Micimiao Forum di discussione per tutti i gattofili e amici degli animali
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28-06-2020, 18:10 | #1 |
Adozione difficile
Salve, è la prima volta che scrivo,spero di essere nella sezione giusta...Mi rivolgo a voi per avere consigli in quanto ho difficoltà a trovare un canale di comunicazione con Giacomino,un gatto di circa 9 mesi che ho adottato 3 mesi fa. L'ho notato dentro ad un tombino a lato di una strada molto trafficata affamato ed impaurito. Gli ho portato da mangiare per due giorni,ma essendo periodo di Covid non potevo farmi vedere sempre per strada,così sono riuscita a catturarlo e l'ho portato in casa. Da allora non sono mai riuscita ad avvicinarlo,se ci provo soffia e se mi avvicino scappa terrorizzato....Sia io che il mio compagno stiamo molto attenti,ci muoviamo con cautela,gli parliamo dolcemente e non lo assilliamo ,ma non ci sono molti miglioramenti....Per il resto mangia con appetito, usa la lettiera ed è molto pulito. Di giorno dorme su una sedia sotto il tavolo della sala e di notte gira un pochino per casa, a volte gioca con la sua palla e usa il tiragraffi... Mi spiace molto vederlo sempre così spaventato e temo di non avergli fatto un favore a prenderlo....Ho sentito che se i gatti non hanno contatti positivi con gli esseri umani entro i primi mesi di vita poi non possono averli più e questa cosa mi spaventa....Chi di voi ha avuto esperienze simili? Sarà possibile che con il tempo la situazione si sblocchi? Grazie a chi vorrà rispondere e saluti da Giacomino che mi sta fissando con sospetto da sotto la sua sedia...
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28-06-2020, 18:36 | #2 |
Re: Adozione difficile
Ciao e benvenuti, voi e Giacomino!
l'hai tolto dalla strada e da una brutta situazione... secondo me gliel'hai fatto eccome, un favore. E' possibile che i suoi contatti con gli umani, prima di incontrare te, siano stati infelici, e per questo ancora non si fidi, però non è detto per nulla che cose restino così per sempre. Può volerci molto tempo, questo sì. Ad una forumista che scriveva qui tempo fa è stato necessario aspettare molti molti mesi - adesso non ricordo più quanti, ma certamente molti più di tre - perchè una micetta che aveva adottato iniziasse a fidarsi. Non vorrei dire una scemenza, ma si è superato l'anno. Se ben ricordo, nel loro caso c'erano voluti almeno sei mesi perchè la micia si decidesse per lo meno a scendere dall'armadio che si era scelta come rifugio ed iniziasse ad esplorare la casa di notte, perciò direi che nel tuo caso le cose si stanno già sbloccando... Mi sa che devi avere solo tanta pazienza e tanto amore. |
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28-06-2020, 21:14 | #3 |
Re: Adozione difficile
Salve Silvia, benvenuta
In larga parte è vero, un gatto che è stato svezzato senza avere contatti umani è molto difficile diventi un normale gatto abituato a non "mettersi in guardia" se l'umano entra nella sua "area di ingaggio" se così vogliamo chiamarla, che poi varia a seconda della selvaticità. Ne ho un caso io stesso, ancora più strano: Tigrino, grigino maschio di 1 anno, vive sia in casa che fuori ma non si lascia avvicinare, a meno che non ci si mette con pazienza ad avvicinarlo lentamente o lo si cattura di soppiatto. Una volta preso in braccio diventa di botto un gatto normale non impaurito e magari si addormenta anche sulle gambe, ma poi se scende non si lascia riprendere facilmente. Ho avuto anche un'altra gatta, Pasqualina, randagia selvatica che viveva in strada nei pressi del mio portone. L'ho toccata per la prima volta solo dopo averle dato da mangiare per diversi anni, e dalla prima volta in poi solo con molta difficolta, per qualche secondo e solo mentre era distratta dal cibo. Normalmente si manteneva a 4-5 metri da qualunque umano. Sua figlia gemella, Felicina, stessa cosa, ma alla fine mi ha figliato in casa e da s'è fatta toccare, ma non era certo gatta da stare in braccio. Concordo con Iw1dow, non è impossibile, ma ci vogliono mesi di pazienza e ogni errore può vanificare giorni di paziente avvicinamento. Di fatto dovresti sempre evitare di forzare l'avvicinamento e aspettare che faccia lei il primo passo. Powered by Puffola & Linux-like....Puffola, Cristina Birba e Crokkante nella luce ...gatta frettolosibus fecit gattini guerces.. |
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29-06-2020, 00:38 | #4 |
Re: Adozione difficile
Benvenuta Silvia.
