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Storie di mici e a-mici Fatti esilaranti e non della vita dei vostri A-mici.

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Vecchio 11-02-2017, 23:32   #1
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Malinka
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Predefinito Yuri, una storia a lieto fine

Yuri è l'ultimo arrivato in famiglia.
Ecco la sua storia, della quale non so dirvi nulla di quel che è stata prima del 3 agosto 2016, quando il caso ha voluto che le nostre strade si incrociassero.

Verso il mezzogiorno di quel 3 agosto mi telefonò una signora che abita in una casa poco distante dalla mia.
Siamo in un posto tranquillo, in collina, solo una ventina di case più o meno sparse; ci conosciamo tutti, alcuni di noi hanno dei gatti, ma nessuno a pelo lungo.
Randagi, per fortuna, zero di zero, perché quelli portati qui e abbandonati dagli spronzi di turno sono stati tutti adottati da qualcuno; io dal 2010 ne ho adottati 5.

Dunque, quella signora mi disse che davanti alla sua porta c'era un bruttissimo gatto, tanto brutto da far schifo, con le zampe distese, senza pelo e pensando che potesse trattarsi di uno dei miei, mi chiese se me ne mancavano e alla mia risposta negativa disse che a sera, quando il marito fosse rincasato, gliel'avrebbe fatto mettere in uno scatolone e l'avrebbe portato dal veterinario per l'eutanasia.

Anche se il micio non era mio, mi recai subito dalla vicina e nel cortile, davanti alla porta d'ingresso, vidi una cosa che sembrava uno straccio lercio preso da un immondezzaio; a prima vista non si capiva nemmeno che era un animale.
Era davvero orribile da vedere e cercai di infilarlo nel trasportino, ma gli arti erano in estensione e così rigidi che non riuscivo a farglieli piegare e dovetti lasciare lo sportello aperto.
Nonostante quel giorno facesse molto caldo e il gatto fosse in pieno sole, il corpo era gelido.

Lo portai immediatamente dal veterinario che lo guardò, mi disse che era gravemente ipotermico e talmente anemico che avrà avuto sì e no 4 globuli rossi in circolo; labbra, lingua e mucose interne della bocca sembravano di porcellana; mi disse che non poteva far niente e consigliò l'eutanasia, che rifiutai e mi portai a casa il gatto.
Ero talmente preoccupata per quel poverino, che non pensai di fotografarlo; la prima foto gliel'ho scattata dopo una decina di giorni.

Una volta a casa lo sistemai in un locale separato dal mio appartamento.
Tappezzai il letto con tante traverse e lo deposi lì sopra; nessuna reazione da parte sua.
Gli bagnai le labbra ed ebbe una piccola reazione; gli feci gocciolare in bocca qualche goccia d'acqua e finalmente aprì gli occhi.
Accostai una ciotola d'acqua e, a fatica, cominciò a bere, ma dovetti sorreggergli la testa, perché non riesciva a tenerla su da solo, gli cadeva nella ciotola e non riusciva a togliersi da quella posizione, anzi, nemmeno ci provava e avrebbe potuto annegare.

Nel frattempo lo osservai: respirava a fatica, gli occhi non reagivano alla luce, le pupille erano dilatate al massimo.
L'occhio destro era pieno di pus e tutto gonfio e violaceo, il sinistro era ricoperto da un muco trasparente e lasciava intravedere una specie di ragnatela scura sottostante.

Braccia, gambe, petto e pancia erano completamente mancanti di pelo, aveva la pelle bianca e liscia; sulla spalla destra spiccava un neo scuro, grosso come un coriandolo.
Non presentava ferite sul corpo e nemmeno cicatrici imputabili a combattimenti fra gatti, però entrambe le mani e i polsi avevano delle estese abrasioni e così pure il naso e alcune unghie erano spezzate.

Il pelo era lungo, ma tutto un groviglio infeltrito, con fieno, pezzetti di plastica, frammenti di legno, feci...
Cercai di scaldarlo e fino a sera continuai a dargli da bere ogni tanto.
Verso sera la pancia era meno fredda, quindi provai a dargli da mangiare dell'omogeneizzzato per bambini, che apprezzò moltissimo sbafandosi tutto il vasetto.

