consiglio per test positivo alla fip

ciao a tutti sono una nuova iscritta avrei bisogno di un consiglio.
ho adottato un gatto di circa 9 mesi preso dalla strada (razza europea) lo portato dal veterinario per un controllo perchè aveva la diarrea e l'alitosi, avendo altri 3 gatti a casa il vet mi ha consigliato di fare le analisi del sangue per i test delle malattie feline fiv, felv, fip.
il risultato delle analisi su ricerca di anticorpi anti coronavirus della peritonite infettiva (fip)
con metodica immunoenzimatica (elisa) è risultato positiva (M) cioè media.
il vet mi ha detto che può trasmettere la fipche però ora è allo stato latente.
il gatto è stato sverminato, l'alitosi gli è passata, l'unica cosa è che fa le feci molli.
comunque sta bene è vispo e giocherellone ,ed è anche un gatto affettuoso e buonissimo come pochi ho conosciuto nella mia vita.
il problema è che ho paura per gli altri miei gatti di 8-6-e 2 anni anche loro presi dalla strada
a cui non ho mai fatto fare i test per le malattie feline,fortunatamente non hanno mai avuto problemi di salute.
per ora sto tenendo questo dolcissimo gattino separato dagli altri miei gatti ma certo non posso tenerlo chiuso in una stanza all'infinito,.
cìè qualcuno che ha avuto una esperienza analoga alla mia che può consigliarmi?
ve ne sarei veramente grata.
grazie.

[Ellis]

Quando avevamo deciso di adottare il mio Max, alle analisi risultò positivo al coronavirus.
Mi documentai parecchio e scoprii che l'85% dei gatti è positivo, basta aver preso un raffreddore e che solo una piccola percentuale può far mutare il virus ( 5%). Gli anticorpi anti FCoV dimostrano solo che il gatto ha avuto contatti con il coronavirus, ma non necessariamente con quello responsabile di FIP. Sicuramente se testi i gatti di casa, saranno positivi anche loro. La fip, poi.... è così difficilmente diagnosticabile, che la certezza si può avere solo con un esame autoptico.

Dunque... cosa abbiamo fatto noi? Abbiamo accolto il micio tra di noi ed ha solo portato gioia.

[kiwi&mirtillo]

Celeste benvenuta
No, il tuo micio non può trasmettere la FIP. Può trasmettere, se in fase di espulsione, il coronavirus, un normalissimo virus enterico. Si trasmette con le feci. Il fatto che il sangue del tuo micio sia risultato mediamente positivo ai suoi anticorpi, significa che il micio è entrato in contatto con il virus, l'ha espulso e si è immunizzato. Magari ha avuto dei disagi enterici, ma spesso la virulenza è addirittura asintomatica.

Come dice Ellis moltissimi mici sono entrati in contatto con questo virus e l'hanno debellato facilmente. E possono debellarlo più volte nella vita.. rientrandoci in contatto anche dopo la prima volta.
Anche noi stessi possiamo veicolare il virus in casa (tracce di feci sulle scarpe per esempio).
E' effettivamente probabile che anche i tuoi mici residenti siano già positivi ai suoi anticorpi se anch'essi randagini, con un passato di strada o di gattile.

La Fip è una mutazione particolare di questo virus. Non accade sempre (per fortuna!) e colpisce una percentuale minima di mici. Si sviluppa normalmente entro l'anno di età e ha purtroppo un rapido decorso nella stragrande maggioranza dei casi. Dalla contrazione del virus, episodi di particolare stress (come traslochi o sterilizzazione), sembrano favorire la mutazione in un gatto predisposto geneticamente.
Non c'è modo di sapere se un gatto ha questa predisposizione.
La positiva del test non significa, come dicevo, che il micio è portatore di Fip o positivo alla Fip, ma solo al coronavirus (la cui mutazione è responsabile della malattia).