Serve tempo, tempo e pazienza. Io qui, per avere la fiducia di uno dei miei gatti (nati in casa tra l'altro!), ci sono voluti.. 7 anni! Lui è sempre stato un gatto abbastanza diffidente e difficile, ogni volta che mi vedeva, scappava. Dopo 2 traslochi, che ormai aveva già 6 anni, l'ho portato nella casa in cui sto ora, poco più di un annetto fa. La convivenza super forzata, l'ha fatto migliorare un pochino, scappava meno quando mi vedeva ed un giorno, durante la quarantena, qualcosa è scattato in lui e.. sorpresa! Ha deciso di farsi coccolare, addirittura cappottandosi e facendosi pastrugnare il pancino. Lo fa fare solo in un determinato punto della casa, altrimenti non è dell'idea. Smì, Miki, Claire, Wilson, Bree, Eve, Jack, Olivia, Grace, Adam, Frolly, Nyo, Emily, Oliver, Tommy James, Lily, Yuki, Kaori e Shai sul Ponte I gatti danno dipendenza
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29-06-2020, 12:18 | #5 |
Re: Adozione difficile
I gatti sono abbastanza imprevedibili, in più tu non sai quale siano i motivi del suo comportamento attuale... non è stato socializzato nei primi mesi di vita? è stato traumatizzato perché maltrattato? entrambe le cose?
A mio parere, togliendolo dal tombino e facendolo vivere in una casa con tutti i comfort non gli hai fatto un favore, ma DI PIU'. Gli hai allungato se non salvato la vita! Quindi, non devi assolutamente rimanere male se scappa o soffia, lui mi sembra che comunque si stia ambientando bene, se mangia, gioca e usa il tiragraffi... avrà bisogno di tempo per riuscire a fidarsi di voi, ci potrebbero volere settimane, mesi, o anche anni... e nessuno può prevederlo prima. Potrebbe rimanere diffidente per tutta la vita, uno di quei gatti che non si lascia prendere in braccio, non fa le fusa, e vive a tre metri di distanza dal padrone (ciò va anche bene in tempi di covid ). La domanda è: tu e il tuo compagno che aspettative avevate su questo gatto? vi piacerebbe avere un gatto coccolone? perché secondo me lui sta bene anche così, potreste essere voi a dovervi abituare ad avere un gatto schivo. Ps: è sterilizzato? |
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29-06-2020, 13:03 | #6 |
Re: Adozione difficile
Salve, anzitutto grazie a tutti per avermi risposto. Per rispondere ad alimiao devo dire che sì, in effetti mi aspettavo che, superato il primo periodo di "assestamento", Giacomino sarebbe diventato un pochino più socievole e coccolone, anche perché ho sempre avuto un legame molto stretto con i miei gatti, in particolare con l'ultimo, Enrico, gatto straordinario...Naturalmente ciò che più voglio è che lui viva serenamente e senza stress e mi rendo conto che desiderare che sia più coccolone è solo un mio bisogno....Immagino di doverlo accettare così com'è. Mi piacerebbe però che almeno mi permettesse di avvicinarlo per portarlo dal veterinario o per curarlo in caso di necessità. Ora posso solo mettere le pastiglie nel cibo e sperare che le mangi....Non è ancora castrato, ha fatto solo all'inizio un controllo dal veterinario,ma si è così terrorizzato che ora alla vista del trasportino scappa e si nasconde e io non ho il coraggio di procurargli altro stress ora che pare un pochino più a suo agio...
