Micimiao Forum di discussione per tutti i gattofili e amici degli animali
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Malattie dei gatti: Richieste di aiuto e consigli In questa sezione potrete chiedere consigli e scambiarvi pareri sulle principali malattie feline che colpiscono i mici, ricordandovi che il forum NON sostituisce in nessun caso l'intervento del veterinario |
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01-06-2024, 11:03 | #1 |
Epilessia e cibo
Ciao a tutti,
alla mia micia catorcina è stata diagnosticata un paio di settimane fa epilessia primaria. Uno dei grossi problemi che sto affrontando in questi giorni riguarda il cibo. Premesso che lei non mangia crocche (non le piacciono), è intollerante al pollo ed è pure schizzinosa, ci ho messo mesi a trovare degli umidi completi di buona qualità che le piacessero, e finalmente avevamo trovato un equilibrio, aveva le sue 3/4 pappe che alternavo di giorno in giorno, dandole comunque al mattino appena sveglia un filetto di platessa bollita di cui lei va matta. A causa dell'epilessia è stata quattro giorni in clinica, in cui hanno iniziato la cura con fenobarbitale. Una volta tornata a casa, ovviamente sto proseguendo la cura (a vita) con Phenoleptil, due volte al giorno. A parte l'intontimento generale, che però è una cosa che mi hanno detto essere transitoria (sperem...), i primi 3 giorni aveva un appetito da leone, altra conseguenza del farmaco, mi hanno detto. Mangiava qualsiasi cosa, divorava letteralmente qualsiasi pappa le proponessi, tanto che ero io che dovevo limitarne l'assunzione perché fosse stato per lei sarebbe andata avanti a mangiare senza sosta. Fin qui ok. Ebbene, improvvisamente, da ormai 4 giorni a questa parte, praticamente non mangia più assolutamente nulla a parte la platessa bollita. Ho provato di tutto, ogni volta le propongo a rotazione tutte le sue pappe, al mattino quando è molto affamata, di pomerggio, di sera, gliele lascio anche la notte, a volte mi sveglio anche di notte per proporle un'altra pappa (non mi metto a cucinare la platessa alle 4 del mattino), ma niente da fare. Di queste pappe, due non le guarda neanche, mentre fino a pochi giorni fa le divorava, e di un'altra fa tipo 3 o 4 bocconi poi lascia lì. E non è mancanza di appetito, perché poi le faccio la platessa e la divora. Ieri ho parlato con la veterinaria, e mi ha detto che non è raro che un animale a cui insorgono problemi neurologici "cambi gusto", nel senso che si altera la percezione degli odori e dei sapori. Il punto è che le ho chiesto se anche questa cosa fosse transitoria, come il rimbambimento, ma lei non ha saputo rispondermi. Mi ha consigliato, se la cosa non si risolvesse, di consultare un nutrizionista per darle degli integratori, perché ovviamente siamo tutti d'accordo che non può andare avanti a vita con platessa bollita. Ora sono solo 4 giorni, vedo come va la prossima settimana, in cui le proporrò anche altre pappe nuove, sperando che le gradisca, ma nel caso non si risolva sicuramente contatterò un nutrizionista. Nel frattempo la mia domanda é, se qualcuno di voi lo sa o ha esperienza in merito: questa cosa è transitoria o la sua percezione olfattiva rimarrà per sempre "compromessa"? Grazie infinite a chi mi darà un parere. |
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01-06-2024, 14:45 | #2 |
Re: Epilessia e cibo
Leggendo il titolo della discussione ho subito pensato ad un nutrizionista che potrà darti maggiori info.
L’epilessia e la nutrizione si influenzano a vicenda. Anni fa la nutrizionista a cui ho affidato il diabete di Buio aveva messo on line la sua tesi per il master che riguardava proprio l’epilessia, ovviamente non la ritrovo più. La durata dell’alterazione dell’olfatto dovuta al farmaco non la so. Forse l’esperienza diretta qualche utente può esserti utile. "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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01-06-2024, 14:51 | #3 |
Re: Epilessia e cibo
P.S.
qui un articolo di qualche anno fa, lo studio riguardava i cani https://webinar4vets.com/triglicerid...ssia-del-cane/ "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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01-06-2024, 17:29 | #4 |
Re: Epilessia e cibo
Se la dieta chetogenica è già difficile in un animale non esclusivamente carnivoro come il cane, penso che non sia fattibile per un carnivoro obbligato come il gatto, perché la sua alimentazione è già quasi al 100% costituita da proteine e grassi, quindi hai voglia a indurre in lui la chetosi.
