Micimiao Forum di discussione per tutti i gattofili e amici degli animali
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13-09-2017, 17:49 | #1 |
Trasferimento per lavoro... ed il micio?
Salve a tutti ragazzi, per varie ragioni purtroppo non riesco ad essere presente su questo bellissimo forum come in realtà mi piacerebbe.
Spero di rimediare in futuro, tanto per cominciare. Premessa: dopo un periodo di apprensione per un cambio di comportamento del mio pelosone (dovuto all'inserimento a giorni alterni di un nuovo ospite), il micio sembra avere superato il "senso di abbandono", tornando a miagolare dietro la porta quando arrivo a casa (e non per fame), ad impastare tirando indietro le orecchie, facendo le fusa, e ogni tanto mi mordicchia anche le dita. Giochiamo meno di prima perchè ormai ha preso più gusto a giocare con l'ospite, poi anche perchè a due anni e mezzo inoltrati forse sta anche crescendo... Ma continua a scattare come una saetta se tiro una palla o qualche foglio di carta arrotolato :P in compenso quando sono in stanza non la smette di salire e scendere dovunque Andiamo al dunque. A brevissimo, entro un mese massimo, dovrò trasferirmi parecchio lontano per ragioni di lavoro. Non ho idea di cosa fare... Dove andrò ho degli appoggi temporanei, che penso mi saranno molto utili per i primi tempi in attesa di stabilirmi e prendere una stanza o una casa in affitto... ma francamente non mi sento di domandar loro di ospitare anche il gatto. Se ingrano bene e mi stabilisco, potrei anche tornare a casa a prenderlo, ma temo che non passi meno di un mese. E comunque il gatto si troverebbe in una situazione molto più ristretta che a quello a cui è abiutato ora... in quanto dubito di trovare a prezzi umani più di un monolocale o di una stanza, ben diverso dai 90 mq +balcone a cui è abituato... D'altro canto, se lo lascio a casa dai miei dove è attualmente (e dove sono anche io), temo che il gatto si disabitui a me... e non mi riconosca più al mio ritorno... peraltro non so nemmeno quando potrei ritornare e per quanto. Significherebbe rinunciarci... Che fare? grazie come sempre in anticipo |
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13-09-2017, 18:25 | #2 |
Re: Trasferimento per lavoro... ed il micio?
Nella tua situazione io non avrei nessun dubbio: se nell'ambiente dove sta adesso lui vive bene e i tuoi sono felici di tenerlo, lascialo lì. Lui è affezionato a te, ma lo è anche al suo habitat ed è lì che si sente sicuro, tanto più adesso che ha anche un nuovo amico felino con cui condividere la sua esistenza. Per un po' di cercherà, poi si adatterà alla nuova situazione. Se tu farai delle visite anche sporadiche a casa, non ti dimenticherà. Non essere egoista: anche se tu trovassi un monolocale terrazzato, quanto tempo potresti dedicargli? Mio figlio ha vissuto per un anno a Bologna: la sera i gatti lo cercavano (perfino sotto la poltrona!) poi si sono adeguati ai nuovi ritmi. Quando tornava lo annusavano, dopo un'ora lo riconoscevano e dormivano con lui!
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13-09-2017, 19:28 | #3 |
Re: Trasferimento per lavoro... ed il micio?
Ti parlo per esperienza personale, poi dipende anche dal carattere.
Io al momento sono in un'altra regione ed i miei gatti li ho dovuti lasciare a casa dei miei, poiché qui non li posso portare. Appena mi sarò sistemata a dovere, verranno anche loro. Vado a trovare spesso i miei, i gatti non si sono disabituati a me, anzi, quando mi vedono sono fusa e testatine e abbraccini "non mi lasciare più!", quindi ogni volta che torno qua, mi piange il cuore. Però stanno bene tutto sommato. Certo, può capitare che le prime volte magari ti possa tenere il muso, ma è normale. Basta che vai almeno una/due volte al mese (soldi permettendo) a trovarli. Smì, Miki, Claire, Wilson, Bree, Eve, Jack, Olivia, Grace, Adam, Frolly, Nyo, Emily, Oliver, Tommy James, Lily, Yuki, Kaori e Shai sul Ponte I gatti danno dipendenza
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13-09-2017, 20:40 | #4 |
Re: Trasferimento per lavoro... ed il micio?
Il problema è che non potrò tornare spesso a casa. Se le cose vanno bene lavorativamente lavorerò ogni giorno domenica esclusa... Quindi oltre che di soldi si parla anche di tempo materiale, dovrei prendere l'aereo.
Per quello che riguarda il tempo grosso modo siamo là, attualmente lavoro a tempo pieno con pausa pranzo e sabato pomeriggio libero, poi avrei più tempo a pranzo ma sabato tutto impegnato. Il gatto è abituato a stare solo per ore, per due anni è stato così, i miei non ci sono a casa tranne che a pranzo e cena... Certo tutto supponendo che i miei possano tenerlo... |
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13-09-2017, 22:12 | #5 |
Re: Trasferimento per lavoro... ed il micio?
Ben, è capitato anche a me di trovarmi in una situazione simile alla tua, esattamente quando mi sono sposata e mi sono trasferita a qualche centinaio di chilometri dalla mia casa natale, dove ho lasciato i miei genitori e i miei fratelli e...la mia adorata gatta Mitzi.
