Pippo 13 anni FIV+ con IRC LINFOMA INTESTINALE

[Anitavt]

Buongiorno a tutti,
mi scuso fin da ora per la lungaggine, ma ho bisogno di raccontare ed avere opinioni in base alle vostre esperienze, è il mio primo gatto e ho paura di commettere errori.
il mio gatto età indicativa 13, adottato 8 anni fa abbandonato da una famiglia, età dedotta dal veterinario all'epoca purtroppo FIV+. Sempre stato di buon appetito, noto a ferragosto che inizia a mangiare meno del solito, provato a variare cibo mangia sempre poco. Portato in clinica durante la chiusura del vet anche se molti veterinari ci dicevano che poteva essere un nonnulla, per analisi ed eco. Riscontrati reni ingrossati con nefropatia bilaterale ed infiltrazioni neoplastiche causate dal linfoma all'intestino, analisi ovviamente sballate con valori sopra il limite per quanto riguarda i reni ma anche globuli e linfociti, linfonodi ingrossati. Insomma una bella batosta, perché mai prima di ferragosto ha dato segno di disagio di alcun tipo. Prognosi due settimane.
Ad oggi siamo ancora qui con il nostro micio, tentando le cure palliative del caso ( senza chemio, purtroppo non è un gatto collaborativo ama solo la sua solita veterinaria) con flebo a giorni alterni dalla vet, mangia in autonomia 3 crocchette e un po' di pollo lesso tutto il resto mangia attraverso le siringhe. Dai 6,2 kg di agosto è arrivato a 4,2kg in quest'ultima settimana la discesa è stata più veloce. La vet dice di prepararci al peggio, che secondo lei possiamo smettere di fare le flebo perchè regaliamo 10-15 gg in più al gatto ma di poca qualità che quel poco che mangiucchia è grazie alle flebo. Ora, vero è che è in fase terminale, ma ancora vuole salire con le sue forze sul letto, lo facciamo uscire solo a ora di pranzo nell'ora più calda 15 minuti a scaldarsi sotto il sole, sta sopra e sotto il letto, ogni tanto esce per chiamarci e non solo per fare pipi ( che ogni tanto non tiene purtroppo). Sono al bivio di non saper scegliere cosa è meglio per lui se continuare a fare le flebo che possono dare un minimo di sollievo fino alla fine, o smettere di farle come dice la vet. Ma smettere potrebbe comportare dolore mi chiedo? Per quanto riguarda l'eutanasia sia io che mio marito, siamo d'accordo di praticarla solo se e quando sarà proprio necessario quando avrà i sintomi di incompatibilità con la vita e di sofferenza. E la prima volta che devo prendere questa decisione, gli animali avuti in precedenza con i miei, fortunatamente sono morti di vecchiaia in maniera serena e non ho altre esperienze.
Perdonatemi ancora, ma sono veramente disperata solo all'idea di non prendere la decisione giusta per il mio gatto.

[Cindy]

Ciao, mi dispiace tantissimo per il tuo micio e capisco come ti senti.
Io seguirei il consiglio del veterinario, e quando il micio Ve lo farà capire, lo accompagnerei.
Almeno questo è quello che farei io, è un momento così delicato per loro che soffrono, ma anche per noi che li amiamo immensamente. Quindi preferirei non arrivare mai al punto di sofferenza estrema per il micio, ma addormentarlo senza dolore.