Micimiao Forum di discussione per tutti i gattofili e amici degli animali
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Gattili e colonie Richieste d'aiuto, suggerimenti e consigli su gattili e colonie. |
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24-10-2008, 14:38 | #1 | ||
gattili ,ne parliamo?
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Eliana, scusami, ma forse o non ho capito bene io o non hai capito bene tu. Francesca (che per la cronaca non conosco minimamente ma che finora ha dimostrato di parlare con cognizione) non ha detto quelle cattiverie che tu dici sui rifugi ma ha semplicemente esposto i rischi che si possono correre nel volerne aprire uno (visto che il topic era quello che chiedeva) consigliando di dedicarsi di più alla sterilizzazione dei randagi che non alla raccolta dei gatti perchè il vero randagismo (e questo non solo secondo il mio parere) è così che lo si combatte. Che poi i rifugi per gatti siano dedicati al 100% ai gatti che non sono affatto randagi ma bensì abbandonati, questo è un altro discorso, ma si da il caso che la legge e lo stato riconoscono come randagi solo le colonie feline presenti sul territorio e offrono la collaborazione solo a questa categoria di mici. Micifelici (come me e tutti i volontari come noi del resto) sa benissimo cosa vuol dire operare come volontario in una struttura che ospita gatti e non dice bugie quando dice che i rischi sono altissimi per la diffusione di virus. Non sono qui a difendere nessuno, ma visto che sotto molti punti di vista la penso anche io come Francesca, mi sento chiamata in causa. Ora non incolpatemi di gettare palta sui gattili o spalare ***** perché non è affatto questo quello che penso, ma per amore dell'onesta, ammettiamolo, i rifugi, gattili o come li si vuol chiamare, non possono essere considerati dei luoghi sani in cui ricoverare i mici e da quando ne son stati costituiti, la gente si è sentita molto più legittimata a liberarsi del suo gatto sentendosi molto meno in colpa. Con questo non intendo dire che non dovrebbero esistere (cosa che invece la maggior parte dei vet e l'Asl stessa sostengono) e sono io la prima che in assenza di struttura mi gestisco la cosa attraverso affidi domiciliari temporanei o pseudo strutture private nel quale teniamo ricoverai i mici inadottabili, malati ecc...che ci impongono un numero limitato di casi di cui poterci occupare, ma che perlomeno salvaguardano la salute dei mici evitando promiscuità che spesso porta a diffusione di virus. Nel mio lunghissimo intervento nel post da te linkato ho posto ua precisa domanda a cui nessuno ha risposto. Scusa se ti sono apparsa scortese, non è affatto mia intenzione ma non è piacevole vedere questa sorta di accapigliamento tra persone che si occupano di gatti bisognosi, ognuno alla sua maniera, ma pur sempre di opera misericordiosa si tratta. Non è la prima volta che vi assisto e la cosa mi rattrista molto perché dimostra che ognuno pensa di far bene solo lui. Scusatemi davvero...questo tasto è dolente davvero tanto per me...in pochi lo sanno..normalmente taccio e agisco nella discrezione più assoluta... Baldo...canterò il tuo nome come la valle canta l'eco delle campane; ascolterò il linguaggio della tua anima come la spiaggia ascolta la storia delle onde.
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24-10-2008, 14:51 | #2 |
Re: Aiuto per le volontarie dell'Ass. Mici Felici
Sono d'accordo con te, la mia affermazione ha a monte molte altre cose come ho spiegato nell'altro post.
Io riconosco il merito di chi come te o Francesca sterilizza ma credo sia importante anche l'aspetto qualitativo della cosa che nel nostro caso a Cecina sarebbe molto migliorabile se solo ci fosse verso di collaborare tra di noi. Alla fine va a scapito solo dei gatti. |
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24-10-2008, 15:01 | #3 | |
Re: Aiuto per le volontarie dell'Ass. Mici Felici
Grazie Shishy...come immaginavo, a monte ci sono altre diversìe. Non dovrei parlare di questo caso specifico, e infatti non ne parlerò più...ma per quel che riguarda me, il nostro gruppo dopo aver sterilizzato i mici delle colonie che ci segnalano (dissanguandoci economicamente), li teniamo una notte in gabbia e poi li riliberiamo il giorno successivo. E' un servizio che noi stessi facciamo all'Asl (che vabbè, è gratis ma ci mette due vite e mezza a sterilizzarti un micio) ma che comunque è efficiente perché la maggior parte delle colonie feline non nascono spontanee ma concorderai nel dire che è impensabile poterli recuperare tutti per trovare loro una nuova allocazione. Chiaramente se un soggetto appare palesemente abbandonato e adatto alla vita in casa, gli si cerca un'adozione, o magari una cucciolata presa per tempo affinché non si inselvatichisca, ma sono casi estremi...nella maggior parte sono gatti nati liberi e tali rimarranno, con una prospettiva e una qualità di vita differente nella nuova condizione di gatto sterilizzato. Sei stata carina a darmi delucidazioni e concordo al 100% sull'ultimo pezzo del tuo intervento ossia questo
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Baldo...canterò il tuo nome come la valle canta l'eco delle campane; ascolterò il linguaggio della tua anima come la spiaggia ascolta la storia delle onde.