Detto questo, se il micio si è ripreso bene dalla sverminazione ed è sano da altri punti di vista (felv in particolare), io non esiterei oltre e lo unirei alla combriccola felina di casa tua

Aggiungo che la fase di "espulsione" del virus attraverso le feci avviene nella fase iniziale (nei giorni successivi al primo contatto con il virus). Se la quantità di anticorpi nel sangue è già in calo (parli di positività media, non alta) è molto probabile che non sia nemmeno più contagioso.

Ma davvero non entrerei in questi sofismi

Piuttosto, appena possibile e appena si sarà ripreso del tutto, provvedi alla castrazione (che è sicuramente motivo di disagio maggiore in una nuova comunità felina ).

Per le feci ancora molli, potresti provare a dargli del Florentero (pasta o compresse, sono fermenti lattici ad uso veterinario) e magari associargli un addensante (es. Carobin Pet).

[IaiaNie]

meraviglia!!!! non puoi non tenerlo!!!!!

Quoto Kiwi ma aggiungo una cosa, io comunque il micio lo terrei ancora isolato dagli altri per un mesetto.
Il motivo è questo: Kiwi ha straragione quando distingue la fip dal coronavirus, ma bisogna anche dire che ci sono ceppi di coronavirus che sembrano più "propensi" a diventare fip, e tu non sai, e non puoi sapere, quale ceppo eventualmente potrebbe avere il tuo nuovo micio. Dico eventualmente perchè potrebbe anche averlo già debellato.
Ad ogni modo, un gatto che contrae il ceppo di coronarivus che potrebbe diventare fip, tende a negativizzarsi definitivamente entro un mese o due dal contagio.
Nel tuo caso, probabilmente il micio non espelle più il coronavirus, e comunque non è detto che forse il ceppo che potrebbe diventare fip (il che non è scontato ed anzi è improbabile), ma tenendo isolato ancora per un mesetto hai una garanzia ancora maggiore che non trasmetta nulla agli altri mici, e fra l'altro nel frattempo così verifiche che le feci si normalizzino.

[Ellis]

Ma c'è un'analisi per scoprire da quale ceppo è affetto il micio?

[kiwi&mirtillo]

Originariamente inviato da Ellis

Ma c'è un'analisi per scoprire da quale ceppo è affetto il micio?

So che ci sono studi in merito... ma sinceramente non ho ancora trovato risposta a questa domanda. Io credo non ancora. Così come ancora non è chiaro (almeno a me, ma magari ho capito male alcune cose lette) se quello che si espelle è già un virus mutato o sempre il ceppo originale che poi può o non può mutare.

Però trovo corrette le precisazioni e l'atteggiamento più cauto di Aladino. In effetti, già che è isolato, si può abbassare ulteriormente i rischi e tenerlo isolato ancora un po'.

grazie a tutti per i consigli che mi avete dato avevo bisogno di un pò di sostegno.
il micio sta bene, devo farlo castrare perchè ha iniziato a dare sintomi di calore, ma è un rischio castrarlo?

[kiwi&mirtillo]

a livello di stress, tanto quanto tenerlo intero probabilmente.
soprattutto in comunità.

allora, già che lo devi castrare, l'isolamento continua ad essere una buona idea, così gli dai anche il tempo di smaltire gli ormoni in circolo.

[Dolce Liz]

Nel frattempo potresti testare per fiv e felv gli altri tuoi gatti é sempre bene sapere le loro condizioni di salute. Bene il florentero e il carobin ed eventualmente crocchette intestinal e pollo lessato fino a che vedi che le feci si sono normalizzate poi gradualmente passerei ad un'alimentazione normale. E' sempre meglio tenere in quarantena un nuovo micio, si dovrebbe fare anche con i pesci nell'acquario, in questo modo anche altre malattie eventuali possono nel frattempo svilupparsi. Comunque la fip si manifesta sempre in gatti molto giovani fino verso i cinque anni per poi riacutizzarsi dopo i dieci.