Micimiao Forum di discussione per tutti i gattofili e amici degli animali
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16-12-2016, 23:13 | #1 |
Re: I gatti e le favole
considero sempre un privilegio dividere vita e casa coi gatti. ogni volta che qualcuno di loro decide di venire da me, scrutarmi ai raggi x, chiedermi bacetti sulla testa, o dormirmi addosso... è un regalo. ora ad esempio, romeo è sul divano alla mia sinistra che dorme beato e catatonico come sempre, il timido e schivo birillo si è appena accoccolato contro il mio fianco fuseggiando sommessamente, tesla è letteralmente spalmato sul suo dondolo e ogni tanto socchiude un occhio per guardarmi, il piccolo conrad gioca coi ceppi accanto alla stufa... e che voglio di più dalla vita? miracolosamente non mi scappa nemmeno la pipì.
ognuno di loro per me è il protagonista di avventure mirabolanti. dovrei scriverle, tutti dovremmo. sono troppe poche le favole feline al mondo! Anna Leo Ludo Tesla Sestosenso Conrad-Cispi ... Sharon Bender Trippy Romeo, Buscemino e Biri sotto il salice, Rourki sotto la quercia |
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17-12-2016, 07:57 | #2 | |
Re: I gatti e le favole
Quote:
Le loro avventure sono incredibili ed il loro mondo è sconosciuto e fantastico, flessibile ai loro caratteri. Capire la prossima mossa è difficile, ma vedere il diversivo che si inventano per raggiungere uno scopo è affascinante: poco fa Berenice ha visto Buio usurpare il suo posto preferito, gli si è messa davanti, ferma, poi indietreggiava di pochi centimetri per farlo incuriosire, poi tornava qualche centimetro avanti, poi ha portato un gioco lì e si è messa a giocare per invitarlo a smuoversi, poi siccome sto scrivendo mi son distratta ma ora lei è lì dove voleva stare. Hai ragione dovremmo scrivere, tradurre in parole le emozioni che viviamo attraverso i loro occhi che chiedono riposo, manifestano fiducia ed affetto, o chiedono qualcosa che non capiamo o forse semplicemente la prosecuzione della relazione interrotta dal nostro lavoro, vediamo i loro muscoli ora tesi per attuare un disegno che non afferriamo, ora rilassati in totale abbandono per riposare lontani o vicini a noi. La loro capacità di modificare il nostro stato d'animo, essere disposti a diventare il loro gioco o il loro scaldino quando ce lo chiedono senza pretendere nulla in cambio. Lasciarli essere per poter essere insieme a loro, per vivere anche i ritmi dei silenzi condivisi, per vedere l'altro che forse sono, "L'animale che dunque sono" (testo che credo non leggerò mai), per vedere come prosegue la favola Ma la pipì quando scappa mentre sto con i gatti la odio, sapevatelo "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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