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24-10-2008, 15:13 | #4 |
Re: Aiuto per le volontarie dell'Ass. Mici Felici
Io non faccio la volontaria di gattili, e non faccio parte di associazioni .... come spiegavo di là sono una gattara un po' per caso, mi è capitato di tenere in stallo e trovare casa a qualche micino, di sterilizzare micie di colonia e cose così, molto fai-da-te, e aiuto come posso altri gattili e associazioni ....
Da "esterna" quindi posso dire che mi dispiace apprendere (perché non l'avevo ancora capito) che l'assoc. Mici felici è di Cecina, sapendo (perché conosco Giada di persona da un paio di anni, e Francesca mi scuserà) che al gattile di Cecina mancano volontari, soldi, medicinali , pappe e quant'altro .... pensavo davvero che Giada fosse l'unica ad agire sul territorio, e mi spiegavo così la situazione drammatica che devono affrontare ogni giorno .... lungi da me sollevare polemiche, ma faccio mia l'ultima frase di Giada condivisa anche da Va lentina, non si potrebbe collaborare un po' di più per l'amore dei mici? |
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24-10-2008, 15:24 | #5 |
Re: Aiuto per le volontarie dell'Ass. Mici Felici
Chora, questo credo un po' ovunque sai? Non ho mai sentito di "gattili" che stanno bene economicamente e sai perché? Perché il gatto non gode di alcun privilegio da parte dello Stato e tutto grava sulle spalle dei volontari....
Baldo...canterò il tuo nome come la valle canta l'eco delle campane; ascolterò il linguaggio della tua anima come la spiaggia ascolta la storia delle onde.
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24-10-2008, 15:39 | #6 |
Re: Aiuto per le volontarie dell'Ass. Mici Felici
sì lo so che è una condizione generalizzata, ma pensavo che Giada fosse l'unica che si occupasse di mici a Cecina ... (era una mia idea) .... non che ci fosse un'altra associazione che volontarie ne ha .... mi sono spiegata?
si torna lì, non c'è collaborazione, e questo mi spiace (per i mici ovviamente) poi sicuramente è una situazione che capita anche in altre città (io come scrivevo con l'enpa ho avuto a che ridire e faccio da sola, quindi sono l'esempio lampante di non-collaborazione ) |
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25-10-2008, 00:34 | #7 |
Re: Aiuto per le volontarie dell'Ass. Mici Felici
Questo post mi conferma che un po' ovunqe la situazione è uguale...da una parte le persone che gestiscono rifugi o gattili e dall'altra coloro che invece si occupano prevalentemente della gestione delle colonie feline sul territorio (lasciamo perdere il discorso post sterilizzazione perché anche l'Asl stessa impone una sola notte, massimo 2 post intervento ma poi l'animale va rimesso in libertà e questo per diverse ragione, principalmente lo stress dell'animale stesso a vivere rinchiuso in una gabbia per più di 48 ore e l'alto rischio di maggiore diffusione di virus che un micio esterno può introdurre o al contrario, portare fuori).
Io mi trovo in un limbo...a metà tra una situazione e l'altra, sebbene sia più coinvolta nella gestione del nostro pseudo rifugio con l'ammissione massima da parte mia a dare ragione a micifelici quando dice che mantenere sano un ambiente come un gattile sia un eufemismo. Mi piacerebbe solo leggere che da parte di entrambe le forme di volontariato si cercasse di collaborare di più come cerchiamo di fare noi perché dare contro ai veterinari (dell'asl o no) che insistono col dire che i gattili non dovrebbero neppure esistere (proprio per un discorso di impossibile stato di sanità del luogo) è davvero un'impresa ardua, così come alle gattare esaltate (a me piace simpaticamente chiamarle così) che sterilizzano e dedicano tutte le loro energie al contenimento del numero dei mici randagi che giudicano l'operato di un gattile uno spreco di denaro e tempo. Io resto convinta che aiutare gatti bisognosi, in qualsiasi modo lo si faccia, non sia mai uno spreco di tempo e di denaro e se lo si riuscisse a fare in collaborazione con chi la pensa diversamente da noi, sarebbe tanto di guadagnato, specialmente per i mici. Baldo...canterò il tuo nome come la valle canta l'eco delle campane; ascolterò il linguaggio della tua anima come la spiaggia ascolta la storia delle onde.
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25-10-2008, 00:52 | #8 |
Re: Aiuto per le volontarie dell'Ass. Mici Felici
Voglio precisare che la terapia antibiotica viene fatta prima di rimettere le micie in colonia, cambia l'impostazione ovvero noi ripetiamo (a detta della ASl inutilmente e può anche essere eh che siamo troppo scrupolose) l'antibiotico dopo 3 giorni e se necessario un'altra volta dopo altri 3, Mici Felici credo, ma non sono sicura quindi Francesca correggimi se sbaglio, che utilizzi il Convenia che ha un rilascio controllato e copre per 15 giorni.
