Micimiao Forum di discussione per tutti i gattofili e amici degli animali
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08-06-2024, 17:34 | #1 |
Benedetto GPS
Quando il mio gatto è in giro di tanto in tanto controllo la sua posizione grazie al GPS connesso alla rete telefonica che porta al collo, per vedere se si muove o se si è allontanato troppo.
Stamattina noto che sta dietro casa. Mi affaccio da una finestra sul retro e lo vedo dormicchiare sul bordo di una grande vasca che tutte le case hanno qui e che vengono usate come riserve d'acqua per irrigazione. E' come una piscina, ma profonda due metri e mezzo o tre da tutti i lati. Noi la teniamo vuota in quanto non coltiviamo granché. Comunque sia... "strano" - penso - "non lo fa mai di dormire là sopra". Passa mezz'ora e lo controllo di nuovo: è sempre sul bordo, ma da lontanto lo vedo fissare qualcosa, non capisco se dentro la vasca o vicino a sé. Immagino che abbia catturato una lucertola o qualche topo e ci stia giocando, ma Merlino mi fissa e mi pare voglia catturare la mia attenzione. Insospettito, decido di andare a vedere cosa ha catturato o se qualcosa fosse caduto nella vasca. E infatti, affacciandomi dentro, vedo un bel gattino nero nero, caduto dentro e ranicchiato in un angolo. Entro dentro la vasca vuota dalla scaletta e mi avvicino: https://i.postimg.cc/wMbgJjGj/image.png. Il gatto miagola e cerca di arrampicarsi per fuggire ma il bordo è troppo alto e non riesce a risalire https://i.postimg.cc/1zRyzVWk/image.png, e nemmeno ad usare la scaletta di accesso, simile a quelle che si usano nelle piscine. Con molta calma piano piano riesco prima ad avvicinarmi, poi a carezzarlo, mentre Merlino mi guarda eccitato dal bordo della vasca. E' in buone condizioni, pulito e lucido, ma miagola impaurito. Ho visto spesso un gatto nero in una casa dei vicini, potrebbe essere lui. Alla fine riesco a prenderlo per la collottola, risalire la scaletta e poggiarlo sul bordo. Non si rivolta e nemmeno tira fuori le unghie, ma una volta lasciato libero scappa velocissimo, seguito dal mio Merlino. Seguo la traiettoria del GPS e vedo che va proprio nella casa di sotto. Insomma: raro caso di "gatto che salva gatto" . I suoi proprietari non sapranno mai cosa ha rischiato e che... Merlino lo ha letteralmente salvato da una brutta fine . Non fosse stato per il GPS al collo di Merlino quel bel gattino nero probabilmente sarebbe morto, lo avrei trovato magari dopo un mese, mentre i loro padroni si sarebbero interrogati per sempre sulla sua fine. Stessa cosa se fosse capitato a Merlino di cadere nella vasca, o di rimanere intrappolato da qualche parte. Conclusione: consiglio caldamente a tutti di prendere in considerazione questa possibilità. E comunque di abituare i gatti a portare un collare fin da piccoli caso mai si decidesse di farne uso in futuro, o anche solo per applicare una medaglietta con il nome ed il proprio numero di telefono. Il GPS protegge da una certa "ansia". Allo stesso tempo dice molto sulle abitudini dei nostri a-mici (registra le loro avventure, quanto si muovono, quanto dormono, dove vanno). Il tutto senza particolari controindicazioni, e ad un prezzo tutto sommato accessibile. |
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08-06-2024, 18:45 | #2 |
Re: Benedetto GPS
È stato fortunato sia lui che i vostri vicini.
Ricordo che c’era un documentario su BBC two nel quale alcuni studiosi avevano messo il GPS ad una decina di gatti di casa ma liberi di andare a girovagare, alla fine riportavano su mappa,in colori diversi, tutti i percorsi dei singoli gatti e si vedeva bene chi si allontanava poco, chi di più, chi andava a mangiare nelle case degli altri gatti, le soste più o meno durature in zone di percorso ecc. Con le immagini si vedevano anche eventuali zuffe o amicizie. Era su youtube, ma non l’ho più ritrovato "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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08-06-2024, 20:35 | #3 |
Re: Benedetto GPS
Forse ti riferisci ad uno studio fatto una ventina di anni fa in UK, se non erro nella periferia di Londra? Ricordo che fece molto scalpore perché era uno dei primi fatto su gatti domestici invece che su animali selvaggi.
