e gli hanno fatto il test e purtroppo è risultato positivo.

Guarda io vorrei portarmi in casa Bianchetto (insieme a Neretto) più di ogni altra cosa, il problema è che ora, sapendo questa maledetta situazione, ho paura di mettere a rischio Neretto (che fra l'altro mi parli, per la mutazione in peritonite infettiva, di rischi di gatti debilitati, Neretto sinceramente ha poco più di 1 anno e, ai miei occhi tutt'altro che esperti, non mi sembra debilitato in quanto è un ciccione di quasi 9 chili).

Inoltre se posso permettermi ti faccio altre 3 domande, visto che sicuramente sei molto più esperta di me:

1) secondo te, far vivere in casa Bianchetto ora (io anche neretto non lo mando fuori, lo tengo solo in caso e ho un pezzo di Balcone che ho recintato e lui fa avanti e dietro fra casa e Balcone, forse è egoismo, ma sinceramente non mi sento tranquillo a mandarlo fuori, poi vivo insieme a mio padre che è anziano e che ha il terrore che Neretto scappi, lui addirittura non vorrebbe neanche mandarlo sul balcone : ) ) , ora intendo che ha più di 2 anni e ha sempre vissuto fuori, non può essere un trauma per lui? Io farei di tutto per Bianchetto , ma non vorrei farlo soffrire e il fatto che sia quando era ricoverato dal veterinario che da quella signora che se ne accudiva per alcuni giorni per fargli fare l'antibiotico, dove non era in gabbia, ma libero dentro un garage, lui era letteralmente terrorizzato e non toccava cibo, non potrebbe essere questo sintomo che costringere Bianchetto a vivere in casa ora possa essere un trauma per lui? Insomma sarei stracontento di tenermelo in casa ma non vorrei rapirlo contro la sua volontÃ* : ) cosa ne pensi?

2) in questi ultimi giorni (dopo che non sta bene) Bianchetto si comporta in modo strano: riesco a farlo mangiare solo se è da solo. Cioè se lui inizia a mangiare, appena arrivano altri gatti, lui se ne va in disparte e smette di mangiare: gli ho fatto ciotole separate, mi porto sempre con me dei premietti o crocchette che quando torno a casa e mi aspetto gliele do', ma nel giro di un minuto appena arrivano altri gatti lui smette di mangiare e questo è un problema, perchè nel mio giardino ho altri 4 gatti (sterilizzati e microchippati da me che si sono stanziati qui regolarmente e che gli do' da mangiare) + un esercito di altri gatti (in quanto ho il vicino di casa che ha 2 gatte femmine che si rifiuta di far sterilizzare, quindi vi posso immaginare cosa succede nel mio giardino, dal momento che i gatti sanno che c'è cibo sempre o quasi disponibile). Come spieghi questo comportamento di Bianchetto? Lui è sempre stato un pò timidino, cioè non il capo del villaggio, ma non a questi livelli. E capisci che non posso sempre correre dietro a lui purtroppo tutto il giorno cercando di trovarlo prima, e farlo mangiare, poi. E' una situazione che in qualche modo va risolta, per quanto quello che faccio per Bianchetto lo faccio super volentieri. Può dipendere dal fatto che non sta bene o che ha paura degli altri gatti all'improvviso?

3) ultima cosa, Bianchetto penso (e spero visto che come dicevo non ho esperienza di mici e non capisco nulla di loro) che mi voglia bene, in quanto mi aspetta sempre, e nell'ultimo periodo, dopo che sta male, sembra mi venga a cercare ancora più di prima. PERO?, c'è un però, nell'ultimo periodo, dopo che sta male, mi si attacca addosso, io lo faccio mangiare tenendo le crocchette in mano, e lui le mangio, ma poi all'improvviso, senza una ragione logica per me, scappa da me, e come provo a riavvicinarmi scappa come se avesse paura di me, così all'improvviso; poi dopo poco mi viene intorno di nuovo. Ma non capisco cosa possa significare questo comportamento visto che prima non lo ha mai fatto.

