Gattino assolutamente impassibile ai rimproveri

[Yuki00]

Ciao a tutti amici del forum, sono nuova e vi scrivo perché sono disperata: ho 23 anni e a settembre di quest'anno ho accolto in casa mia un gattino di 2 mesi proveniente da una cucciolata. In generale posso affermare che il micio è un soriano grigio ed è molto coraggioso, indipendente e attivo.
Tralasciando la questione "coccole" (poiché è anche estremamente anaffettivo, ma penso che per quello ci vorrà del tempo), come si evince dal titolo questo gattino è totalmente indifferente nei confronti dei rimproveri. Per ora cerco di attuarne 3: il classico "No" a voce ferma, l'isolamento in bagno quando proprio non si calma (consigliatomi dal veterinario tra l'altro) e infine il rumore forte (anche se molto di rado). Niente però funziona per lui, né nel lungo periodo che nel breve periodo, nel senso che non smette di fare quello che sta facendo e il giorno dopo continua a farlo imperterrito.
Le cose che fa e che non dovrebbe fare sono sostanzialmente 2: non salire sul tavolo e non mordere e graffiare braccia, mani e viso. Ora, non si può chiedere di tutto ai nostri amici, e nel pacchetto "gatto" sono anche compresi graffi e morsi, ma più di qualche volta ho rischiato di perderci un occhio perché stando stesa sul letto faceva gli agguati al volto. Le braccia e le mani le tortura in tutti i modi anche se ha una perfetta alternativa che sono i peluche: ho notato che gli piacciono, li distrugge in tutti i modi possibili e se li porta in giro per casa, ci gioca molto tempo, ma quando i peluche non sono nelle vicinanze allora le braccia e le mani per lui diventano un'ottima alternativa, anche se non si è nel contesto di gioco in quel momento. Addirittura adesso, quando sono in piedi, salta da terra fino al livello delle braccia pur di raggiungerle.

In generale non mi sembra che sia stressato o triste o in pena per qualche dolore. Gioca molto, dorme molto (gli piace tantissimo dormire nell'incavo del mio collo, per ora ci entra dato che è piccolino"), non si isola mai, insomma mi sembra sia sereno. Però questa sua impassibilità inizia a pesare un pochetto, mi sono arresa al fatto che ormai sul tavolo ci va e continuerà ad andarci. E per le braccia amen, fino a che era più piccino non faceva malissimo ma crescendo inizia a fare sempre più male, specialmente coi denti, e non tira dei morsi leggeri, anzi.

Spero di poter trovare aiuto e conforto qui. Grazie per l'attenzione.

[babaferu]

È un gatto.... Ti devi relaZionare da gatto. Inoltre è stato tolto a mamma e fratelli troppo piccolo per imparare a relazionarsi senza fare del male.
Il veterinario direi che di gatti ci capisce poco.
Non farlo giocare a mani nude mai, usa piuttosto un guantone da cucina. Se prende lui l'iniziativa, anziché urlargli no! O fare rumori, prova a soffiargli sul muso a denti stretti come fossi mamma gatta, ci sta pure un colpetto col dito sulla fronte se non lo prende come gioco, e non considerarlo per un po'. Prenderlo e rinchiuderlo è troppo complicato per lui. Inoltre fagli fare giochi che non implichino la tua presenza e non siano giochi predatori ma esplorativi, es scatole di cartone da esplorare (es messe in fila con dei buchi, magari giochini e crocchi nascosti, foglie rametti dall'esterno etc), mensole, posti dove arrampicarsi.... Che spazi ha? Ha un balcone in sicurezza dove andare?
Per quel che riguarda il tavolo ahimè puoi forse ottenere che non salga in determinate circostanze e in tua presenza (es tavolo apparecchiato), soffiandogli e mettendolo giù con costanza... Ma non che non ci salga del tutto.
Baci, benvenuta, ba

[Aletto]

Un umano che lo riprende appena salta sul tavolo, appena salta sul letto, appena osa fare qualcosa di ritenuto inaccettabile, a lungo andare diventa un antagonista, cioè una persona con cui competere – aggirandolo con dei sotterfugi o facendo ricorso a minacce e comportamenti aggressivi, se necessario – pur di ottenere quel che, da testa libera e pensante, vuole.
O vogliamo vivere con un micio che, avendo paura di noi fa quello che desidera la nostra specie e snatura la sua? In questo caso facciamo un buco nell’acqua.
Ma non siamo vittime della volontà dei gatti, ma loro esprimono una percezione felina della realtà, cioè pur vivendo accanto a noi vedono “da gatto”, pensano “da gatto” e quindi fanno cose “da gatto”.

Proviene da una cucciolata: non ci indica niente, tutti provengono da una cucciolata. Quello che non sappiamo è come la mamma ha vissuto la gravidanza e cosa ha insegnato ai suoi cuccioli prima di esserne distaccata, la qualità della socializzazione con la nostra specie, e come gli ha insegnato a gestire la frustrazione durante il gioco predatorio con i fratelli che implica la competizione di cui parlavo poco fa.
Poi ci sarebbe da sapere come e dove mamma e figli hanno vissuto durante la gestazione e dopo il parto.