Questa è la mappa del percorso fatto da Merlino nelle ultime 24 ore (ho coperto alcune aree per motivi di privacy): https://postimg.cc/svqvX9Z5. Il punto più lontano raggiunto, indicato dalla linea gialla, dista esattamente 100 m. Come si vede resta quasi sempre entro 50-60 m da casa. L'area verde invece è quella che ho definito come "casa": l'app mi avvisa ogni volta che Merlino entra o esce da quella zona. Inoltre la batteria in queste situazioni si scarica rapidamente. E questa l'heatmap degli ultimi 30 giorni: https://postimg.cc/2qj7N9D0. Il raggio del cerchio rosso è di 200 metri circa. Che io ricordi non si è mai spinto più in là. Il dispositivo a dire il vero non è perfetto. Ha una precisione modesta, 5-10 m di raggio, il che rende difficile trovarlo al volo, soprattutto dove c'è vegetazione fitta, ma permette di attivare un led sul collare, un suono debolissimo (che io non riesco a sentire ma mia moglie si) e una funzione "radar" che misura la vera distanza che si ha da lui. Mi è capitato solo una volta di doverlo andare a cercare (non era tornato di notte) ma per trovarlo ci volle parecchio. Una funzionalità interessante è che permete di verificare quanto si muove rispetto ad altri gatti della sua razza o in generale rispetto alle centinaia di migliaia di gatti che hanno questo dispositivo nel mondo, per determinare se il livello di attività è sufficiente, il che potrebbe essere utile per segnalare che non sta bene se cala parecchio. Ovviamente in termini di privacy può sollevare qualche problema, ma per quello basta un qualsiasi cellulare... Ultima Modifica di Merlinone; 08-06-2024 at 20:37. |
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08-06-2024, 21:05 | #4 |
Re: Benedetto GPS
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09-06-2024, 10:12 | #5 |
Re: Benedetto GPS
Sì, lo studio era più o meno quello, ne avevo parlato qui: https://micimiao.net/forum/showthrea...Eccola!%0Ahttp ma da tempo non si apre più quel link. Ne aveva parlato ancor prima anche l’etologa Sonia Campa, mia docente.
Invece si apre qui: https://www.dailymotion.com/video/x2j43t7 Non so se è lo stesso identico, ma la finalità e il metodo di studio sono gli stessi. E, una volta aperto il link, se ne aprono anche altri. Più che scalpore, direi interesse per le abitudini e necessità motivazionali di una specie che consideriamo domestica ma che effettivamente viene tuttora considerata a domesticazione in corso. In fondo, perché non sapere chi sia in realtà il gatto con cui condividiamo la nostra vita? Soprattutto se dai più viene considerato quasi esclusivamente dal punto di vista “coccoloso”, ossia un pet? Un po’ di conoscenza in più non guasta. Sicuramente lo studio ha dei limiti soprattutto spaziali e temporali: non è detto che quel gatto nel tempo abbia le stesse necessità, e va preso in considerazione che tutti quei gatti hanno da sempre possibilità di accesso all’esterno. Quindi sono tendenzialmente gatti che hanno possibilità di espressione perché i loro umani hanno un atteggiamento meno possessivo e apprensivo e di conseguenza i gatti acquisiscono liberamente le competenze necessarie. In Italia in questo siamo molto diversi*. Non siamo riusciti, nonostante gli sforzi, ad imbrigliare questa specie in un percorso di domesticazione secondo le norme del termine sebbene le sue caratteristiche siano molto diverse dal suo parente più prossimo, ovvero il felis silvestris catus (gatto selvatico, che è ancora più elusivo), le due specie non condividono parti significative del loro DNA, inevitabilmente si sono ibridate. Abbiamo selezionato razze, abbiamo manipolato geneticamente per ottenere gatti con zampe corte, con orecchie piegate, abbiamo gatti brachicefali e via dicendo. Insomma abbiamo fatto di tutto e di più per accontentare le nostre esigenze non solo estetiche ma anche dal punto di vista caratteriale. Eppure ci sarà sempre -anche tra gli imbrigliati- il gatto che ci stupisce, quello che rompe gli schemi che ci eravamo prefissati. *ricordo che alle lezioni di zooantropologia cognitiva era iscritta una persona secondo la quale il gatto che esce è il gatto che muore, al punto tale da dire un giorno: allora adottiamone uno già morto così facciamo prima. "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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