Invece per quanto riguarda il possibile test per capire se questo coronavirus è mutato in peritonite infettiva, infatti come dici tu, il test con certezza è possibile farlo solo su un gatto morto, il veterinario mi diceva (ma dimmi tu se è vero o meno, io come vedi sono 0 in materia) che per fare questo test per vedere la mutazione in peritonite infettiva su un gatto vivo, va fatto prelevandogli un pezzettino di tessuto (un linfonodo o qualcosa), il che giÃ* di per sè non mi fa impazzire dover fare seviziare Bianchetto poverino. E anche una diagnosi di peritonite infettiva cambierebbe poco sulla mia gestione di Bianchetto, l'unica cosa che mi spingerebbe a fare questo test 8ammesso che in questo modo sia attendibile) è che, se dovesse malauguratamente risultare positivo alla peritonite, mi diceva il veterinario che si potrebbe provare a fare una cura, non legale in Italia ma in qualche modo che si può trovare online, e che fra l'altro non dÃ* la garanzia di successo al 100 %; e se così fosse non vorrei lasciare intentata questa strada per salvare Bianchetto. Cosa faresti al mio posto?

Scusami se mi dilungo con richieste di pareri e consigli, ma per me è nuovo e vorrei fare la cosa migliore per bianchetto e neretto e ho mille dubbi. Grazie ancora per la tua disponibilitÃ*.
lucepid8 non è collegato   Rispondi Citando Vai in cima
Vecchio 16-07-2023, 23:59   #4
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Iska
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Predefinito Re: Aiuto! Coronavirus e Peritonite infettiva

Esperta direi proprio di no; più che altro avendo trascorso quasi tutta la mia vita insieme ai gatti, prima o poi qualche problema, grande o piccolo, l'ho dovuto affrontare e dal momento che non ho sempre avuto esperienze positive con i veterinari, è stata quasi una scelta obbligata cercare di saperne di più sulle malattie che possono colpire i gatti.

Ora, per fare il punto della situazione:
  • Bianchetto è stato curato per il coronavirus felino ed è guarito.
  • Neretto non ha problemi di salute.(è di una razza particolare per pesare 9 kg? Tipo un Maine Coon? O è sovrappeso?)
  • E' tuttora sconosciuta la causa della mutazione del coronavirus felino nella forma che porta alla peritonite infettiva.
  • Se Neretto dovesse prendere il coronavirus, avrebbe le stesse possibilità di Bianchetto che possa avvenire la mutazione.
  • la mutazione avviene raramente, mentre il coronavirus felino è di frequentissimo riscontro nei gatti, in particolare in quelli dei rifugi e delle colonie, perché ci sono molti individui a stretto contatto.
  • Il veterinario giustamente ti ha prospettato tutti i potenziali rischi, ma non sono un anticipo di quel che capiterà a Bianchetto e Neretto.
  • La positività al coronavirus felino significa che nel sangue del gatto sono presenti gli anticorpi, segno dell'avvenuta infezione, ma non è una condanna a contrarre la FIP.
Prova a dare un'occhiata a questo sito, curato da alcuni veterinari.
https://www.lacincia.it/chisiamo.php

Coronavirus felino e FIP (peritonite infettiva felina)
https://www.lacincia.it/index-31-05-2019.php

Test per rilevare la FIP?
https://www.lacincia.it/index-10-04-2019.php

Il test a cui ha accennato il tuo veterinario consiste nel prelevare una certa quantità di tessuto dalla cavità addominale del gatto per poi effettuare la biopsia.
Anche in questo caso il risultato non garantisce il 100% di accuratezza, anche se è comunque più attendibile degli altri test solitamente in uso.
Il punto però secondo me è un altro: se c'è il sospetto che il gatto abbia contratto la malattia in quanto presenta determinati sintomi che potrebbero far pensare a alla FIP, allora si potrebbe forse procedere con questo test.
Tuttavia se mi trovassi con un gatto con sospetta FIP, non autorizzerei questo test per un semplice motivo: la FIP a tutt'oggi è incurabile, al massimo si possono tenere controllati certi sintomi, così da allungare un po' la vita del gatto, per settimane, mesi, un anno, così almeno ho letto, ma l'esito finale purtoppo è la morte prematura.


