Pappa seria per la prima volta dopo anni

[Ebycon88]

Ciao a tutti,

Ho due gatti di circa 4 anni. In ritardo, come capita a molti, ci sia accorge di voler far il meglio possibile per i propri mici, e credo sia tempo, prima che sia troppo tardi, di far loro seguire un’alimentazione sana.

Per anni hanno sempre mangiato crocchette Ultima per gatti sterilizzati, convinto io fosse un ottimo e valido compromesso tra qualità/prezzo. Complice anche le ottime recensioni sia su Amazon che su Zooplus. I miei gatti (come dicono tutti) le adorano, non hanno letteralmente mai apprezzato i vari umidi proposti negli anni (sebbene comunque del supermercato delle marche più famose), l’unico che compro sempre (scoprendo ora la differenza tra completo e complementare) sono le soup di felix perché è l’unico che riesco a far loro piacere (tra l’altro SOLO UN GATTO, l’altro nemmeno le soup vuole), anche se beve solo il sughetto come capita a tutti e lascia i pezzettini di carne/pesce.

Ora vedo che un gatto (ovviamente quello che beve le soup) ogni tanto ruba il tonnino monge monoproteico dei miei cani, quindi è sicuramente attratto anche da carnina un po’ più solida. E ho deciso in ogni caso di comprare anche per loro umido in scatola.

Dopo varie ricerche tra vari post negli anni di questo forum (grazie a google e parole chiavi delle varie marche), ho optato come prima prova per Crocchette (che tra l’altro per la prima volta somministrerò poco anziché lasciargliele li a buffet come sempre): Purizon Adult Sterilised Pollo & Pesce

E come umido: Feringa Classic, Feringa Country Style e Feringa Duetto.

Ora, ho da chiedervi svariati consigli:

Non solo ho paura di rischiare di buttare tutto, ma, le latte sono da 400g (avrei risparmiato di più con quelle da 800g ma il rischio di aprirle e buttarle sarebbe ancora più alto, ma tant’è)

Come mi consigliate di usarle? Io stavo pensando di dividere la lattina in due ciotoline cuki, quindi 200g per gatto, e offrirglielo. Man mano che mangiano (ma speriamo, tipo) e lo lasciano le posso tappare e rimettere in frigo comodamente, poi toglierle e ridargliele dalla ciotolina stessa. Cosa ne pensate?

Consiglio #2: In caso queste carnine vengano snobbate, stavo pensando ad un complementare, MA, non voglio rischiare di buttare lattine pure di quello (in realtà le regalerei alla colonia felina), mi chiedevo se potessi mischiare nella carnina stessa qualcosa di gustoso e PRATICO, come gli snack da 14g Cosma Jelly, sapete no quelle bustine che sembrano gaviscon, lol. Oppure qualche altra cosa di così pratica.

Okay, queste è la mia resolution più grande per il 2024. Mi distruggerebbe tornare alle ULTIMA ecc. E tra l’altro volevo chiedervi, quando si parla di alimento pessimo, si intende che finora ho fatto “danni” con queste crocchette o semplicemente non era “abbastanza nutritivo?” 

Per fortuna bevono molto (ho comprato proprio giorni fa pure la fontanella per la prima volta), feci e urina regolari e normali ecc ecc.

Grazie a tutti.

[Iska]

Non è mai troppo tardi per migliorare l'alimentazione.
Fai bene, tanto più che i tuoi mici sono ancora giovani e hanno tutta la vita davanti, dunque è meglio che mangino alimenti validi, in vista della salvaguardia della loro salute futura.

Diversi anni fa mi sono trovata nella tua stessa situazione; i miei mangiavano quasi solo croccantini Purina e poi Ultima.
L'umido (del supermercato) era poco o niente gradito e dovevo buttare un sacco di cibo appena piluccato.
Poi un giorno ho detto basta.
Ero stanca di buttare i soldi nella pattumiera e soprattutto informandomi mi ero resa conto che alimentavo i gatti nel peggiore dei modi, mettendone a repentaglio la salute futura.