Mi è dispiaciuto enormemente, ma ho deciso di non portarla con me perché lei era abituata da anni a vivere in una grande casa con un grandissimo giardino e non me la sono proprio sentita di costringerla ad adattarsi a vivere in un appartamentino, con l'unico sfogo esterno costituito da un balconcino dove a malapena ci stavano un paio di sedie. Purtroppo non potevo tornare frequentemente a trovare i miei e Mitzi, ma anche se passavano mesi tra una visita e l'altra, lei si ricordava sempre di me. Ho sempre avuto tanta nostalgia di lei, ma al tempo stesso ero contenta perché la sapevo, la vedevo felice nel suo ambiente, con i miei familiari che l'hanno sempre molto amata. Nella nuova casa però non sono rimasta senza gatti; dopo pochi mesi è arrivata una carinissima micina nera! |
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13-09-2017, 23:57 | #6 |
Re: Trasferimento per lavoro... ed il micio?
Io invece dico che dovresti portarlo con te. Non gliene frega nulla se vivi in un castello o in un ciabot, il tuo micio è te che vuole, il tuo contatto, le tue coccole, ovunque tu sia. Lui vuole solo qualcuno fidato che gli faccia qualche coccola e gli dia un po' di pappa, una cassettina per i bisogni e MOLTA sicurezza.
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14-09-2017, 11:17 | #7 |
Re: Trasferimento per lavoro... ed il micio?
Lina è una pigrona indicibile: basta che ci sia una poltrona comoda per dormire e la ciotola della pappa piena e lei è felice. La porto in campagna, però per lei il giardino sostanzialmente non esiste: si cerca un posto tranquillo per miciolare al sole (o all''ombra, dipende).
Tutto questo per dire che a lei veramente basterebbe un monolocale, e non le importerebbe di vivere in un castello. Ma di sicuro Lina aspetta che io torni a casa la sera. Quando mi assento in maniera imprevista, so per certo che si preoccupa e resta costantemente in attesa del mio ritorno. Se dovessi lasciarla, ne patirebbe certamente, e parecchio. Quindi sì, se dovessi trasferirmi e cambiare città mi porterei dietro la mia micia eccome! Oltretutto, senza la mia gattona, non riuscirei a stare. |
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14-09-2017, 11:29 | #8 |
Re: Trasferimento per lavoro... ed il micio?
Io fossi in te aspetterei a decidere anche in base a quello che poi troverai come sistemazione definitiva. Ovviamente, all'inizio, se non sarai fisso in un posto o magari avrai solo una stanza di appoggio, il tuo micio sarebbe d'intralcio a te oltre ad essere in una situazione davvero destabilizzante per lui ma magari poi...che ne sai..trovi un monolocale con un balconcino che puoi mettere in sicurezza...e potrete stare benissimo insieme tutti e due
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14-09-2017, 13:03 | #9 |
Re: Trasferimento per lavoro... ed il micio?
Si almeno un mese penso che sarò in standby...
Inanzitutto grazie a tutti per i contributi, molto utili, che tutti mi state dando... il gatto si è fatto adottare da me che aveva si è no 2 mesi per 700 gr di peso... Uno scricciolo. Ha sempre vissuto a casa mia, quando non c'è nessuno a casa ho sempre lasciato il solo corridoio (saranno 15 mq scarsi, 15x1) ed il bagnetto con la lettiera... Circa 6 mq. La sera e a pranzo apro la mia stanza e la cucina, con piccole capatina in soggiorno (ma piccole se no mi sparge penne e fogli dovunque)... dorme con me nella mia stanza con il corridoio ed il bagno aperto, d'estate gli lascio anche il balcone aperto, recintato. Il balcone sarà 4-5 metri per nemmeno 70 cm. Dove andrò temporaneamente lo spazio non manca, c'è addirittura un giardino grande... Ma da questo un altro gatto è già uscito e non più ritornato. Ma oltre questo come vi dicevo non mi sembra propurio il caso di domandare ai padroni di casa per una questione di disturbo... per quanto riguarda la mia sistemazione se mi stabilizzi, non credo potrò aspirare a più di un monolocale... ed ancora non so che mi dicono i miei, non ci ho parlato ancora, vi tengo aggiornati... intanto, grazie infinite, vi abbraccio tutti |
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14-09-2017, 15:15 | #10 |
Re: Trasferimento per lavoro... ed il micio?
Io ho preso i gatti che l'appartamento già ce lo avevo (in affitto), e per quello che vale posso dirti che i miei non sembrano aver patito il fatto di essere passati da un quadrilocale con camera / soggiorno / sala da pranzo / cucina + 2 bagni e balcone della precedente proprietaria (e non conto la camera del figlio, che era loro interdetta, perché allergico), al mio bilocalino da 50 mq, con il balcone aperto solo quando ci sono io.
Se posso permettermi un'altra cosa da chi ci è passato, il gatto ti aiuterebbe ad alleviare la solitudine che inevitabilmente arriverà, soprattutto se decidi di andare a vivere per conto tuo (ma anche se vai a vivere con altre persone). Vivere da soli è la scelta che è secondo me ottimale non solo nell'ottica di portarti un giorno il gatto (che anche se ci sono stanze in appartamenti in cui i coinquilini accettano animali, può sempre essere problematico inserirlo), ma anche perché ti assicuro che la convivenza con persone estranee e con abitudini ed educazioni diverse può essere veramente stressante. Qualunque sia la tua scelta, devi assicurarti che il padrone di casa sia d'accordo nel permetterti di avere un animale. Perché è vero che nei condomini, per legge, non può essere vietato avere animali. Ma non è detto che il padrone della casa che vuoi affittare li voglia. In ogni caso, chiedere prima è sempre buona cosa . Buona fortuna. Ultima Modifica di Laus; 14-09-2017 at 15:17. |
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