Non voglio dire che i gatti vengono rimessi fuori se stanno male solo che è l'impostazione di base che è diversa, per quanto ho potuto vedere e sentire i mici seguiti da Mici Felici son liberi sì ma a mangiare son messi non proprio bene poi ripeto, ogni associazione ha la sua scuola di pensiero e di sicuro ognuno fa i suoi errori, ha pregi e difetti, se ci fosse verso di collaborare credo sarebbe solo un bene ma ormai ci ho rinunciato... |
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25-10-2008, 01:02 | #9 |
Re: Aiuto per le volontarie dell'Ass. Mici Felici
Shishy, in 9 anni non abbiamo mai perso un micio dopo averlo rimesso in libertà post intervento e talvolta siamo stati costretti a rilasciarli dopo neppure 24 ore. Delle colonie in cui pratichiamo interventi di sterilizzazione, solitamente, lasciamo che ad occuparsi del mantenimento siano le persone stesse che le segnalano talvolta fornendo loro noi stessi il cibo (noi non ci appoggiamo all'asl per cui non sempre sono colonie censite, ma pratichiamo il taglio dell'orecchio per rendere chiaro che il soggetto è sterilizzato). Sinceramente il 99% dei gatti dicolonia sono delle vere e proprie belve ed è impensabile tenerle rinchiuse oltre le 24/48 ore e ancor meno praticare una ulteriore iniezione di antibiotico. I punti di sutura sono riassorbibili e ai mici viene praticato trattamento antiparassitario prima di sottoporlo ad intervento di sterilizzazione affinché una volta imesso in libertà lo si possa considerare a posto. Sono modi differenti di agire e non mi sento minimamente preoccupata del fatto che non tenga i mici (sarebbe anche impossibile per mancanza di un simile spazio) in degenza a lungo.
Mi fa piacere che si stia aprendo una sorta di dialogo, comunque, tra le parti (sperando che micifelici legga e risponda). Baldo...canterò il tuo nome come la valle canta l'eco delle campane; ascolterò il linguaggio della tua anima come la spiaggia ascolta la storia delle onde.
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25-10-2008, 01:07 | #10 |
Re: Aiuto per le volontarie dell'Ass. Mici Felici
Grazie valentina perchè hai detto ciò che penso, a volte si crede di far bene e lo si crede quando si vedono i risultati. La mia esperienza che è diversa da altre mi impone di urlare ad alta voce che sterilizzare i gatti che vivono liberi, attenzione sia maschi che femmine ma per un problema di gestione diamo priorità alle femmine, dà con il tempo (2 anni sono sufficienti), delle grandi soddisfazioni, ad esempio siamo passate da 160 cuccioli di gatto abbandonati nel 2007 a 60 nel 2008, io personalmente sono soddisfatta e a proposito delle gatte sterilizzate io le libero il giorno successivo. Se poi per qualsiasi ragione c'è il minimo dubbio che la gatta abbia dei problemi nei giorni successivi, noi la tratteniamo, ma invece che in un gattile, a casa nostra. Vorrei fare un appello a Giada se legge questa risposta, che sarebbe meglio non lasciare le gatte al gattile 1 settimana perchè in quel lasso di tempo l'animale ha le difese immunitarie più basse e in condizioni di stress come rimanere in gabbia, può facilmente rendere vulnerabile l'animale all'esposizione dei virus. una volta incubato, ad esempio il virus della gastroenterite ha 15 gg di incubazione, può essere trasmesso ai gatti della colonia quando l'animale riviene liberato dando origine a morti a catena. Pensateci e consigliatevi con il vet. Per chi vuole maggiori informazioni sul nostro operato posso inviare articoli di giornale così capirete cosa facciamo, nel calendario c'è anche una pagina dedicata alla relazione della nostra attività e le foto sono state scelte tra tante che ogni anno raccogliamo in occasione della Mostra Fotografica organizzata per sensibilizzare sul problema degli abbandoni e per incentivare le adozioni. Ci occupiamo anche di cani, ma anche qui non abbiamo rifugi , i cani vengono accolti presso le nostre case con l'autorizzazione del Comune, poi cerchiamo di ritrovargli il padrone o dopo un periodo una nuova adozione... ma questo è un'altro discorso e in questo sito parliamo di gatti. Comunque chi ha dei dubbi può chiedermi informazioni sulla posta privata e io risponderò volentieri. Un saluto a tutti, anche a chi agisce privatamente, l'importante fare sempre il bene dei nostri micetti. La collaborazione ha un senso quando la pensiamo alla stessa maniera, in questi giorni ho aiutato le volontarie del gattile per catturare delle gatte in un Comune limitrofo quindi non sono così chiusa come mi dipingono.
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