Ho provato a diminuire drasticamente il secco, ma niente da fare, piuttosto si accontentavano di quei pochi croccantini e nient'altro.
Alla fine ho deciso di eliminarli totalmente e di proporre solo umido completo.
Con alcuni è stato subito facile, con altri ho faticato di più, ma nel giro di pochi giorni tutti mangiavano l'umido.
I gatti non di lasciano certo morire di fame, alla fine si adeguano a quel che gli metti nel piatto.

I miei mangiavano volentieri gli umidi Animonda e altri di cui non ricordo il nome; li compravo su Zooplus.
Ne parlo al passato perché da 7-8 anni ho abbandonato ogni tipo di cibo industriale sostituendolo con carni crude.

[Ebycon88]

Originariamente inviato da Iska

Non è mai troppo tardi per migliorare l'alimentazione.
Fai bene, tanto più che i tuoi mici sono ancora giovani e hanno tutta la vita davanti, dunque è meglio che mangino alimenti validi, in vista della salvaguardia della loro salute futura.

Diversi anni fa mi sono trovata nella tua stessa situazione; i miei mangiavano quasi solo croccantini Purina e poi Ultima.
L'umido (del supermercato) era poco o niente gradito e dovevo buttare un sacco di cibo appena piluccato.
Poi un giorno ho detto basta.
Ero stanca di buttare i soldi nella pattumiera e soprattutto informandomi mi ero resa conto che alimentavo i gatti nel peggiore dei modi, mettendone a repentaglio la salute futura.

Ho provato a diminuire drasticamente il secco, ma niente da fare, piuttosto si accontentavano di quei pochi croccantini e nient'altro.
Alla fine ho deciso di eliminarli totalmente e di proporre solo umido completo.
Con alcuni è stato subito facile, con altri ho faticato di più, ma nel giro di pochi giorni tutti mangiavano l'umido.
I gatti non di lasciano certo morire di fame, alla fine si adeguano a quel che gli metti nel piatto.

I miei mangiavano volentieri gli umidi Animonda e altri di cui non ricordo il nome; li compravo su Zooplus.
Ne parlo al passato perché da 7-8 anni ho abbandonato ogni tipo di cibo industriale sostituendolo con carni crude.

Grazie per l'incoraggiamento <3

[Merlinone]

come racconto in altro thread, il mio gatto (il primo, non ho molta esperienza in merito) non gradiva cibi diversi dalle crocchette che gli diamo: Nature's Variety Sterilized Chicken. Ho buttato una montagna di bustine in passato, e mi ero convinto che non ci fosse via d'uscita.

Poi, qualche mese fa, a 3 anni passati di età (è un Norwegian Forest per cui cresce lentamente) stavo mangiandomi un panino al "serrano" come lo chiamano qua (un ottimo Pata Negra...). L'ho sentito miagolare, voleva che gli aprissi il rubinetto del lavandino del bagno. Mi sono avvicinato per aprirlo (ama bere da li) e siccome annusava gli ho dato un pezzetto di prosciutto dicendogli "ma cosa vuoi? Questo mica ti piace"... Invece se l'è mangiato come fosse drogato!... e da quel giorno ogni volta che sale su quel lavandino se mi avvicino mi guarda insistentemente le mani aspettandosi un po' di prosciutto.

Poi dicono che i gatti non imparano... :-)

Morale della favola, da quel giorno ho cominciato a dargli piccoli pezzi di cibo animale e ho scoperto che adesso mangia praticamente TUTTO. Non voglio abituarlo a mangiare le cose nostre per cui ho provato di nuovo diversi alimenti umidi in busta, tutti di buona qualità, 10-20 gm per volta, aumentando piano la dose se vedo che li apprezza.

Ne ho comprati parecchi e ne provo uno ad uno, annotando cosa gli piace e cosa no. Risultato: in una settimana si è abituato a mangiare l'umido. Ora non butta più niente.

