Gattina di 3 mesi rifiuta le coccole

[marcello_84]

Ho una gattina di 3 mesi, presa ad un mese perché abbandonata dalla mamma.
E' 100% domestica, ha un ambiente ricco di alberi tiragraffi, giochi, dedico sempre 1 ora d gioco al giorno con lei.
Rimane da sola in appartamento 3/4 ore al giorno.
Fa un alimentazione mista, crocchette e umido.
Beve regolarmente acqua.
Fa i suoi bisogni usando regolarmente la lettiera.
È sempre vicino a me, mi segue, dorme con me.
A volte tende a giocare in modo aggressivo, ma con un secco "no" smette e si distrae con altri giochi.
Fa spesso le fusa.
L unica cosa che non riesco a spiegarmi è che pur stando quasi sempre vicino a me, non cerca il contatto fisico, se non per giocare( a volte in modo aggressivo), se provo ad accarezzarla tende subito a schivare la carezza e a mordicchiare la mano.
Si fa coccolare solo quando sta per dormire, quando è molto rilassata.
Non ha mai fatto la pasta, e non si struscia quasi mai, di rado quando cerca cibo.

È un comportamento anormale o è semplicemente il suo carattare?

Un mese è troppo presto, è un'età in cui avrebbe avuto bisogno della mamma gatta, ma visto che è stata abbandonata, hai fatto benissimo a prenderla con te.
Il rapporto con la mamma gatta le sarebbe servito, tra le altre cose, ad imparare a dosare le forze, l'uso degli artigli durante il gioco, a imparare come muoversi nell'ambiente, insomma, i rudimenti indispensabili per affrontare la vita.
Gli specialisti dicono "sviluppare le sue caratteristiche di specie", un'espressione che racchiude tutto il bagaglio formativo di cui ha bisogno adesso.

Che ti segua ovunque per casa è normale, sei il suo riferimento. Meglio se qualche volta sia anche tu ad accompagnarla in giro per casa, "proteggendola" (parlo dal suo punto di vista) durante le sue esplorazioni.

Mordicchiare dolcemente la tua mano è un modo di manifestare affetto. E' uno dei modi in cui lei ti fa, a modo suo, le coccole. O ti da i bacini, se preferisci. Idem se ti lecca.
Se ti muoverai lentamente nell'accarezzarla, cominciando dalla zona del musetto, e sarai dolce e lento, e l'accarezzerai solo ed esclusivamente quando sentirai prepotentemente ed intensamente il desiderio di farlo, piano piano capirà il senso e il significato di un gesto, la carezza, che è tipico della nostra specie, non della sua.
Ogni gatto, come ogni essere umano, ha il suo carattere. Lei sta sviluppando adesso il suo.
Rispettala. Se non gradisce, non esagerare con coccole, carezze e baci (lo so che è dura trattenersi, ma è la cosa migliore da fare ).

Più tempo riesci a passare giocando con lei, meglio è. Per tutti e due.

Un consiglio non richiesto, quindi mi scuso per l'ardire: se possibile, togli da mezzo il secco (crocchette): sono quanto di più lontano da ciò che mangerebbe in natura. Puoi sostituirle con altro umido, nella proporzione di 1:4 (1 gr. di secco con 4 gr. di umido).

[Aletto]

Se talvolta scambia la mano per un target predatorio è normale che non riesca ad associarla ad un momento di relax e convivialità.
Per il resto lascierei tempo al tempo.

[marcello_84]

grazie per i consigli.
Al tentativo di carezza spesso reagisce con morsi abbastanza aggressivi, non è un mordicchiare. Ma se mi avvicino col viso e mi struscio si sta che una favola, sono le mani il problema

[Aletto]

Dovresti fare due cose
-prevenire che il contatto con le mani sfoci in gioco predatorio. Mani piedi gambe non sono target.
-rinunciare alle mani durante la comunicazione.
Per un primate è dura perché l’uso delle mani è una nostra conquista evolutiva, è uno dei motivi per cui siamo bipedi. Ma in fondo se lei ha rinunciato a sua madre ed ai suoi insegnamenti e a qualcosa possiamo rinunciare anche noi (e non a tempo indeterminato)
L’uso della testa è perfetto.

Bisogna sempre usare la testa... ma tutta, non solo una parte

Tre colpi da fuoriclasse:

* con il naso, accarezzala a salire dal nasino suo fino al centro della fronte: è quanto di più simile alla leccata tu possa fare;

* sempre con il naso, puoi fare dolcemente lo stesso salendo dalla gol al palato, arrivando fin sotto le labbra;

* con la punta del mento, accarezzare la sommità del capino.

Il quarto, il quinto, il sesto etc., i migliori di tutti, sono quelli che ti inventerai tu lasciandoti trasportare dall'onda morbida e scintillante dei tuoi sentimenti.

Dimenticavo (ah, la mia testa ! Con questo caldo...):

piano piano, se funzionano queste manifestazioni di tenerezza, puoi cominciare ad inserire, saltuariamente, una carezza ogni tanto.
Serve a insegnarle, a farle capire e sentire il senso profondo di un gesto estraneo alla sua "cultura di specie".

Col gatto che vive con me ha funzionato, al punto che quando ne ha voglia prova a ricambiare le carezze...