Micimiao Forum di discussione per tutti i gattofili e amici degli animali
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Alimentazione Domande e consigli riguardo tutto ciò che i nostri a-mici mangiano o dovrebbero mangiare |
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26-05-2016, 10:11 | #1 |
seminario su alimentazione del gatto ad Abbiategrasso
Ciao a tutti,
segnalo che domenica dalle 9.30 alle 13.30 alla cascina canina (che dal nome non sembra molto un posto da gatti ) di Abbiategrasso si terrà un seminario sull'alimentazione del gatto. Il programma sembra abbastanza interessante e variegato: http://cascinacanina.it/corsi-e-semi...ione-del-gatto Io non so ancora se ci andrò ma mi interesserebbe molto (a patto che la vet che tiene il seminario sia preparata, ma quello non si può sapere prima, almeno che qualcuno di voi faccia ricerche sul web per capire un po' chi è).. Mi sono informata sui costi e l'iscrizione costa 40 eu (da pagare con bonifico) + 15 eu per chi non è socio (da pagare in loco). |
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26-05-2016, 10:32 | #2 |
Re: seminario su alimentazione del gatto ad Abbiategrasso
Quando tutto crolla, viene voglia di buttarsi insieme... |
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26-05-2016, 11:11 | #3 |
Re: seminario su alimentazione del gatto ad Abbiategrasso
Sembra interessante, tocca molti argomenti e spero che tu possa andare!!!!
La dottoressa sembra essere molto lucida nei suoi commenti sul link che ha messo Rita |
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26-05-2016, 14:50 | #4 |
Re: seminario su alimentazione del gatto ad Abbiategrasso
Cinquantacinque (non sono socia) euro!?
"τέτλαθι δη, κραδίη, και κύντερον άλλο ποτ' έτλης." |
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26-05-2016, 15:19 | #5 |
Re: seminario su alimentazione del gatto ad Abbiategrasso
Uffa, ma tutti in Lombardia li fanno i semninari interessanti???!!
Stavo leggendo l'intervista (in realtà sono alla prima risposta) e mi veniva un dubbio: la dottoressa dice che sono da evitare i derivati della macellazione. Ok, sta bene; ma proprio tutti? Cioé, come in alcuni umidi mettono anche le frattaglie (cuori, fegato, trippa, reni, polmone), non si potrebbe pensare di metterli anche all'interno di un cibo secco? Del resto, sono tutte parti che un predatore consumerebbe in natura, no? Un'altra affermazione che mi sembra discutibile riguarda la contro-obiezione della nutrizionista alla maggiore dispendiosità della dieta a crudo rispetto a crocchette; ora, senza addentrarmi in considerazioni economiche, la dottoressa dice "bisogna considerare il costo di una crocchetta di ottima qualità + spese veterinarie...". Un attimo; se le spese veterinarie sono quelle di routine, ce le avrò in ogni caso, a prescindere da come nutro il mio cane o gatto. Se invece sono spese per curare patologie legate all'alimentazione, mi sembra che si stia facendo un sottile terrorismo psicologico, ovvero che si dia per scontato che l'animale alimentato con cibo industriale, pur se di ottima qualità, prima o poi si ammalerà e ci saranno da sostenere spese salate per curarlo. E chi l'ha detto che si ammalerà per forza? Come ci sono gatti che sono vissuti splendidamente fino a tarda età tirando avanti con Whiskas e simili, perché un gatto alimentato con Grau e Acana, non dovrebbe campare a lungo e in salute? Inoltre non è detto che se seguo una dieta naturale, il mio animale non vedrà mai il veterinario; magari starà bene e non andrò mai dal veterinario generico, ma di sicuro almeno nei primi tempi sarò spesso e volentieri dal nutrizionista per le visite di controllo e per "aggiustare il tiro", cosa che con un regime che implica diverse fonti nutrizionali (e non parlo solo di diversi tipi di carne, ma anche di diverse verdure e integrazioni) non posso certo fare ad istinto. Giusto per dire: il cane/gatto ad un certo punto va in diarrea. Che faccio? Cambio il tipo di carne? Diminuisco le verdure? Tolgo le ossa polpose? (Me le sto chiaramente inventando, eh...). Con le crocche e l'umido industriale, il mio primo pensiero sarebbe di passare ad un altro alimento e vedere se l'animale si assesta, ma con un'alimentazione a crudo, penso che sia giocoforza riportarlo dal nutrizionista per un consulto, escludendo l'ipotesi di andare dal vet generico che sicuramente mi rifilerebbe un medicato. Comunque se qualcuno va, mi interesserebbe leggere il resoconto; magari potremmo confrontare i due approcci, di questa dottoressa e della nutrizionista di cui aveva seguito la conferenza Elena (Rolfi). |
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26-05-2016, 16:36 | #6 |
Re: seminario su alimentazione del gatto ad Abbiategrasso
Interesserebbe anche a me se qualcuno ci va!