Ti consiglio di provare lo stesso metodo nella speranza che funzioni anche a te. All'inizio costa (1.20-180 € a bustina), ma almeno si spreca al massimo una volta sola. Di solito lo tengo chiuso con una molletta in frigo e ne tiro fuori pochissimo, lo scaldo al microonde per 4-5 sec, e fatto.

L'unica cosa è che adesso mi guarda insistentemente appena mi avvicino al frigo...

[Aletto]

C’è una parte di un video che è esilarante del filosofo Felice Cimatti che parla ribaltando la nostra percezione della realtà nel valutare come imparano gli animali e vedendola dal punto di vista dell’altro animale, più o meno il succo è:
-essere umano “Ora metto il cibo in questo labirinto e vedo quanto tempo ci mette a trovarlo.”
-gatto: “Ora mi metto dove mi ha dato il cibo. No, non capisce, allora mi metto direttamente davanti al frigo e vediamo se capisce”

[Ebycon88]

Originariamente inviato da Aletto

C’è una parte di un video che è esilarante del filosofo Felice Cimatti che parla ribaltando la nostra percezione della realtà nel valutare come imparano gli animali e vedendola dal punto di vista dell’altro animale, più o meno il succo è:
-essere umano “Ora metto il cibo in questo labirinto e vedo quanto tempo ci mette a trovarlo.”
-gatto: “Ora mi metto dove mi ha dato il cibo. No, non capisce, allora mi metto direttamente davanti al frigo e vediamo se capisce”

ahahahahhaha!!! =D

[Ebycon88]

Originariamente inviato da Merlinone

come racconto in altro thread, il mio gatto (il primo, non ho molta esperienza in merito) non gradiva cibi diversi dalle crocchette che gli diamo: Nature's Variety Sterilized Chicken. Ho buttato una montagna di bustine in passato, e mi ero convinto che non ci fosse via d'uscita.

Poi, qualche mese fa, a 3 anni passati di età (è un Norwegian Forest per cui cresce lentamente) stavo mangiandomi un panino al "serrano" come lo chiamano qua (un ottimo Pata Negra...). L'ho sentito miagolare, voleva che gli aprissi il rubinetto del lavandino del bagno. Mi sono avvicinato per aprirlo (ama bere da li) e siccome annusava gli ho dato un pezzetto di prosciutto dicendogli "ma cosa vuoi? Questo mica ti piace"... Invece se l'è mangiato come fosse drogato!... e da quel giorno ogni volta che sale su quel lavandino se mi avvicino mi guarda insistentemente le mani aspettandosi un po' di prosciutto.

Poi dicono che i gatti non imparano... :-)

Morale della favola, da quel giorno ho cominciato a dargli piccoli pezzi di cibo animale e ho scoperto che adesso mangia praticamente TUTTO. Non voglio abituarlo a mangiare le cose nostre per cui ho provato di nuovo diversi alimenti umidi in busta, tutti di buona qualità, 10-20 gm per volta, aumentando piano la dose se vedo che li apprezza.

Ne ho comprati parecchi e ne provo uno ad uno, annotando cosa gli piace e cosa no. Risultato: in una settimana si è abituato a mangiare l'umido. Ora non butta più niente.

Ti consiglio di provare lo stesso metodo nella speranza che funzioni anche a te. All'inizio costa (1.20-180 € a bustina), ma almeno si spreca al massimo una volta sola. Di solito lo tengo chiuso con una molletta in frigo e ne tiro fuori pochissimo, lo scaldo al microonde per 4-5 sec, e fatto.

L'unica cosa è che adesso mi guarda insistentemente appena mi avvicino al frigo...

Effettivamente potevo prendere umido di altre marche e non solo gusti diversi della stessa...

In ogni caso mi sapresti dire se quelle che ho scelto vanno bene? Son già felice comunque di aver upgradato le crocche perché sicuro come la morte che quelle son meglio delle ultima, e di crocche non ne schifano comunque (ho gia provato con altre crocche temporanee nei tempi in cui aspettavo il nuovo pacco con le ultima).