Notai che nella pappa c'erano dei cosini scuri e con mio grande sgomento mi accorsi che si trattava di una ventina di pulci cadute giù dal suo muso.
Anche se era così deperito e malato, gli misi subito una pipetta di Stronghold e dopo poco cominciarono letteralmente a piovere pulci.

Gli pulii gli occhi con infuso di camomilla e calendula, gli ripulii il pelo alla bell'e meglio e misi una borsa con acqua a temperatura idonea, poi lo coprii con un panno di lana.
Verso mezzanotte la temperatura corporea era finalmente salita a livelli accettabili e le estremità non erano più gelide.
Il mattino seguente andai a controllarlo e siccome l'acqua non era più calda, lui era nuovamente ipotermico; questa volta feci ricorso ad un termoforo e per tutto il giorno restò bello caldo.

Finalmente il terzo giorno riuscì a mantenere da sè la temperatura corporea e non ci fu più bisogno di scaldarlo.
Mangiava come un lupo, sempre aiutato e sorretto e per il resto del tempo dormiva.
Il terzo giorno di impacchi con l'infuso di erbe anche gli occhi andarono a posto: niente più pus e nemmeno muco o arrossamento.
Erano però velati e inoltre il sinistro presentava una sublussazione del cristallino in camera vitrea e un coloboma irideo.

Decisi che era tempo di rendere il micio almeno vagamente presentabile e mi misi all'opera.
Lui era estremamente paziente; mi ci vollero ben 4 ore d'orologio per renderlo un minimo decente, levando pelo morto, sporcizia e soprattutto, udite udite...letteralmente un dito di feci di pulce e pulci morte che ricoprivano il suo corpo dove aveva ancora pelo.
La maggior parte del pelo infeltrito e dei nodi li dovetti tagliare prestando la massima attenzione, perché dove potrebbe sembrare che c'è solo pelo, in realtà ci può essere pelle inglobata, ma con molta attenzione non gli procurai nemmeno la più piccola scalfittura.

Il veterinario mi chiamò per chiedermi notizie e restò incredulo quando gli dissi che non era più ipotermico e si stava riprendendo; lo definì un miracolo, disse che era resuscitato.
Mi chiese cosa gli davo da mangiare, raccomandandomi di non farlo ingrassare troppo...oh santo cielo, ma se era sottile come una sogliola! Prima che potesse ingrassare troppo ne sarebbe dovuta passare di acqua sotto i ponti!
Lui al momento pesava 2,2 chili, era tutto pelle spessa, tendini e ossa aguzze; le scapole appoggiavano l'una contro l'altra, taglienti come lame di coltello; la spina dorsale era come una serie di chiodi e la muscolatura del tutto inesistente.

Una cosa che mi colpì fu che i polpastrelli non erano ruvidi come quelli di un animale che è vissuto all'aperto per qualche tempo (fanno così in fretta e diventarlo); Yuri (decisi di chiamarlo così) invece li aveva rosei e morbidi.

Faceva pipì senza fatica, ma le prime cacche erano composte in maggioranza da pelo, come se lo fosse strappato e l'avesse ingerito per disperazione, perché non aveva altro da mangiare.

Lasciavo che mangiasse a volontà, ignorando le indicazioni del veterinario e infatti ogni giorno si pappava 4 omogeneizzati per bambini, due tuorli d'uovo, due o tre di razioni di pollo cotto al vapore, una razione di formaggio e quasi mezzo litro di latte, più ovviamente anche tutta l'acqua che desiderava; integravo con un complesso multivitaminico.

Man mano che passavano i giorni le mucose assumevano un bel colore roseo e riprendeva le forze.
Tuttavia continuava a stare sdraiato su un fianco o al massimo si metteva a pancia in giù, ma né le braccia, né le gambe lo reggevano; dopo aver fatto i suoi bisogni si toglieva dallo sporco a forza di braccia.
La sensibilità di ogni parte del corpo è sempre stata normale, fin da quando l'ho trovato; non ha mai avuto sintomi che potessero far pensare a paralisi.

Dopo circa 9 giorni notai che cercava di strisciare verso il bordo del letto, pertanto, per evitare che potesse cadere giù, lo trasferii a terra, sopra un grande cuscino e lì restò per alcuni giorni.

