Micimiao Forum di discussione per tutti i gattofili e amici degli animali
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13-03-2011, 13:56 | #1 |
...e allora chi?
Non so se questa sia la sezione adatta: se non dovesse esserlo, prego qualche moderatore di spostare il topic in quella più conveniente.
Arrivo subito al punto. Mi sono letta avidamente in questi ultimi giorni alcuni libri di Vicky Halls, consigliati da più parti qui sul forum. Molto interessanti, non c'è che dire. Vi ho trovato spiegazioni utilissime e soluzioni plausibili a problemi che affliggono molti genitori putativi di mici. Però c'è una cosa che non riesco ad inquadrare. L'autrice raccomanda continuamente di adottare gatti di cui si conosca il passato, l'infanzia e via discorrendo ed in alcuni punti sconsiglia vivamente di adottare mici con problemi comportamentali (ivi compresa l'eccessiva timidezza) o meno gestibili. Bè...ma allora non potremmo più considerare la maggior parte dei mici in gattile. Ed ecco la mia domanda: allora chi se li piglia, i mici problematici? Io non ho attitudine ai gesti plateali, ma ho adottato 4 mici che a detta dei volontari del gattile avevano bisogno di un'ultima chance e non mi trovo per nulla pentita. Magari non sono i caratteri dei miei sogni, ma questo non mi impedisce di essere felice di scoprire queste creature giorno per giorno. E di splendide sorprese ne sono arrivate davvero tantissime!! Comprendo che l'autrice analizzi quella che dovrebbe essere la situazione ideale, ma tutti noi sappiamo bene quanto questo sia difficile da attuare nella realtà. Quanti di noi conoscono effettivamente il passato e l'infanzia del proprio micio adottato in gattile, già adulto? Difficilissimo, se non impossibile. Diciamo che mi è spiaciuto vederlo ribadito più volte in un libro che considero eccellente sotto tutti gli altri punti di vista. Mi sarebbe anzi piaciuto trovare una sezione approfondita riguardante proprio questi casi più "estremi". Che ne pensate? Mi piacerebbe confrontarmi con voi, in merito alla questione. Bigio, Cremino, Milla, Miele, Sandesh, Pashmina, con Lara e Lucy!
Un per il mio Tomino lontano, Mimi, Merlino, Dagmar, Delfina, Mimola e tutti i tesori sul Ponte. Ultima Modifica di Aram; 13-03-2011 at 14:00. |
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13-03-2011, 14:41 | #2 |
Re: ...e allora chi?
Io ho adottato quasi sempre mici bisognosi. E su 4, tre avevano problemi comportamentali. Stella era stata più volte abbandonata, Sissi idem, come pure Minou. Solo Cielo, proveniente da un allevamento, è stata la più tranquilla, ma aveva 3 anni.
Sottoscrivo la tua domanda, se si adottassero solo mici tranquilli e magari anche piccoli di età, rimarrebbero fuori un sacco di mici bisognosi. Io nella mia vita ho adottato due mici adulti su quattro, e non me ne sono mai pentita... Un conto è suggerire di fare analisi fiv, felv, un conto è suggerire di prendere solo mici tranquilli. Ricordo poi che anche miciotti con un passato sicuro, possono sviluppare problemi, ricordo a proposito una micia nata in casa, Penelope, che ho contribuito a far adottare, che prima di imparare adeguatamente ad usare la lettiera ha dato non pochi problemi ai suoi umani di riferimento... Quando tutto crolla, viene voglia di buttarsi insieme... |
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13-03-2011, 15:06 | #3 |
Re: ...e allora chi?
Non ho letto i libri di Vicky Halls (mea culpa), però credo che non sia possibile determinare ogni aspetto del carattere del micio che si va ad adottare. Spesso dopo anni di convivenza, anche i nostri parenti e amici più stretti rivelano dei lati (positivi o negativi) che non immaginavamo.
Purtroppo certi comportamenti sono dovuti a traumi che se non fosse per le persone che decidono di prendersene cura non verrebbero mai risolti. Altre volte il comportamento cambia anche in base all'interazione con gli umani (ai loro comportamenti, atteggiamenti) e quello con gli altri gatti. Credo che bisognerebbe affrontare analisi accurate proprio su questi casi "particolari" e scoprire come risolverli, piuttosto che suggerire di prendere prima di tutto gatti dei quali si conosce il passato e dal carattere docile e tranquillo. Se dovessimo attenerci a questa regola dovremmo scegliere solo gatti di certi allevamenti ( e solo certe razze), ma anche in questo caso non potremmo mai avere la certezza al 100% Giulio+Yoda+Sheila+Alfie |
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13-03-2011, 15:17 | #4 |
Re: ...e allora chi?
