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28-08-2023, 09:15 | #31 |
Re: Esempio di alimentazione BARF
Darò, mio malgrado, una risposta un po' lunga
Dunque, Volland che è il più motivato dal punto di vista predatorio, è anche l’unico gatto proveniente da allevamento che abbia adottato. Quindi in teoria non ha mai dovuto predare per vivere, così come Buio che è stato portato via dal suo territorio da piccolo –i soliti due o tre mesi- e che probabilmente ha avuto fin da giovane età la pappa pronta. Berenice invece per ben cinque anni ha vissuto la strada ed ha dovuto arrangiarsi, o più propriamente vivere da gatto, sia dal punto di vista alimentare che dal punto di vista sociale (odori, contatti visivi, zuffe ed evitamenti, nascondigli ecc.), eppure si comporta come Volland. Il povero Buio resta col cerino in mano. Queste situazioni di vita, per me, non sono sicuramente sufficienti per sopprimere o giù di lì, un tratto così distintivo dei predatori obbligati per sopravvivenza. Trattandosi non solo di esempi ma anche di “campionature” di un numero estremamente limitato di individui, non possono rientrare in uno studio del comportamento, per il quale sarebbero necessari un numero assai più elevato di individui (mettiamo qualche centinaio di individui) a loro volta suddivisi in gruppi di età, sesso ecc. ma rientrano nelle storie di altri animali –assai piacevoli-, e restano sempre nell’ambito delle storie, racconti. “Spesso non ci si rende conto che le generalizzazioni sulle abilità cognitive delle specie sono basate su insiemi di dati raccolti utilizzando un piccolo numero di individui che probabilmente sono stati esposti soltanto ad un limitato spettro di sfide comportamentali…..dal canto mio, gli studi condotti sul comportamento antipredatorio di diversi uccelli mi hanno insegnato molte cose sui mondi degli altri animali…….L’interesse degli etologi cognitivisti si concentra sulla diversità e flessibilità delle soluzioni che gli individui, anche membri di una stessa specie, utilizzano…” (Bekoff) Faccio un esempio –riportato da Bekoff- di uno studio sulle ghiandaie (anche se non c’entrano niente) ma penso possa essere esplicativo: le ghiandaie preferivano andare su mangiatoie più isolate e non occupate da altri individui anche se ciò andava a scapito della preferenza del tipo si semi che offrivano "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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