Micimiao Forum di discussione per tutti i gattofili e amici degli animali
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L'allevamento e gli allevatori Per chi vuole conoscere meglio questo mondo felino ancora per molti sconosciuto. |
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22-03-2017, 10:37 | #191 | |
Re: alcune riflessioni sparse sui gatti di razza
Quote:
https://www.bengal-data.com/tree.php...66&max_level=5 Gli accoppiamenti in strettissima consanguineità sono avvenuti all'inizio e per almeno un paio di decenni. Questo è il risultato. La razza bengal ha il "vantaggio" di raggiungere nel database tutti i fondatori dato che è una razza recente. Come vedi è assolutamente inutile limitarsi a leggere la genealogia dei pedigree a 5 generazioni per pianificare un accoppiamento |
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22-03-2017, 10:49 | #192 |
Re: alcune riflessioni sparse sui gatti di razza
Io mi baso su pawpeds....
... A meow massages the heart ... |
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22-03-2017, 11:14 | #193 |
Re: alcune riflessioni sparse sui gatti di razza
Intervengo in mezzo a tanti esperti per portare una mia considerazione estetica personalissima (e come tutti i gusti assolutamente soggettiva), e una considerazione zoologico/geografica.
A me i mici orientali come sono diventati oggigiorno (i Thai in primis) piacciono con coefficiente vicino allo zero, con quel muso stretto e a punta e le orecchie atte a prendere Sky dal satellite La considerazione zoologico/geografica parte dal fatto che sono 12 anni che vado in Indocina, con puntate in Malesia, Hong Kong, Singapore, Filippine e Sri Lanka: un po' di Asia l'ho vista, e di gatti di strada c'è pieno. In Thailandia, in particolare, "sono di casa", ne ho girata veramente tanta a più riprese. Gatti ne ho visto a migliaia, e credo che soprattutto in posti come la Birmania e certe zone rurali di Cambogia, Thai e Laos siano abbastanza "gatti locali" con poche contaminazioni con mici portati lì da occidentali: ebbene, coi gatti Thai "di razza" c'entrano come una Fiorentina di Chainina da 1,5 Kg sul desco di un vegano! Ho foto di miciotti (dolcissimi e avvicinabilissimi) fatte anche l'anno scorso a Chiang Mai e Koh Chang in Thailandia che assomigliano a tutti meno che "i nostri" gatti Thai. Credo se portassi un "gatto Thai" laggiù lo prenderebbero per un micio alieno o posseduto da qualche spirito malvagio. Sogno di risentire il tuo musetto sul mio viso. Il mio cuore sarà sempre con te, questa sarà sempre casa tua. Buona Fortuna Pedro, mio micione desaparecido |
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22-03-2017, 11:15 | #194 |
Re: alcune riflessioni sparse sui gatti di razza
anche io fino a poco tempo fa, paw peds per la stessa gatta mi da 13,6%
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22-03-2017, 11:25 | #195 | |
Re: alcune riflessioni sparse sui gatti di razza
Quote:
Anna Leo Ludo Tesla Sestosenso Conrad-Cispi ... Sharon Bender Trippy Romeo, Buscemino e Biri sotto il salice, Rourki sotto la quercia |
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22-03-2017, 11:46 | #196 | |
Re: alcune riflessioni sparse sui gatti di razza
Quote:
Piccola precisazione: i gatti che descrivi tu, "con quel muso stretto e a punta e le orecchie atte a prendere Sky dal satellite " sono la razza definita "siamese moderno" (se bianchi con punte colorate e occhi azzurri) oppure "orientale" (se colorati e con occhi verdi). I Thai invece sono gatti con gli stessi colori del siamese ma con fattezze più simile al gatto europeo (musetto rotondetto e orecchie "normali"). Comunque trovo molto interessante il fatto che ci siano tantissime razze con nomi orientali/orientaleggianti.. ne cito solo alcune: Sacro di Birmania, burmese, siamese, tonkinese, javanese, balinese, thai, singapura... per alcune di queste razze (ad es il Sacro di Birmania o il siamese) la storia dice che effettivamente la razza sia anticamente nata in quei luoghi, poi sono stati i colonizzatori/viaggiatori occidentali ad averla importata in occidente e selezionata secondo alcune caratteristiche che a loro sembravano più gradite.. ma per altre razze (ad es il javanese o balinese) il nome è stato inventato di sana pianta, "perché suona bene e fa tanto esotico".. il balinese ad es, chiamato così perché "le movenze evocano una ballerina balinese".. Insomma c'è anche un bel po' di marketing dietro a questi nomi... la razza "sacro di Birmania" evoca certe immagini, se l'avessero chiamata "gatto sacro del raccordo anulare" avrebbe avuto meno appeal . Comunque ci sono delle razze nuove, non ancora riconosciute da tutte le associazioni feline, che a sentire chi le alleva sono direttamente provenienti dall'Asia senza troppe manipolazioni.. ad es il Khao Manee tailandese oppure il gatto Khmer della Cambogia. |
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22-03-2017, 11:57 | #197 |
Re: alcune riflessioni sparse sui gatti di razza
infatti questa cosa mi fa rabbrividire.... quindi? come tutelarsi?