Io ho letto due libri della Halls e lei effettivamente consiglia sempre di evitare di prendere i casi più disperati sono perchè ci fanno pietà ma di ponderare sempre bene se effettivamente saremmo in grado di prenderci cura di quel micio... prendere il gattino più asociale e timido di tutti, secondo la halls, vorrebbe dire sacrificarsi moltissimo per prendersene cura con risultato spesso non auspicabili (gatti che per tutta la vita si trascinano mille problemi comportamentali)... è un pensiero che non condivido in pieno però effettivamente soprattutto una persona di buona volontà, ma che non ha molta esperienza con i gatti, dovrebbe evitare di imbarcarsi in situazioni difficili di questo tipo... quante se ne sentono, anche qua sul forum, di persone che riportano il micio in gattile perchè fa la pipì fuori piuttosto che è aggressivo? purtroppo tante... è bene che solo persone con una certa familiarità di questi casi si prendano cura di mici problematici..
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13-03-2011, 15:22 | #5 |
Re: ...e allora chi?
io potrei capire se dicesse una cosa del genere per evitare che qualcuno un po' sprovveduto si faccia commuovere dalla storia di un gatto ma poi non sia in grado di gestirlo e lo riabbandoni.
in tutti gli altri casi, trovo questa affermazione sconcertante. io ho 4 gatte, di cui tre prese da gattili e 1 trovata per strada. stanno tutte benone. |
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13-03-2011, 15:24 | #6 |
Re: ...e allora chi?
Sono d'accordo con te ed anche io ci sono rimasta malissimo per la cosa dei mici sfortunelli.
Tanto più che l'autrice afferma di aver lavorato anni per rifugi ed aver accolto mici bisognosi lei stessa. Quanto ai problemi che anche mici dal passato sicuro possono dare confermo: ho un'amica che ha fatto figliare la gatta (nonostante tutte le mie campagne per l'adozione di un micino bisognoso), la piccola, nata e cresciuta in casa con sua madre, con tutte le cure e le attenzioni del caso, non ha mai imparato ad usare la lettiera ed ancora oggi che ha due anni una volta alla settimana circa fa cacca qua e là, nonostante siano stati esclusi tutti i parassiti e possibili problemi. |
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13-03-2011, 15:24 | #7 |
Re: ...e allora chi?
Concordo sui commenti precedenti
Noi abbiamo preso un micio che veniva maltrattato, picchiato e non nutrito e curato. Durante il primo mese pensavamo di non poter riuscire a tenerlo con noi, tanto era aggressivo e ci stavamo informando per farlo a qualche mio amico con casa in collina. Ma abbiamo provato, gli abbiamo dato tempo e abbiamo cercato di fargli capire quanto lo amavamo, con pazienza e senza mai urlargli dietro. Beh, nel giro di qualche mese si e' trasformato nel gatto piu' dolce del mondo - anche il vet ha commentato, sbalordito, che non sembrava più nemmeno lo stesso gatto (aggiungendo che ci voleva madare a casa tutti i gatti con problemi comportamentali) Ora e' un micione di 7 kg al quale si puo' fare di tutto - persino la detrartrasi, senza manco tenerlo fermo. Se avessimo seguito il libro che citi non lo avremo tenuto Come non avremmo preso l'ultima michetta che, a 7 mesi, e' stata gia' riportata indietro 3 volte e in una settimana a casa nostra da schizzata che era sta diventando sempre piu' serena - nonostante le somministrazioni di antibiotici!! A volte i mici problematici sono anche quelli che ti danno piu' affetto una volta conquistati, forse perche' apprezano la differenza con quello che hanno gia' passato. Poi ci sono quelli che comunque restano un po' schivi (ne ho uno così') ma son grandi soddisfazioni, secondo me. Ultima Modifica di dabolem; 13-03-2011 at 15:27. |
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13-03-2011, 15:54 | #8 |
Re: ...e allora chi?
Io ho letto "Cat Confidential" e devo dire che non ne sono rimasta entusiasta... sì, alcuni consigli sono validi, ma mi pare che sopra tutto aleggi un'eccessiva supponenza dell'autrice, come se fosse la sola e unica detentrice del Sapere.... per questo ho accantonato il libro e non ne ho letti altri.
Preferisco le esperienze di vita vissuta, quelle che posso leggere tutti i giorni qui sul forum, e non i consigli che da' una che scrive libri per guadagnarci su..... "Mi era stato detto che l' addomesticamento con i gatti è molto difficile. Non è vero. Il mio mi ha addomesticato in un paio di giorni." Bill Dana |
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13-03-2011, 15:58 | #9 | |
Re: ...e allora chi?
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La perfezione non è il mio forte, ma al mio gatto piaccio così come sono.Lunanera I miei piccoli angeli e i mici dispersi sempre nel mio cuore. |
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13-03-2011, 16:06 | #10 | |
Re: ...e allora chi?
Quote:
ci vuole forse di più ma che soddisfazioni !!! La perfezione non è il mio forte, ma al mio gatto piaccio così come sono.Lunanera I miei piccoli angeli e i mici dispersi sempre nel mio cuore. |
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