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29-06-2020, 16:10 | #7 |
Re: Adozione difficile
Ciao
Per esperienza personale con la mia attuale gattina ti dico che potrebbero volerci anni prima che il gatto si apra a voi o realizzi che voi non siete per lui una minaccia. Un esempio, per due anni e mezzo ogni volta che ci muovevamo per andare nella casa di villeggiatura il viaggio con Milù era un calvario, poi ha capito che dove andiamo noi lei viene con noi e soprattutto torna a casa .. ha smesso di lamentarsi .. Anche il semplice girare per casa in nostra presenza , i primi anni sempre con la coda bassa e andatura semi-radente .. ora coda alta e andatura sicura (ora è la mia stalker personale ... ) Ogni progresso anche se piccolo è importante e non va perso Robert - Il mio gatto non mangia carne, è stata una sua scelta - Ah, sì? Pensa che il mio domani va a liberare le papere in Norvegia |
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30-06-2020, 08:05 | #8 |
Re: Adozione difficile
L'unico presupposto che può convincere un animale che nella sua storia millenaria ha fatto del suo vivere come solitario un punto di forza, è la fiducia nell'ambiente e negli altri esseri viventi.
A lui questo presupposto è mancato ed è mancato nel periodo in cui era più sensibile e predisposto a valutare ed accettare positivamente quello che l'ambiente gli stava offrendo perché di positivo probabilmente non c'era nulla. La paura, l'ambiente ostile, le esperienze negative, le emozioni negative che ne sono derivate stanno minando la possibilità di cambio di valutazione. Lo hai salvato da un contesto pericoloso, era già impaurito. La cattura, a fin di bene e parlando con termini umani, lo ha ferito nell'orgoglio ed acutizzato la diffidenza. Pensiamo per un attimo a cosa possa significare essere catturati e portati via. Lui non l'ha vissuta come salvataggio perché il gatto è tuttora un animale con forti tendenze alla selvaticità mentre noi lo pensiamo come domestico. Dal punto di vista evolutivo è a domesticità in corso, un cantiere filogeneticamente aperto. Normale e comprensibile perciò il suo comportamento. Se non ha avuto una corretta socializzazione con l'essere umano nel primo periodo di vita, dovrà quindi rivedere tutta la sua valutazione dell'ambiente. E per ambiente si intende anche la presenza dell'uomo. Noi adottiamo un animale che non ha bisogno dell'uomo per sentirsi al sicuro. La sua sicurezza consiste nella gestione individuale del pericolo, ed è quello che sta facendo. Si potrà obbiettare che era in pericolo, sì, era in pericolo, aveva paura, ed io avrei fatto la stessa cosa che hai fatto tu. La cattura inevitabilmente ha aggiunto altro stress. Per cui come ti hanno detto tutte le persone già intervenute, bisogna dargli il tempo durante il quale lui rivedrà le riprenderà in considerazione le sue valutazioni precedenti per dargli un altro significato. Non è un lavoro facile. La pazienza non è solo la nostra, è anche la sua che se pensasse in modo umano potrebbe avere questa narrazione: che mi è capitato, sono finito (chissà perché! noi non lo sappiamo) in un tombino, è arrivata un'umana che mi ha catturato e portato da un'altra parte, questo posto non lo conosco, la vita mi aveva dato competenze diverse, e mo come faccio? "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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30-06-2020, 14:23 | #9 |
Re: Adozione difficile
Non oso pensare a quanta paura deve aver provato ad essere catturato, caricato su un'auto, portato in un ambiente chiuso, con odori e suoni sconosciuti, costretto a convivere con due esseri minacciosi che lo fissavano e cercavano di avvicinarsi....Nel tombino c'erano pericoli e mancava cibo, ma era lui a poter decidere cosa fare, non era intrappolato dentro, c'era un'apertura pochi metri più avanti....È questo ad avermi fatto pensare di non avergli fatto un favore, avergli provocatorio tale terrore, anche se lo rifarei assolutamente, era davvero molto denutrito e pieno di parassiti. Comunque ora è più tranquillo, sembra apprezzare le comodità della vita domestica. Con noi è ancora molto diffidente e non si fa avvicinare, ma a volte mi fissa e se lo ricambiò socchiudendo gli occhi lui fa altrettanto e poi si mette a dormire tranquillo. Spero sia l'inizio di un minimo di fiducia...
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30-06-2020, 15:08 | #10 |
Re: Adozione difficile
Lo è di sicuro, basta non forzargli mai la mano e le distanze si accorceranno
"Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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