ho bisogno di sfogarmi

[Francesca Maria]

Originariamente inviato da emanuele1924

Grazie Ciuto e Luna per le belle parole. Mi avete confortato. Comunque, a parte i sensi di colpa, la cosa che mi fa stare malissimo è anche questa: è vero che in campagna la gatta era (ed è ancora?) in un ambiente più adatto a lei, nel senso che non c'è asfalto, non ci sono auto ecc..., ma quando è scappata come ha fatto a procurarsi da mangiare e da bere, soprattutto considerando il suo stato di gravidanza? Come ha fatto ad accudire i cuccioli in un ambiente a lei sconosciuto? Se lasciamo da parte i miei sensi di colpa, è soprattutto questo aspetto che mi ossessiona. A questo punto avrei fatto meglio a non prenderla ed a lasciarla nel cortile, almeno c'ero io che le davo da mangiare e da bere, non vi pare?

guarda che una gatta, per di più randagia (quindi non abituata ad avere tutto pronto e a dormire su un comodo divano!) in campagna trova sicuramente qualche animaletto/insetto da mangiare e trova il modo di bere... io ne sono convinta!

[agatha]

una gatta in campagna ha da rimpinzarsi a piacimento, non preoccuparti, anzi è il suo habitat naturale.
se ti può consolare ricordo che anni fa andavo a villeggiare in costiera sorrentina e c'era una gatta che veniva ogni giorno a stendersi al sole in giardino. una delle prime volte le diedi da mangiare, mi guardò schifata, mosse la zampina per dirmi:'mangiatela tu 'sta roba' una contadina del luogo mi disse: signò, ma la gatta se magna i topi piccerilli e gli uccelli; quella viene solo a stare in compagnia vostra!'

[ghigo]

Mi ricordo di quella vicenda, sono d'accordo con Francesca Maria e con gli altri.

In primo luogo hai fatto bene a portarla via da quel posto: se la precedente cucciolata era morta completamente, peggio non può essere andata! Inoltre, in campagna avrà trovato sicuramente modo di sfamarsi. Tieni presente che un gatto in campagna "pattuglia" circa un kmq di territorio per procacciarsi il cibo, in città secondo gli studi, ha bisogno di spostarsi da 2 a 8 km. D'accordo che tu la nutrivi, ma è per farti un esempio di quanto sia relativamente facile per un gatto cavarsela in aperta campagna.

Secondo me dovresti metterti il cuore in pace e anzi rallegrarti che, in fin dei conti, quella gatta ha scelto di fare la sua vita in un ambiente più congeniale rispetto alla città.

Una domanda: non è che quello che credi angoscia per la sua sorte sia in realtà che quella micia ti manca e la vorresti avere con te? Se per caso fosse così, tieni presente che lei ha scelto la sua vita e tu la devi accettare, sii felice per questo.

Originariamente inviato da Ciuto

I sensi di colpa spesso non hanno fondamento razionale.
Tipicamente restano in preda ai sensi di colpa, anche per tutta la vita, coloro che si salvano da un grave incidente mentre la persona che stava sul sedile di fianco (in auto, treno o aereo, poco importa il mezzo) muore.
Il sopravvissuto non ha la benchè minima colpa (il treno si è rovesciato a sinistra così come poteva rovesciarsi a destra, i passeggeri possono farci poco), ma resta preda di sensi di colpa tremendi quanto *razionalmente* incomprensibili.
Ergo ciò che provi è normale anche se - parliamoci chiaro - di colpe davvero non ne hai, neppure sfumate.

Nel tuo caso la situazione era: micia incinta con pochi mesi di vita davanti (in quel posto l'avrebbero investita, prima o poi) e cucciolata destinata a morte certa.
Tu sei intervenuto per garantire una vita migliore (anzi, di più: una *bella* vita) a tutti quanti, mamma e potenziali cuccioli.
Il tuo piano sarebbe riuscito se non fosse stato per un errore - attenzione! - non tuo ma di un terzo.

Quoto.

Hai fatto il massimo, con amore e interesse. La gatta, abituata a cavarsela nello squallore cittadino, in campagna avrà trovato possibilità di adattamento e sopravvivenza centuplicate.

Io il tuo lungo e intenso dolore lo comprendo perfettamente, non sei affatto solo nè affetto da turbe mentali, solo più sensibile rispetto alla media.

Dai, qualcosa mi dice che c'è l'ha fatta e non solo lei, anche i piccolini.
Dovrebbe sentirsi male chi si volta dall'altra parte, no tu che hai fatto quanto nelle tue possibilità
Ma anche dopo quell'errore, che cosa abbiamo?
Abbiamo una micia libera in campagna, con possibilità di essere investita o avvelenata ridotte del 99% rispetto alla situazione originaria.
Il tuo intervento ha comunque portato un beneficio certo e tangibile all'esistenza di quella micia, nonostante che tu non sia riuscito a portare a compimento il tuo piano per un errore altrui.

Quoto.