Invece pensare di sottoporre a questo prelievo un gatto solo perché ha contratto il coronavirus felino, da cui poi è guarito, e per non so quale idea il veterinario pensa che potrebbe avere la FIP, per me è assurdo, inconcepibile; non acconsentirei mai e poi mai a questo test.
Così come se avessi un gatto FIP non acconsentirei neppure a trattamenti miracolosi o quasi, e chissa come mai disponibili solo all'estero e, ci scommetto anche piuttosto costosi, oltre che senza garanzia di successo.
Per dirtela tutta, ho tanto l'impressione che quando ci si trova di fronte a patologie finora incurabili, che si tratti di umani o animali, ci sia sempre chi è pronto a cavalcare l'onda, tirando fuori il rimedio magico o quasi.
Poi c'è anche un altro aspetto che tengo in considerazione: ogni volta che si accetta una cura sperimentale, si accetta anche implicitamente che il paziente faccia da cavia.
Questo, ma è un mio personalissimo pensiero, non lo consento per me, per tutti quelli che amo, gatti compresi (non sarebbe neppure il caso di dirlo) e per qualunque altro essere vivente di cui io sia responsabile.
Nessuno è eterno e per quanto dolorosa possa essere la scelta di non fare, ritengo che davanti a certe malattie la cosa migliore per un malato non sia l'accanimento terapeutico, ma cercare di fargli trascorrere come meglio si può il tempo che gli resta da vivere.
Quindi non stare a farti preoccupazioni al momento inutili.


Non ti preoccupare per la lunghezza dei tuoi messaggi, hai visto i miei? Direi che ci facciamo una bella concorrenza!
Adesso però non posso continuare, rimando a domani l'argomento sul comportamento di Bianchetto e l'opportunità o meno di accoglierlo in casa.
Ciao!


Iska la rossa dagli occhi di luna
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Vecchio 17-07-2023, 00:18   #5
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lucepid8
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Predefinito Re: Aiuto! Coronavirus e Peritonite infettiva

Ciao Iska

grazie ancora per la tua risposta e le tue info, Ora mi inizia a essere un pò più chiaro, grazie. Concordo in gran parte, quasi completamente con i ltuo punto di vista, allora solo per chiarie alcuni punti:

1) no Bianchetto non è stato curato per il corona virus, semplicemente non stava bene e aveva 40 di febbre e il veterinario allora gli ha fatto prima il test dell'AIDS felino (scusami non ricorso la sigla esatta) ed era negativo, per la leucemia era stato vaccinato, e gli ha fatto il test del coronavirus ed era positivo. Semplicmeente è stato curato con un antibiotico a largo spetto, ora non ha la febbre ma il suo comportamento, secondo me, non è normale.

2) infatti non so come farlo mangiare. Se metto il cibo in una ciotola lui mangia, solo quando è da solo, appena arrivano altri gatti lui smette di mangiare e si fa da parte; se gli do' il cibo io tenendolo in mano, lo mangia, ma anche qui dopo qualche minuto appena altri gatti si avvicinano alle mie mani, Bianchetto smette di mangiare. Non so più cosa fare. Gli corro dietro tutto il giorno cercando di trovarlo da solo, ma è una situazione che non può andare avanti così

3) Neretto pesa 9 chili perchè è un ciccione! : ) non è una razza particolare.

Spero di averti fornito qualche info in più sulla situazione, e aspetto il tuo parere sulla possibilità di provare ad accogliere Bianchetto in casa (con Neretto). Grazie ancora di tutto

Ciao
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Vecchio 17-07-2023, 00:21   #6
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lucepid8
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Predefinito Re: Aiuto! Coronavirus e Peritonite infettiva

Aggiungo, solo per completezza di informazioni che il veterinario mi ha detto che dai valori degli esami che ha fatto, solo alcuni sono leggermente alterati, ma secondo lei se avesse avuto la peritonite infettiva (FIP) i risultati dovevano essere ancora più sballati. Però diceva che probabilmente sarebbe almeno il caso di fare le elettroforesi per avere risultati più approfonditi, ma mi ha detto di aspettare qualche giorno per vedere il comportamento di Bianchetto e fare il punto a inizio settimana
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Vecchio 17-07-2023, 14:19   #7
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Iska
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Predefinito Re: Aiuto! Coronavirus e Peritonite infettiva

