come feci amicizia con Merlino

[Merlinone]

Merlino (il nome glielo abbiamo dato noi, prima si chiamava "Brisca") venne trovato dalla cosiddetta "protectora" una signora che si occupa di dare ospitalità a gatti abbandonati dall'altro lato dell'isola e di sistemarli da qualcuno.

Mia moglie vide la sua foto su facebook e cadde immediatamente "in love". Io avevo giurato di non prendere più un animale in casa visto la nostra vita molto "delocalizzata", ma alla vista di quel piccolo tigratino non riuscii a resistere. Per cui andammo dall'altra parte dell'isola armati di traportino e ce lo facemmo dare, dopo avere firmato un regolare contratto di "affidamento".

Merlino aveva 3 mesi, forse 2 chissà, e sembrava incavolato come una iena. "Che cosa volete da me? Chi vi conosce? Lasciatemi libero!". ritraversammo l'isola e tornammo a casa. Avevo letto qualcosa online su come ambientare un gatto e lo mettemmo in una camera da letto che non usiamo con un po' di crocchette, acqua, un giaciglio etc.

Per le prime ore appena entravamo si andava a nascondere sotto un armadio. Se mi avvicinavo soffiava. Di solito vidi che saliva sul pomello di un letto per affacciarsi alla finestra e organizzare l'agognata fuga. Altre volte non lo trovavamo. Preoccupatissimi cominciammo a pensare che in qualche modo fosse riuscito a scappare... invece aveva scoperto come entrare in un cassetto di morbidi maglioni dal retro.

Andò avanti così per tutto il giorno. La notte lo sentivamo miagolare disperato. Mia moglie cominciava a pensare che non saremmo mai riusciti ad abituarlo a noi. Anche io - primo gatto - cominciavo a temere che non andasse tanto bene.

Il giorno dopo cominciai ad entrare nella stanza ogni 2-3 ore (forse anche più spesso). Mi guardava con quei due occhi tondi spauriti e se tentavo di avvicinarmi soffiava: una scena un po patetica viste le dimensioni. Però cominciai a notare che ogni volta mi riuscivo ad avvicinare un po' di più: prima 2 metri, poi 1 e mezzo, poi 1, poi mezzo, poi 20 cm... ad un certo punto riuscii a mettere l'indice sulla testolina microscopica ed a accarezzarlo per mezzo secondo.

E lì accadde il miracolo...

A quel punto Merlino scese miagolando dal comodino su cui stava e mi si spalmò letteralmente addosso, miagolando come un disperato, salendomi sulle spalle, scendendo in grembo, facendosi coccolare e tentando di farsi "allattare" come se fossi la "mamma" - pura equivalenza di genere Sembrava dicesse "ti prego, fammi più coccole che puoi perché non ce la facevo più senza!"

Da quel giorno diventammo inseparabili. Gli aprimmo la porta e lui lentamente cominciò ad esplorare casa. Giocavamo sempre, senza mai risultare aggressivo. Dormiva sotto il mio braccio. Non ha mai rovinato nulla in casa (ma abbiamo distribuito grattatoi ovunque)... Mai un gesto aggressivo contro qualcuno o qualcosa, uomo cane o gatto che fosse.

E' stato solo un piacere. Solo che cominciò ad "espandersi" sempre di più. Un amico gattaro ci minacciava amichevolmente con l'idea che si trattasse di un Maine Coon, che sarebbe stato un problema per volare (molte compagnie mettono un limite in cabina di 8kg, trasportino incluso) e ... a sviluppare sempre più un pelo folto e morbidissimo. Sulle orecchie gli spuntarono due lunghi ciuffi di pelazzi, somigliava un po' a una lince. Mmmhhhh...

Alla fine per fortuna si rivelò un Norwegian Forest, quasi puro (o forse puro? Non ci interessa), gatti che hanno un carattere, abbiamo saputo dopo, meraviglioso, superaffettuoso e calmo, ma anche forte e selvaggio in certi momenti. Un vero dono del Destino per noi.

Scusate la lunga storia, ma avevo voglia di scrivere qualcosa sul mio piccolo amico peloso...