... A meow massages the heart ... |
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22-03-2017, 11:59 | #198 |
Re: alcune riflessioni sparse sui gatti di razza
il gatto sacro del raccordo anulare lo voglio io *_*
Anna Leo Ludo Tesla Sestosenso Conrad-Cispi ... Sharon Bender Trippy Romeo, Buscemino e Biri sotto il salice, Rourki sotto la quercia |
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22-03-2017, 12:20 | #199 | |
Re: alcune riflessioni sparse sui gatti di razza
Quote:
Scusate l'acidità, ma mi è venuta in mente subito Il gatto sacro del GRA è veramente fico "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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22-03-2017, 12:27 | #200 | ||
Re: alcune riflessioni sparse sui gatti di razza
Anche perché, escludendo morghi e flor, alzi la mano chi può veramente definirsi esperto... va beh, forse Alimiao!
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Bello il gatto sacro del raccordo anulare!!! Quote:
Tornando seri, e riprendendo un po' le file di quello che diceva morghi sul Maine Coon, in questo caso lei e colleghi sono stati un po' agevolati (rispetto a Flor) perché si tratta per l'appunto di una razza naturale, quindi gran parte del lavoro l'aveva fatto Madre Natura, ma quest'ultima non si era preoccupata di differenziare la razza dai cugini Norvegesi e Siberiani, lei aveva creato un gatto adatto a sopravvivere in climi particolarmente rigidi e in un ambiente ricco di corsi d'acqua (infatti al Maine piace giocare con l'acqua) e di alberi d'alto fusto, di certo non era andata a ricercare ossessivamente i peletti sulle orecchie, quindi dal momento in cui la razza è stata riconosciuta e si è iniziato ad allevarla e a selezionarla, si è proceduto ad incroci tra esemplari che presentassero determinate caratteristiche morfologiche, riducendo il bacino dei potenziali riproduttori e aumentando il coefficiente di inbreeding. Anche oggi che la razza è tra le più popolari e diffuse e quindi si potrebbe abbassare tantissimo la percentuale di inbreeding (spero di non dire cavolate), ci sono scelte allevatoriali che invece hanno come risultato quello di alzarla almeno nel breve periodo; ad esempio l'altro giorno sono capitata sul sito di un allevamento del Canton Ticino che ha tra le sue fattrici una gatta tricolore con gli occhi azzurri (veramente spettacolare) e una miciona tabby con occhi verde-oro, ma che è portatrice del gene "blue eyes". Mi sembra chiaro che i titolari dell'allevamento, per distinguersi, vogliano dar vita ad una linea di MC con occhi azzurri (poi non so se per gli standard della razza vada bene). In questo caso, comunque, il numero di riproduttori sarà ancora più ristretto, perché ci sono pochi gatti con mantelli diverso dal bianco e dalla colorazione point che presentino occhi azzurri e/o che possano trasmettere questa caratteristica alla loro progenie, quindi mi aspetto che il coefficiente di inbreeding della miciona con occhi azzurri, ma ancor più di tutta la sua discendenza, sarà più alto della media. |
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