Bianchetto è guarito.
Il suo comportamento diverso rispetto a prima della malattia non significa che non stia bene fisicamente.
Indubbiamente l'esperienza che ha vissuto, tra ricovero dal veterinario e garage dove è stato rinchiuso durante la cura, l'ha traumatizzato parecchio; tieni anche conto che oltre a trovarsi in ambienti estranei, ha avuto a che fare con umani estranei.
Poco importa che in passato avesse già conosciuto il veterinario. Di sicuro non ha amato l'esperienza della degenza.
Per non parlare di quando si è trovato costretto in quel garage, con la signora che si occupava di fargli prendere l'antibiotico.
Vaglielo a spiegare che era per il suo bene.
Si è trovato a vivere, suo malgrado, due esperienze in un colpo solo, nuove e traumatizzanti, restando per di più privo del punto di riferimento che per lui eri tu.
Forse ora ha perso un pochino di fiducia negli esseri umani, e anche tu sei un umano.
Potrebbe essere il motivo per il quale all'improvviso si allontana da te, forse ti collega in qualche modo alla sua spiacevole esperienza.
È solo una mia ipotesi, un comportamentalista potrebbe dirti di più.

Già avevi detto che Bianchetto rispetto agli altri gatti che frequentano il giardino era un pochino timido; forse dopo le recenti esperienze è diventato più insicuro, più timoroso anche nei confronti dei suoi simili.
Quando gli dai da mangiare dovresti cercare di evitare che gli altri si avvicinino a lui; è importante che possa mangiare in santa pace.
Non dovresti dargli l'abitudine di essere sempre pronto ad offrigli cibo, altrimenti si abitua a questo sistema e finisci per diventare il suo schiavetto; stabilisci degli orari e rispettali.

Quanto alla decisione di accoglierlo in casa, sarebbe una situazione neppur minimamente paragonabile a quelle che ha vissute dal veterinario e in quel garage.
A casa ci saresti tu, il suo umano.
Naturalmente potrebbe all'inizio manifestare la voglia di uscire, miagolando davanti alla porta; in fondo casa tua sarebbe pur sempre un ambiente nuovo; potrebbe avere un po' paura di Neretto, così come potrebbe essere Neretto ad averne.
Però sono reazioni comprensibili e normali.
Il fatto che siano entrambi giovani potrebbe facilitare la reciproca accettazione.

È bello che ci sia un balcone dove poter uscire, specialmente per Bianchetto che conosce solo la vita libera.
È anche importante che sia in sicurezza, per evitare possibili cadute.
Non so come è messa la rete di protezione, se è solo sulla ringhiera, non è sufficiente a garantire la totale sicurezza.
Forse può bastare per Neretto, che a causa del suo peso non credo sia molto agile.
Di certo non basterebbe per Bianchetto, che proprio per il suo vivere in libertà è presumibilmente più atletico e scattante.
Parecchi utenti del forum hanno chiuso completamente balconi o terrazzi con le reti utilizzando vari sistemi. L'ho fatto anch'io, è l'unico modo per garantire la sicurezza.
Non so a che piano sei, però anche cadere dal primo piano può avere bruttissime conseguenze; c'è proprio un recentissimo caso di un utente del forum.
Tieni anche presente che un gatto come Bianchetto, finora vissuto libero, potrebbe tentare la fuga saltando giù dal balcone, cosa che invece Neretto finora non ha mai fatto.

Eventualmente potresti provare a lasciare che Bianchetto, se lo desidera, possa uscire, però ci sarebbe il prolema che col dentro e fuori porti parassiti o qualche malattia.
Personalmente non sono favorevole a permettere a uno di uscire e all'altro no; o tutti o nessuno.
Francamente non so cosa consigliarti; tutti i gatti che ho in casa, da quando li ho accolti non sono mai usciti, anche perché, quando li ho trovati o loro si sono avvicicinati spontaneamente a me, erano in cattive condizioni di salute, incompatibili con la vita libera.
Così sono rimasti a vivere tra casa e terrazzo, senza cercare di uscire miagolando davanti alla porta.

Toglimi una curiosità, se ti va: Bianchetto ha due anni, mentre Neretto è ben più giovane; come mai invece di prendere con te Bianchetto come primo gatto, hai ne hai scelto uno più giovane?

A proposito di Neretto, il suo peso è davvero eccessivo, tanto più considerando che è giovanissimo; un gatto di 9 kg e decisamente obeso ed è indispensabile correre ai ripari il prima possibile o l'obesità finirà per procurargli inevitabilmente seri problemi di salute, dalle patologie dell'apparato locomotore a causa del peso eccessivo che grava sulle articolazioni, fino a malattie metaboliche, tipicamente il diabete.