La terza dimensione, l’altezza, è essenziale al benessere della specie. Quindi se non vuoi che salga sul tavolo deve avere alternative altrettanto allettanti.
Indubbiamente non va bene che usi le braccia e le mani o le gambe come target predatorio, ma non è troppo piccolo di età per attirare la sua attenzione verso altri target che possono essere per es la classica cannetta. E temporeggiare può essere un errore fino a stabilizzare il comportamento.
I giochi alternativi alla predazione –al momento sembra essere la sua motivazione più espressa- che ti ha indicato babaferu sono eccellenti.

Sgridarlo quando fa una cosa da gatto, non solo non serve ma, come già detto, potrebbe rafforzare la motivazione competitiva nei tuoi confronti.
E’ come se qualcuno mi sgridasse quando leggo un libro, due ore dopo o il giorno dopo leggerò un libro.
I suggerimenti del veterinario sono da incompetente per quel che riguarda la relazione felina, sarà sicuramente bravissimo per diagnosticare malattie e prescrivere le cure

[BobTheCat]

Ciao @Yuki00, devi capire che è un gattino ancora troppo piccolo, e forse delle cose ancora non le capisce oppure non ha voglia di capirle. Cerca di procurargli qualche giochino che non riuscirà a rompere facilmente, tipo di gomma, e non soltanto uno, magari anche tutti diversi. Se gli urli contrò non credo che capirà, forse non ha mai sentito questa parola e non la comprende. Fagli capire che determinate cose non si fanno dandogli un colpetto o un soffio, come già diceva @babaferu, e ogni dopo un po', ogni volta che lo fai, dovrebbe capire e smetterla di comportarsi in questo modo.

Riguardo al tavolo... beh, cerca di renderlo meno interessante, magari offrigli dei giochini o degli snack da sparpagliare in giro per la casa e invoglialo a cercarli, in modo che si allontani dalla tavola. Puoi provare anche a creare dei tunnel e dei percorsi per farlo stancare un po'.

Spesso i gatti amano stare in punti alti. Forse è anche per questo che cerca di arrampicarsi sul tavolo o sulle tue braccia. Puoi comperargli un tiragraffio-cuccia, uno di quelli con molti piani, invogliandolo ad usare quello e non il tavolo. In alternativa, ci sono delle cuccette da appendere.

Spero vivamente di averti offerto qualche consiglio utile.
P.S.: Benvenuta!

[Yuki00]

Grazie a tutti per l'interesse.
In effetti, il micio non ha molti spazi per poter "verticalizzare": la casa non è molto grande e un albero/torre tiragraffi non saprei dove metterlo, anche se ho pensato più volte di acquistarlo. Mensole non ce ne sono, c'è solo un soppalco ma non so se vale ugualmente.
Comunque per il tavolo ho appurato che non posso impedirglielo e non posso neanche insegnargli a non salire.
Per quanto riguarda gli agguati e la violenza su mani e braccia penso che proverò ad attuare i vostri consigli.
Ad essere sincera, la cosa che più mi ha sorpresa di questo micio è che a lungo andare non riesce a collegare il "no" con un comportamento da non attuare. Come dite voi, magari è una questione di età e sicuramente anche di carattere, però ho avuto anche altre esperienze con altri gatti (dei trovatelli prevalentemente) e più o meno tutti ascoltavano i miei rimproveri (e quelli di mia mamma).
Quindi la sua "testardaggine" mi ha stupita molto all'inizio, ma imparerò a conviverci.
Inoltre, mi avete dato uno spunto sul gioco esplorativo: a pensarci bene, il piccolo ha solo piccole prede di peluche, palline, giocattolini, tutte cose adatte al gioco predatorio. Ho quindi paura che col tempo ho rafforzato questo suo comportamento naturalmente aggressivo, senza rendermene conto.
Cercherò qualche idea per il gioco esplorativo

Ancora grazie a tutti per l'interesse.

[babaferu]

Certo che il soppalco conta ... Fai in modo che possa raggiungerlo da sé, se già non è possibile. Puoi collegare il soppalco con un tiragraffi a colonna di quelli che si ancorano al soffitto, non occupa molto spazio e sarà un bel diversivo.
Certamente, conta anche il carattere del gatto, e le sue esperienze, così come quelle della sua mamma, come scrive Aletto.
Baci, ba

[Iska]

L'anaffettivà è un sintomo di una condizione psicopatologica, per cui una persona è sostanzialmente incapace di provare emozioni e quindi non ne manifesta.
Non possiamo appiccicare questo aggettivo a un animale, nella fattispecie a un gatto.
Cosa ti ha fatto pensare che il tuo micio sia così?
A proposito, qual è il suo nome?
Forse non è il gatto-cozza-zampe di velluto, tutto fusa e moine che avresti voluto?
Tieni presente che ogni gatto è un individuo unico e irripetibile, esattamente come lo siamo noi umani.