Potrebbe essere di una certa utilità solo nei gatti alimentati con cibi di bassa qualità, come quelli zeppi di carboidrati. Quanto all'aggiunta di MTC negli alimenti industriali, se già hanno osservato un'accettazione media nel cane, che come risaputo è in genere abbastanza "di bocca buona" penso che sia ben difficile far accettare un alimento addizionato di MTC al gatto, che è di palato assai più fine e selettivo. L'olio di cannabis, veicolato in MTC, ho letto che pare avere effetti positivi sul controllo delle crisi epilettiche, ma la domanda che mi pongo è se dipenda da cannabis, MTC o dalla sinergia di entrambi. Su "gattacicova" si parla della possibile relazione tra epilessia e tossicità di alcune sostanze ingerite dal gatto con l'alimentazione e penso non solo contenute in origine nell'alimento stesso, ma anche rilasciate dai contenitori nei quali i cibi sono confezionati. https://www.gattocicovablog.it/epile...?cn-reloaded=1 Indubbiamente l'intestino di Tea è stato messo a durissima prova da tutto quel che ha passato nella sua travagliata vita e un tentativo di impostare la sua alimentazione senza alcun tipo di pet food lo farei. Cleo, concordo con te che non si può pensare di alimentarla a sola platessa bollita, anche se al momento è l'unico cibo che accetta, perché sarebbe un'alimentazione totalmente sbilanciata e carente di quasi ogni elemento nutrizionalmente importante. Provare con qualche altro tipo di carne, sbollentata, tritata o anche frullata se ha problemi di masticazione, magari mischiata alla platessa, per invogliarla? Viene detto di evitare la carne cruda quando ci sono problemi intestinali, che nel caso specifico della tua micia sono da imputare ai farmaci antiepilettici, però un tentativo con carne bovina cruda di qualità per umani, tagliuzzata finemente io lo farei. Non consiglio il macinato normalmente in vendita perché è impossibile capire il tipo e l'effettiva qualità della carne utilizzata. Se Tea gradisse, andrebbero bene anche il tuorlo d'uovo crudo e l'integrazione dell'alimentazione con burro crudo, non necessariamente mescolato al cibo; alcuni gatti lo gradiscono in purezza; qualcuno lecca il pezzetto consumandolo pian piano, altri lo amano appena disciolto; insomma, si tratta di riuscire a capire le preferenze. Ho visionato lo studio di cui nel link postato da Aletto, sulla valenza di MTC in una dieta commerciale, nello specifico le crocchette per cani* "Purina Pro Plan NC Neurocare". Sono allibita quando sono andata a cercare la composizione di questo alimento industriale, eccola: "mais, proteina disidratata di pollame, farina di frumento, proteina di salmone disidratata, trigliceridi a catena media (6,5%), polpa di barbabietola disidratata, riso, uova disidratate, farina di glutine di mais, idrolizzato proteico, olio di pesce, minerali." Pensare di proporre un mangime oggettivamente di infima qualità per un cane (anche se non è un carnivoro obbligato, come il gatto) com'e il "Purina Pro Plan NC Neurocare" mi sembra assurdo. Prima parlano dell'importanza della dieta chetogenica nel controllo dell'epilessia e poi mettono sul mercato un mangime zeppo di carboidrati? Iska la rossa dagli occhi di luna |
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01-06-2024, 19:19 | #5 |
Re: Epilessia e cibo
È anche scritto che quello studio è stato finanziato dalla ditta produttrice del mangime, come indicato nelle note riguardo il conflitto di interessi.
Per me quindi, assieme agli altri limiti inclusa l’assenza del doppio cieco, ha poco valore. Quando gli MCT vengono degradati a corpi chetonici, quelli da prendere in considerazione sono due su tre: l'acetoacetato e soprattutto il beta-idrossibutirrato che superando la barriera ematoencefalica forniscono energia in loco. Ciò detto il controllo da parte del vet curante deve essere molto rigido e soprattutto deve saperlo fare altrimenti sono cavoli amari. L’epilessia è tutt’altro dal diabete (logicamente) dove i grassi a media o lunga catena svolgono un ruolo importante sul rilascio di insulina. Buio deve mangiare soprattutto acidi grassi non esterificati. Non credo che affiderei una patologia come l’epilessia alla sola alimentazione o a rimedi vari, il nutrizionista è utile per capire come aiutare con l’alimentazione perché conosce a menadito il ciclo degli acidi tricarbossilici, sa quali sono gli aminoacidi chetogenici: triptofano, isoleucina, leucina, treonina,fenilalanina, tirosina, lisina (basta leggere in rete) e in quali alimenti sono maggiormente contenuti, inoltre di solito è un veterinario. Forse una combinazione tra alimentazione e farmaco può ridurre il dosaggio di quest’ultimo in modo che sia più tollerabile senza che il micio sia annebbiato. La sua qualità di vita ne trarrebbe vantaggio. "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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01-06-2024, 20:06 | #6 |
Re: Epilessia e cibo
Copioincllo dalla vet nutrizionista di Buio Maria Mayer scritto pochi giorni fa, c’è anche alla fine una bibliografia
Un microbiota alterato può scatenare crisi epilettiche? Già sono diversi gli studi, sia in medicina umana che in veterinaria, che sembrano confermare questa ipotesi! A questo punto quindi non è possibile trattare in modo integrato l'epilessia senza considerare la salute dell'intestino e del microbiota Quali sono i due integratori davvero essenziali per l'epilessia di cane e gatto? 1- Omega-3: lo so, li nomino sempre, ma perché davvero servono a TUTTI i livelli! Questi acidi grassi essenziali hanno all'attivo diversi studi, sia sugli esseri umani che sul cane, per l'uso specifico in caso di epilessia idiopatica. Non dimenticate che gli unici Omega-3 utili sono EPA e DHA 🐟 2 - MCT oil (olio di trigliceridi a media catena): diversi lavori scientifici ne provano l'efficacia, anche come unica integrazione alla dieta. Attenzione alle dosi: per essere utile devi dare almeno un 10% del totale delle calorie giornaliere, ma questo vuol dire che una parte di cibo deve essere tolta (sennò ingrassano!). A me è sembrato molto utile e mi ha fatto pensare anche alle possibilità terapeutiche di un FMT (trapianto di microbiota) Bibliografia: Elfers, K., Watanangura, A., Hoffmann, P., Suchodolski, J. S., Khattab, M. R., Pilla, R., ... & Mazzuoli-Weber, G. (2024). Fecal supernatants from dogs with idiopathic epilepsy activate enteric neurons. Frontiers in neuroscience, 18, 1281840. . . #dogepilepsy #catepilepsy #epilessia #epilepsy #microbiome #microbiota #nutrizionefunzionale "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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