Il dodicesimo giorno cercò di alzarsi, ma braccia e gambe andavano per conto loro; quelle poche volte che riusciva a stare in piedi e a muovere qualche passo, la base di appoggio era molto larga; inoltre il bacino dondolava vistosamente a destra e sinistra.
Lo portai in terrazzo e fece i primi, pochi passi; il peso era arrivato a 2,7 kg.

Per curarlo ho utilizzato, e lo sto facendo tutt'ora, solo alcuni rimedi omeopatici che ho acquistato in Austria.
I miglioramenti sono stati graduali e costanti; ogni giorno qualche progresso e continua tuttora.

Il 5 novembre il peso di Yuri era arrivato a 6 chili, ma non era grasso, era semplicemente grosso e toccandolo verso la coda o sulle spalle si percepiva bene l'ossatura.
Ha il petto largo, il collo parecchio robusto ed è dotato di una forza fisica davvero notevole.
Il peso è rimasto stabile sui 6 kg.
Un po' alla volta gli è ricresciuto il pelo e sta crescendo ancora; il vecchio se n'è andato tutto e il pelo attuale è nuovo di zecca.
La gorgera è ancora corta, ha una bella codona folta con i peli lunghi circa 8 centimetri; sulla schiena il pelo di copertura è talmente lucido che sembra un pavimento nero tirato a cera.
Nelle orecchie ha il pelo bianco e lungo che esce dai padiglioni e sulla punta delle orecchie ci sono due ciuffi neri lunghi più di un centimetro.
Scivola un po' sul mio pavimento di legno, anche se non uso la cera, perché sotto mani e piedi ha dei bei ciuffoni di pelo.
Come carattere è dolcissimo e coccolone.

Non so quanti anni abbia: quando l'ho trovato, un veterinario mi ha detto che non sapeva che dire, un altro mi aveva assicurato che come minimo aveva 15 anni perché non si reggeva sulle zampe e gli occhi erano così velati e mal messi.
Tuttavia problemi ortopedici, neurologici e oftalmici non dipendono sempre ed esclusivamente dall'età.
I denti: sono tutti bianchi, anche se non candidi; diciamo che sono color panna; non hanno macchie di alcun genere, non sono scheggiati e neppure visibilmente consumati.
I molari hanno le loro belle cuspidi appuntite, c'era solo un filino di deposito giallastro alla base, ma ora non c'è più.
Le gengive sono rosee e non c'è la minima infiammazione; l'alito...non si sente nemmeno.
Le unghie nella parte non innervata sono bianche e quasi trasparenti, non sono ispessite né anormalmente ricurve, come sovente si verifica nei gatti anziani.
Ha una cura estrema del suo mantello, mentre gli anziani capita che siano un po' svogliati nel far toeletta.

Ora che è con noi da tempo e vive solo in casa, i suoi polpastrelli non sono più morbidi come quando l'abbiamo trovato; è come se prima fosse vissuto rinchiuso in una gabbia, senza aver occasione di camminare e di muoversi come farebbe qualsiasi gatto.

Era un gatto intero, però le sue palline erano piuttosto piccole e soprattutto molline, senza tono, ben diverse da come dovrebbero essere, ma a novembre si erano più sviluppate ed inturgidite, cominciava a provare eccessivo interesse per Milla e un venerdì sera ha preso a miagolare e smaniare per uscire, non era mai successo prima...e così il sabato mattina l'ho portato dal veterinario che l'ha alleggerito dei suoi gioiellini; eravamo già d'accordo che glielo portassi anche senza preavviso.
Non ho voluto aspettare oltre, visto che non aveva ancora cominciato a schizzettare ovunque; meglio prevenire...

Vi mostrerò alcune foto di com'era Yuri ad agosto e di com'è adesso.
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Vecchio 12-02-2017, 00:26   #2
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Predefinito Re: Yuri, una storia a lieto fine

Che bella storia... meno male che ha trovato te sulla sua strada! Mi piacerebbe molto vedere una sua foto
nicoletta non è collegato   Vai in cima
Vecchio 12-02-2017, 01:26   #3
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Predefinito Re: Yuri, una storia a lieto fine

Bellissima storia, miciotto fortunato.
Chissá, poverino, come ha fatto a finire così malmesso.