Il veterinario ti ha detto che è indispensabile farlo dimagrire, correggendo la sua dieta abituale?


Iska la rossa dagli occhi di luna
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Vecchio 17-07-2023, 23:39   #8
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lucepid8
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Predefinito Re: Aiuto! Coronavirus e Peritonite infettiva

Ciao Iska

Grazie immensamente per la tua risposta e il tempo che mi stai dedicando per aiutare me e Bianchetto.

Grazie davvero.

Allora vado per punti.

1) Spero davvero che Bianchetto sia guarito. Lo vedo un pochino meglio sinceramente, comunque oggi ho riparlato con il veterinario che mi ha consigliato di portarlo domani mattina per fare un prelievo e le elettroforesi (mi diceva infatti che se le analisi fossero apposto si potrebbe a maggior ragione togliere quel sospetto iniziale di FIP e sarebbe un bel respiro di sollievo) . Quindi domani lo porterò a fare queste analisi, anche se mi piange il cuore a doverlo rimettere in quel trasportino dopo le ultime vicissitudini.

2) Certo che se stesse bene, forse sono egoista io, ma pensare di rimetterlo fuori con tutti i rischi connessi (proprio ieri è morta una gatta di un vicino presa sotto da una macchina) non mi fa stare tranquillo affatto, lo metterei in casa subito, ma temo che per lui possa essere un trauma e invece di apprezzarlo che lo farei anche per lui, mi odi e magari vedendo che la fiducia che mi aveva concesso non era meritata. Ora vediamo domani cosa mi dice il veterinario e poi decideremo di conseguenza.

3) Mi parlavi di avere eventualmente una opinione di un comportamentalista,. Porta pazienza che sono ignorante, ma non saprei davvero a chi rivolgermi, hai per caso qualche contattato o sai indicarmi dove poterne trovare uno valido per cortesia? Ho provato a vedere in zona ma ho trovato tutti veterinari, non specializzati comportamentali sta. Grazie e scusami che mi permetto di chiedertelo.

4) Per quanto riguarda il discorso Balcone. Allora: io abito in una casetta indipendente di 2 piani con una scala esterna, ho fatto apposta un cancelletto per delimitare la zona balcone davanti al pianerottolo che è abbastanza grande da dedicare a neretto e ho messo una rete sulla inferiate per evitare che potesse passare tra le sbarre. Questo ha funzionato per un mesetto poi Neretto si è fatto furbo e ha trovato un punto di appoggio a lato del cancelletto su cui far leva per scappare, quindi ho alzato la rete sopra la ringhiera da quel lato dove lui voleva saltare, lasciamelo dire piano, ora sono diversi mesi che sta tranquillo sul balcone e non ha provato tentativi di fuga. Però certo che se optassi per prendere Bianchetto a casa alzerei la rete su tutto il perimetro per sicurezza.

5) Perché Neretto è in casa con me, che è più giovane, e non Bianchetto? Certo ti tolgo subito la curiosità. Una storia particolare. Due anni fa, all’improvviso ci siamo ritrovati in giardino 4 mici appena nati (fra cui Bianchetto) , la madre li ha portati lì non so perché, ci siamo subito presi cura di loro (se così si può dire) dandogli da mangiare. Non avevo intenzione di prendere questi gatti in casa ma semplicemente di farli stare in giardino, se loro decidevano di stanziarsi lì, dandogli del cibo. E così abbiamo fatto. Un anno dopo , una mattina apro la porta ci casa e sul balcone , pianerottolo ho una cassapanca distanziata pochissimi centimetri dal muro, e vedo dietro la cassapanca una piccola ombra nera, vado a vedere ed era uno scricciolo nero simpaticissimo, Neretto. Era piccolissimo, ma la cosa curiosa che appena aprivo la porta o la lasciavo socchiusa di un centimetro si fiondava in casa come una saetta, e per farlo uscire ogni volta un’impresa. Lui amava quella cassapanca e si nascondeva lì dietro, come se lì trovasse protezione. Dopo qualche giorno mi accorgo che qualcosa non fa, neretto starnutiva in continuazione e lo vedevo tremare. Lo porto allora al veterinario che mi dice che ha oltre 40 di febbre e gli dà un antibiotico, Allora lo porto dalla Signora vicino casa mia (quella del garage che mi ha tenuto bianchetto) che mi fa la cortesia di tenerlo per una decina di giorni affinché non fosse guarito. Dopo 10 giorni me lo riporta e io pensavo di lasciarlo libero in giardino (anche perché vivo con mio padre, persona anziana vecchio stampo che ama igli animali ma per lui gli animali devono stare fuori e, in più sia lui che io in passato eravamo allergici ai gatti). La signora però mi dice che Neretto è ancora troppo piccolo e debilitato e sarebbe meglio tenerlo in casa per qualche giorno, così ho fatto, ma da quel momento mio padre si è innamorato e non voleva più lasciarlo andare fuori (anche ora lui non vuole neanche che sta sul balcone) …e a dire la verità mi sono innamorato anche io e così Neretto sta con noi. All’inizio provava a scappare, qualche volta ci è anche riuscito, ma ora mi sembra che stia abbastanza a suo agio.