Hai fatto il massimo, con amore e interesse. La gatta, abituata a cavarsela nello squallore cittadino, in campagna avrà trovato possibilità di adattamento e sopravvivenza centuplicate.

Io il tuo lungo e intenso dolore lo comprendo perfettamente, non sei affatto solo nè affetto da turbe mentali, solo più sensibile rispetto alla media.

Dai, qualcosa mi dice che c'è l'ha fatta e non solo lei, anche i piccolini.
Dovrebbe sentirsi male chi si volta dall'altra parte, no tu che hai fatto quanto nelle tue possibilità

Per Morchia, Diva e prinzyinga: grazie per le belle parole, siete molto gentili.
Per Francesca Maria ed Agatha: voi dite che una gatta in campagna trova anche il modo di bere, ma come? In estate che secca tutto, come fa una gatta in aperta campagna a trovare da bere?
Per Ghigo: grazie per il tuo conforto. Sei gentilissimo. Vorrei chiederti una cosa: dove è possibile leggere degli studi sui gatti di cui tu parli? Inoltre una precisazione: tu dici che la gatta ha scelto di vivere in campagna. Non è esatto. Lei aveva scelto di vivere in città, nel mio cortile. Sono stato io a farla portare in campagna, in una casa da cui lei è fuggita. L'ho costretta io a quella vita, e non sapendo se sia viva o morta, se viva bene oppure no, mi stò distruggendo la vita.

[Lucia erba]

non so come sia la cultura contadina nella tua zona.. Da me ci sono persone sensibili e persone insensibili. Io abito in campagna, quattro anni fa è arrivata da me Maiscia, selvatica al massimo e pure incinta. Ho cominciato a darle da mangiare e non mi ha più lasciato. Ha partorito 5 cuccioli, una purtroppo è morta, gli altri quattro sono con me, anche se uno, Buggy si è allontanato il 31 ottobre dello scorso anno e non ho più saputo nulla. Ho la consolazione di averli allevati abbastanza ruspanti, quindi i topini e i vari animaletti non erano per loro una cosa sconosciuta, nonostante avessero sempre pappa e acqua a disposizione. Per l'acqua io vedo i miei che piuttosto che bere l'acqua della ciotola vanno a bere nelle pozzanghere...
Forse l'unica cosa sulla quale posso obbiettare è che dopo la prima cucciolata morta avresti potuto portarla a sterilizzare, così avresti evitato un'altra gravidanza a rischio. Io dal 31 ottobre spero sempre di veder ricomparire il mio Buggy, so che di risorse ne hanno tante e la campagna è loro amica.

[Ciuto]

Il gatto che l'uomo ha addomesticato non è il gatto selvatico europeo, ma discende invece dal gatto selvatico africano (Felis Libica).
E' un animale del deserto, abituato a bere poco e a non bere affatto per giorni interi se necessario, come tutti gli animali del deserto. Non credo che un esemplare adulto possa avere grandi problemi con le campagne italiane, che anche nei momenti di maggiore siccità sono comunque verdi e rigogliose rispetto all'habitat originario dei nostri amici pelosi.

Ciao... Ho letto ora la tua storia... Sto vagando come una disperata per questo forum perchè sono tristissima... Anche io ha perso vari gatti, e ti assicuro che a distanza di anni ancora ci sto male e mi mancano tantissimo, per cui non sei un pazzo. Però non sentirti in colpa, hai fatto ciò che credevi meglio. Molti altri se ne sarebbero fregati altamente, tu hai provato ad aiutarla. E cmq potrebbe aver trovato un posto migliore, chissà... io ho ritrovato per caso un gatto che mi era sparito da un anno, bello pasciuto nel cortile di una vecchietta...

Per Luciaerba: sai, Lucia, io ho saputo della precedente cucciolata della gatta soltanto quando mi sono accorto che era incinta. Quando ho constatato che era incinta, non ho potuto fare altro che cercarle un ambiente migliore. Un'altra cosa, Lucia: mi piacerebbe che tu mi raccontassi più approfonditamente della scomparsa di Buggy. Infine: secondo te, la mia gatta scappata in campagna, anche se incinta, se l'è cavata lo stesso?
Un grazie a Ciuto per il suo intervento consolatorio.
Per Nkr: mi piacerebbe che tu mi raccontassi in maniera più circostanzaita le storie dei tuoi gatti smarriti e di quello ritrovato. Grazie.

[Lucia erba]

http://www.micimiao.net/forum/showthread.php?t=81081
qui trovi il post che ho aperto in occasione della scomparsa di Buggy.
Secondo me una gatta incinta se è in salute ha tante di quelle risorse che la campagna può solo aiutarla. La mia Maiscia era una leonessa, non mi lasciava avvicinare, soffiava e ringhiava... e quando è arrivata da me non avevo capito che era incinta. Ora quando la chiamo mi risponde anche se si fa toccare solo quando vuole lei. Io però preferisco che i miei mici mantengano comunque la loro natura un po' selvatica, caso mai dovesse succedere qualcosa saprebbero comunque come cavarsela.