BRAVA,


Sogno di risentire il tuo musetto sul mio viso. Il mio cuore sarà sempre con te, questa sarà sempre casa tua. Buona Fortuna Pedro, mio micione desaparecido
Ritpetit non è collegato   Vai in cima
Vecchio 12-02-2017, 07:54   #4
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Predefinito Re: Yuri, una storia a lieto fine

Mi hai fatto iniziare la giornata nel miglior modo possibile, grazie infinite di aver condiviso questa storia bellissima. Non importa il suo passato, quello che conta è che ora, grazie a te, ha un futuro.
devash non è collegato   Vai in cima
Vecchio 12-02-2017, 08:29   #5
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Predefinito Re: Yuri, una storia a lieto fine

Mi sono commossa fino alle lacrime. Povero, piccolo, dolce Yuri... chissà che atrocità deve aver passato... La crudeltà dell'uomo non ha confini. Vi auguro di cuore tutta la felicità di questo mondo: ve la meritate appieno!


"La Sfinge è sua cugina, e lui parla la sua lingua; ma il gatto è più vecchio della Sfinge, e ricorda ciò che lei ha dimenticato..." (H.P.Lovercarft)
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Vecchio 12-02-2017, 09:08   #6
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Predefinito Re: Yuri, una storia a lieto fine

Che fortunato Yuri! Per fortuna esiste gente come te e, per fortuna ha incontrato proprio te, che non hai rinunciato a salvarlo
Anche Agnese non si sa che età abbia. La veterinaria dice 13anni ma una signora che l'ha sempre vista in giro dice che ne ha minimo 17.i denti son bianchi e, il pelo se lo tiene sempre lindo, perfettamente pulito. L'età non la indovinando sempre. L'importante è che ora stia bene. Se è quello del avatar è proprio bello


I gatti ti lasciano le impronte delle loro zampe sul cuore

Agnese - Agata - Tabata - Mirtilla
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Vecchio 12-02-2017, 10:17   #7
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Predefinito Re: Yuri, una storia a lieto fine

Oddio che storia commovente complimenti a te che sei stata tenace fino in fondo, qualcun altro (magari pensando di fare il suo bene) lo avrebbe fatto sopprimere... Una curiosità, come va con la deambulazione adesso, sta migliorando?
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Vecchio 12-02-2017, 15:29   #8
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Predefinito Re: Yuri, una storia a lieto fine

Povero dolce Yuri, che pena mi fa pensare a quello che avra' passato, per fortuna ha avuto un lieto fine.
Sei stata bravissima, con la tua perseveranza sei riuscita a salvarlo, la maggior parte delle persone, vedendolo in quello stato, avrebbero mollato. Complimenti, proprio una bella storia, di quelle che ti risollevano il morale.
Sono curiosa anche io di vedere le foto del prima e del dopo!
artumia non è collegato   Vai in cima
Vecchio 12-02-2017, 17:32   #9
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alepuffola
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Predefinito Re: Yuri, una storia a lieto fine

Curioso anch'io, se manco si reggeva in piedi chissà che straccio era..
Mi sono capitati gatti ridotti malissimo, con le zecche che cadevano dal pelo tante ne avevano, ma un gatto che non si reggesse in piedi per così tanti giorni di cure non l'avrei immaginato.
Mi domando....come diavolo c'è finito davanti casa della tua vicina?


Powered by Puffola & Linux-like....Puffola, Cristina Birba e Crokkante nella luce
...gatta frettolosibus fecit gattini guerces..
alepuffola non è collegato   Vai in cima
Vecchio 13-02-2017, 07:38   #10
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iottisan
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Predefinito Re: Yuri, una storia a lieto fine

Brava, bravissima!
Per avergli dato una possibilità che nemmeno il veterinario gli avrebbe dato, e per aver combattuto al suo fianco senza mollare mai.


Quote:
Originariamente inviato da alepuffola Visualizza Messaggio
Mi domando....come diavolo c'è finito davanti casa della tua vicina?
Questa è la domanda giusta.
Perchè un gatto in quelle condizioni non c'è certamente potuto arrivare da solo.
Quindi là fuori, da qualche parte, c'è un mostro che tortura i gatti affamandoli fino alla morte....


"Mi era stato detto che l' addomesticamento con i gatti è molto difficile. Non è vero. Il mio mi ha addomesticato in un paio di giorni." Bill Dana
iottisan non è collegato   Vai in cima
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