6) Sovrappeso Neretto: allora sinceramente la cosa mi preoccupa , lui in realtà, pesa 8.7 kg. L’ultima volta che il veterinario lo ha visto , pesava 6.8 e mi diceva che secondo Lei sarebbe aumentato ancora di peso per la tipologia, la costituzione del gatto e al momento mi diceva che ancora non riteneva la situazione grave da intervenire. Mi aveva solo detto di dargli cibi per gatti sterilizzati che in realtà dovrebbero essere più light e così sto facendo. Ora però domani , anche se gli porterò Bianchetto, gli riparlerò anche di questa situazione.

Grazie ancora Iska per la tua disponibilità. Scusami se mi sono dilungato molto ma ormai ti rendo partecipe delle nostre vicissitudini quotidiane gattesche : )

Grazie ancora. Ciao
lucepid8 non è collegato   Rispondi Citando Vai in cima
Vecchio 19-07-2023, 15:15   #9
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Iska
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Predefinito Re: Aiuto! Coronavirus e Peritonite infettiva

Ciao Lucepid, mi trovo più o meno nella situazione che stai vivendo con Bianchetto e ho i tuoi stessi dubbi con Iska.
Lei è una gatta adulta, diventata libera dopo che è stata abbandonata.
Sono combattuta tra il lasciarle vivere la sua vita sempre fuori o accoglierla in casa.
Dopo quello che è successo a Vanya, un gatto libero a cui per almeno 10 anni ho sempre provveduto per il cibo, ora ho paura che anche Iska possa ammalarsi, visto che nei boschi qui intorno purtroppo da qualche anno è pieno di zecche e queste bestiacce possono portare brutte malattie.
Iska per le sue vicende e probabilmente anche per carattere, è molto timida, fugge per un nonnulla e non sono ancora riuscita ad avere un contatto fisico.
Spero che nei prossimi mesi decida di fidarsi totalmente di me; solo in questo caso potrei prenderla in casa.
Al momento in casa siamo 2 umani e 6 gatti+Iska fuori che fa 7
Nel mio profilo ne risultano 8.
L'ottavo sarebbe Vanya e anche se la ragione mi dice che non tornera più, il cuore non riesce ad accettarlo e non sono ancora pronta a correggere quel dato e chissà, forse non lo sarò mai.

Viviamo in una casa con giardino, di due piani: pianterreno e primo piano.
Noi abitiamo al primo piano, con terrazzo, e da anni abbiamo le reti di sicurezza, quelle elettrosaldate che si usano per le recinzioni, sono robustissime e praticamente eterne.

Non conosco personalmente veterinari comportamentalisti, però posso indicartene un paio molto bravi:

Sonia Campa
http://www.soniacampa.it/

Maria Mayer
https://www.mariamayer.it/[B[/B]

Non so in quali città risiedano, mi sembra che facciano anche consulenze online, però dovresti chiedere ad Aletto, lei ti saprà dare informazioni attendibili.

Neretto è stato davvero firtunato ad averti incontrato!
Riguardo al peso se è costituzione non c'è problema, comunque fai bene a sentire il veterinario.
Uno dei miei gatti pesa 6,9 kg eppure non è grasso, perché ha la struttura ossea grossa, mentre un altro che pesa 5,4 kg avendo ossatura piccola, in proporzione ha piu ciccia dell'altro ed è un po' panzutello.

PS: anche a me fa piacere parlare con te dei nostri pelosi!


Iska la rossa dagli occhi di luna
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