Comunque, dici che la mia idea di mischiargli qualche snackino liquido sopra non va bene? Ho visto semrpe su zooplus che si sono pure intere latte da 400g di "drink" lol

[Merlinone]

Originariamente inviato da Ebycon88

Effettivamente potevo prendere umido di altre marche e non solo gusti diversi della stessa...

In ogni caso mi sapresti dire se quelle che ho scelto vanno bene? Son già felice comunque di aver upgradato le crocche perché sicuro come la morte che quelle son meglio delle ultima, e di crocche non ne schifano comunque (ho gia provato con altre crocche temporanee nei tempi in cui aspettavo il nuovo pacco con le ultima).

Comunque, dici che la mia idea di mischiargli qualche snackino liquido sopra non va bene? Ho visto semrpe su zooplus che si sono pure intere latte da 400g di "drink" lol

Eby,

francamente non me la sento di darti pareri personali sui singoli prodotti: non sono disponibili dove vivo e non li conosco. Inoltre la mia esperienza con i gatti è molto limitata.

Restando in generale invece, ho capito che gatti diversi appartengono a gruppi "organolettici" differenti, come altri animali e come noi. Io ho abituato alcune lucertole locali a mangiare la mia frutta, ma vedo che anche tra animali così semplice alcune preferiscono il cocomero e altre i pomodori :-).

Quello che mi sento di dire è di avere sempre molta cautela nel cambiare alimenti rapidamente (sostituire, o aggiungere grandi quantità di cibo nuovo all'improvviso) perché - questo risulta da diverse fonti - i gatti domestici tendono ad essere sensibili ai cambiamenti di alimento improvvisi.

Personalmente poi non mischierei cibi diversi, almeno all'inizio, ma solo perché poi ti risulterebbe difficile capire cosa lascia e cosa no, ma questa è un'opinione personale. Io ho preso sacchetti piccoli di marche diverse, scegliendo quelle con molto "proteiche" e con carboidrati assenti o minimali (qualche %) e anche in base alla "qualità" dell'etichetta: un'indicazione tipo "scarti della produzione animale" è molto diversa da "carne di pollo", per intenderci, anche se ovviamente tocca fidarsi, ma cos'altro fare?

Infine, io credo che dal punto di vista nutrizionale, SE uno gli dà alimenti di buona qualità (vedi sopra) l'organismo sopravvive e bene visto che i gatti domestici vivono spesso molto a lungo anche mangiando prodotti economici da supermercato. In natura poi

"Nutrirsi" per me è un po' come giocare col Lego: devi avere a disposizione tutti i tipi di mattoncini diversi (aminoacidi etc.) per costruire. Il resto viene scartato, anche se il fisico di un mammifero non è fatto per scartare una grande quantità di un tipo di "mattoncini", per cui meglio attenersi ad una dieta più o meno equilibrata e completa, che è quello che fanno gran parte dei prodotti di buona qualità.

Se ti manca un tipo di mattoncini perché mangi solo alcuni cibi è un problema, ma sviluppare carenze alimentari in casa oggi - gatti, esseri umani cani o frinquelli - è veramente difficile. Inoltre va tenuto presente che il gatto non sa "costruire" alcuni "mattoncini" che invece noi siamo in grado di sintetizzare. Esattamente come un castoro sa processare la cellulosa mentre per noi una dieta a base di gambe di tavolo creerebbe qualche problema anche se conterrebbe elementi nutritivi.

La mia personale opinione è che si pone un'enfasi sulla nutrizione, nostra o dei nostri pelosetti, un po' esagerata. Ripeto: personale opinione. Il problema più grande oggi è piuttosto il bilancio tra calorie ingerite e calorie consumate e il costo bassissimo di nutrienti che in natura sono rarissimi e per i quali quindi abbiamo sviluppato un grande appetito. Altrimenti né noi né i nostri amati animali domestici vivremmo così a lungo. Additivi, "veleni", si vero, ci saranno, ma alla fine non mi pare che siano così tanti da ammazzarci.