Per quanto riguarda i costi, sono d'accordo nel togliere le spese veterinarie, troppo aleatorie. Facendo due conti, però, ho visto che con la casalinga non spendo di più (rispetto ad un'alimentazione basata su scatolette di buona qualità da 200 gr): in primo luogo ne mangia meno, poi le frattaglie e le ossa polpose costano molto poco, dal macellaio |
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26-05-2016, 16:49 | #7 | |
Re: seminario su alimentazione del gatto ad Abbiategrasso
Quote:
Il nutrizionista mi ha dato una dieta base, e io quella seguo. In caso avessi dei dubbi, gli scrivo per mail o lo contatto per telefono (non sto certo ad andare in studio per un dubbio). Se il gatto con la dieta sta bene, non vedo la necessità di un controllo. Se il gatto presenta un sintomo (ad es diarrea), aspetto un paio di giorni, osservo e valuto. Magari passa da sola, può essere un raffreddore, un cibo digerito male perché si è abbuffato, ecc. Se la cosa si aggrava, informa il nutrizionista al riguardo, poi vado dal vet, non per forza il nutrizionista (anche perché ad es il mio non è quasi mai a Milano), che gli darà innanzitutto una medicina.. non vedo perché dovrei passare ai crocchi, per dire. Cioè non è che se io sono vegana e mi ammalo e mi viene la gastroenterite, vado dal dottore generico e lui mi dice di mollare le verdure e alimentarmi a simmenthal Spero che il mio discorso sia chiaro dato che rileggendo mi pare un po' sconclusionato.. |
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26-05-2016, 16:53 | #8 |
Re: seminario su alimentazione del gatto ad Abbiategrasso
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26-05-2016, 17:49 | #9 |
Re: seminario su alimentazione del gatto ad Abbiategrasso
alimiao io ho capito il tuo discorso però solitamente se compaiono i sintomi di una gastroenterite - e tu non ne hai mai sofferto - la prima cosa che viene in mente è che ci sia qualcosa da rivedere nell'alimentazione! no?
"τέτλαθι δη, κραδίη, και κύντερον άλλο ποτ' έτλης." |
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26-05-2016, 18:07 | #10 | |
Re: seminario su alimentazione del gatto ad Abbiategrasso
Quote:
può ANCHE darsi che la diarrea sia dovuta ad uno scompenso nutrizionale dovuto ad uno squilibrio nella dieta, e allora sì, avrei probabilmente bisogno del nutrizionista per aggiustare qualcosa.. ma quello che mi chiedo è, perché di solito tendiamo a pensare a questa come la prima ipotesi? secondo me è perché ci hanno fatto un gran terrorismo psicologico sul fatto che la dieta deve essere completa, equilibrata, bilanciata al centesimo, che un po' di ferro in più o un po' di taurina in meno sono una tragedia e comunque tutto ciò è troppo complesso e delicato e quindi dobbiamo rivolgerci allo specialista oppure studiare le etichette dei prodotti fino alle virgole e il fai da te è rischiosissimo.. io sinceramente mi preoccupo di più se il mio gatto, pur mangiando "completo" ed "equilibrato", ingerisce ogni giorno conservanti, cereali e altre mille schifezze che non saprò mai, che alla lunga sono cancerogene.. e il tumore purtroppo è un killer silenzioso, quando diventa sintomatico spesso è troppo tardi.. non voglio far polemica sia ben chiaro, io non sono integralista e rispetto chiunque amando il suo gatto lo nutre come vuole (o può), ma in generale penso che dovremmo fidarci un po' di più di noi stesse.. |
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