Quando nonostante i tuoi rimproveri lui continua a comportarsi in modo a te sgradito, prova emozioni e le manifesta ripetendo il suo modo di fare, ponendosi in contrapposizione con te.
Non capisce perché gli impedisci di "essere sè stesso" disturbandolo, facendo rumori forti o addirittura rinchiudendolo quando lui sta semplicemente facendo "cose da gatto".

Il gatto è uno spirito libero, non riuscirai mai ad addestrarlo a comportarsi come vorresti tu.
Se però insisterai a rimproverarlo otterrai il risultato di farne un gatto stressato, profondamente infelice perché non potrà esprimere le sue motivazioni di specie e ti prenderà in antipatia.
Il tuo veterinario non capisce un'acca di comportamento felino; evita nel modo più assoluto di seguire i suoi consigli su questo tema.

Procura al tuo micio un bel tiragraffi alto, con ripiani e vani dove riposare e offrigli la possibilità di fare giochi esplorativi come ti hanno già consigliato; i picvoli tiragrafgi alti un metro non sono soddisfacenti per un micio.
Ma non credere tutto ciò gli impedirà, qualora lo desiderasse, di salire sul tavolo, sui mobili, sulla mensole, sul letto o sugli scaffali.

Il tuo gatto è stato separato troppo presto dalla mamma, che non ha potuto completare l'insegnamento, così lui non sa dosare la forza del morso e delle unghiate.
Crescendo gli passerà quella speciale voglia di giocare tipica dei cucciolini, sarà adulto e non verrà a cavarti gli occhi o a sfregiarti mentre dormi; tutt'al più, se sarai riuscita a conquistare la sua fiducia, dormirà appiccicato a te.
Quanti mesi ha adesso?

[VEI-6 Vesuvius]

Mi par di capire che hai preso un gatto aspettandoti un cane.
Onestamente non ho mai avuto problemi con i miei gatti.
Per artigli e zanne il problema principale è che, se dici che ha due mesi, significa che lo hai tirato via dalla madre troppo presto ed ancora non sa controllare la forza. Puoi optare allora per due soluzioni.
Prendere un altro gattino, più grande, completamente svezzato (3 o 4 mesi).
Insegnare al gattino a non mordere e non graffiare semplicemente smettendo di giocare con lui se fa queste cose.
Il mio Olav ad esempio, nonostante si astato portato via dalla madre presto, sa dosare la sua forza. Non perfettamente, ma raramente mi graffia e mi morde e anche se von è perfetto a dosare la sua forza si sente bene che comunque si controlla.

Per il tavolo, beh? E' il gatto. Alcuni gatti imparano ad evitare di salire sui tavoli, altri no, ma più che tirarli giù dicendo no, altre soluzioni non ne vedo.
E' giusto dar loro delle regole, ma un pò li devi anche assecondare, magari apporti delle modifiche in casa in funzione della convivenza coi gatti o prendi cose adatte a loro come il tiragraffi. Coi miei faccio così e se guardi lo stato di divani e affini non si direbbe che ho gatti in casa dal 2001

[straycat2]

Originariamente inviato da Yuki00

Ciao a tutti amici del forum, sono nuova e vi scrivo perché sono disperata: ho 23 anni e a settembre di quest'anno ho accolto in casa mia un gattino di 2 mesi proveniente da una cucciolata. In generale posso affermare che il micio è un soriano grigio ed è molto coraggioso, indipendente e attivo.
Tralasciando la questione "coccole" (poiché è anche estremamente anaffettivo, ma penso che per quello ci vorrà del tempo), come si evince dal titolo questo gattino è totalmente indifferente nei confronti dei rimproveri.
Le cose che fa e che non dovrebbe fare sono sostanzialmente 2: non salire sul tavolo e non mordere e graffiare braccia, mani e viso.

Gioca molto, dorme molto (gli piace tantissimo dormire nell'incavo del mio collo, per ora ci entra dato che è piccolino"), non si isola mai, insomma mi sembra sia sereno.

scusa ho rimpiccolito il tuo scritto, ma mi è venuto da sorridere pensando che non vuoi che salga sul tavolo e che non ti coccola, secondo me sei tu a dover coccolare lui o lei in quanto cucciolino e non il contrario
prima di tutto come si chiama e quanti mesi ha, poi hai acquistato giocattoli per il gattino? cannette con piume, palline, una palestrina, dei tiragraffi etc. ?
mi hai ricordato la mia gattina impassibile anche lei ai No e quindi faceva come gli pareva, poi è cresciuta ha acquisito tutti i punti della casa e ha deciso che era tutto suo e quindi sale sul tavolo, si arrampica sul piano cottura, sul tetto del letto e via discorrendo, ma a me non da fastidio, mi sembra assolutamente una cosa naturale, del resto i mici non sono peluches hanno una propria personalità e quindi si convive tutti insieme senza diktat, ad esempio ora dorme sull'acquario e forse non dovrebbe farlo..

[Pidottalacatfluencer]

Molto strano, di solito quando le rimprovero le mie rimangono completamente mortificate per tutta la giornata o almeno per qualche ora...