[Aletto]

Aggiungerei anche che temperature > 100°C si modifica la catena laterale di alcuni amminoacidi e, a volte, (in presenza di ossigeno) si ha l'ossidazione del gruppo radicale. Gli amminoacidi più sensibili sono quelli solforati: cisteina, cistina, metionina (che possono liberare idrogeno solforato) e quelli eterociclici: triptofano, tirosina e istidina (il triptofano, nelle cotture > 200°C, può convertirsi in idrocarburi aromatici policiclici).

Detta papale papale, io non ho voglia di avere in pancia idrogeno solforato né che lo abbiano i gatti.

Poiché sinceramente non ho nessuna intenzione di andare a vedere le temperature di cottura della singola ditta (anche perché non la dicono tutta) e anche i cosiddetti pressati a freddo mediamente aumento della pressione aumenta automaticamente la temperatura, e le temperature in autoclave sono alte, francamente assieme alle etichette un po’ misteriose, continuo ad avere dubbi.
Non si ammalano e non muoiono perché vanno dal vet al primo sintomo strano o tramite le analisi di routine il vet dice “questi valori sono un po’ fuori range, ricontrolliamo tra un po’” e nel caso degli umani, andiamo dal medico.

[Merlinone]

Originariamente inviato da Aletto

Aggiungerei anche che temperature > 100°C si modifica la catena laterale di alcuni amminoacidi e, a volte, (in presenza di ossigeno) si ha l'ossidazione del gruppo radicale. Gli amminoacidi più sensibili sono quelli solforati: cisteina, cistina, metionina (che possono liberare idrogeno solforato) e quelli eterociclici: triptofano, tirosina e istidina (il triptofano, nelle cotture > 200°C, può convertirsi in idrocarburi aromatici policiclici).

Detta papale papale, io non ho voglia di avere in pancia idrogeno solforato né che lo abbiano i gatti.

Poiché sinceramente non ho nessuna intenzione di andare a vedere le temperature di cottura della singola ditta (anche perché non la dicono tutta) e anche i cosiddetti pressati a freddo mediamente aumento della pressione aumenta automaticamente la temperatura, e le temperature in autoclave sono alte, francamente assieme alle etichette un po’ misteriose, continuo ad avere dubbi.
Non si ammalano e non muoiono perché vanno dal vet al primo sintomo strano o tramite le analisi di routine il vet dice “questi valori sono un po’ fuori range, ricontrolliamo tra un po’” e nel caso degli umani, andiamo dal medico.

Scusa Aletto, dove l'hai letto?

L'H2S è volatile. Anche fosse, appena aperto l'autoclave e durante la procedura che segue, ragionevole pensare che si disperda. Purtroppo però l'H2S si forma nell'intestino, anche per la degradazione di aminoacidi da parte dei batteri, per cui, sebbene in piccole quantità - patologie a parte - difficile liberarsene del tutto, vedi per es. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3910452/

Comunque sia, i rischi dell'alimentazione possono essere mille, ma in gran parte è un fatto che siamo abituati a gestirli, come dimostra il fatto che la salute, oggi, nei Paesi occidentali, è notevole. Francamente non credo poi che sia dovuto al fatto di "correre dal veterinario" quando c'è un disturbo legato all'alimentazione, anche perché altrimenti il veterinario ci direbbe di cambiarla! Le cause di morte, come dimostrato da un articolo che ho linkato qualche giorno fa, sono piuttosto altre: avvelenamenti, incidenti, malattie contagiose, infezioni, perdite, etc. come capitato a me. Almeno fino a che non si dimostra il contrario con dati precisi.

Non voglio essere polemico, per carità, ma invito a stare relativamente sereni in questa parte del mondo se si seguono principi ragionevoli con l'alimentazione dei nostri amici pelosetti. Come sempre: conclusione personale, ma basata su dati oggettivi.