Tumore...

[Lucychan]

Devo fare una premessa piuttosto lunga prima di passare al problema vero e proprio.

La nostra seconda micia è sempre vissuta all'aperto, in quanto in realtà si tratta di una randagina che si è stabilita nel nostro giardino 6 anni fa perché le davamo da mangiare. Non ha mai voluto stare in casa, perché dopotutto è sempre stata all'esterno per tutta la vita e non è abituata a stare in un luogo chiuso. E' abbastanza selvatica e un po' paurosa. Non sappiamo con esattezza quanti anni abbia, ma stando agli anni in cui la vedevamo in giro prima che si stabilisse da noi, dovrebbe avere all'incirca 13 - 14 anni.
Fatto sta che ad aprile comincia ad avere una strana ferita ad un lato della bocca (alla sinistra della mascella inferiore), che non guariva nonostante le cure di antibiotici (pomate e pastiglie) e anzi, diventava nera. L'abbiamo portata dalla veterinaria, ma non senza problemi perché, essendo lei una gatta selvatica, abbiamo dovuto darle un sonnifero e poi metterla nel trasportino.
Una volta portata dal vet, è stato appurato che quello che aveva era un tumore. Così è stata operata e tenuta in convalescenza in clinica per circa 4 settimane, fino a completa guarigione. Nel mentre è stata effettuata la biopsia e ci hanno detto che quello è un tumore che purtroppo ricomparirà, anche se con tempi molto lunghi.
La micia, durante la sua convalenscenza, è stata chiusa in una gabbia grande, ma vista la sua natura selvatica, ha sofferto lì, chiusa e da sola con altri gatti e con gente che non conosceva, e senza di noi (anche se la andavo a trovare spesso). Avevamo paura che una volta tornata nel nostro giardino lei avrebbe avuto paura di noi (dopotutto l'avevamo portata noi in quel posto) e che non l'avremmo più rivista. Invece anzi, una volta tornata da noi mi sembra addirittura che sia più affettuosa di prima.

Il vero problema è che oggi mio padre ha visto alla micia un rigonfiamento sotto la gola, che se lo tocca la gatta sente male e miagola.
Temiamo che si tratti di nuovo di un tumore (o è sempre lo stesso - ma non doveva essere lento? - o uno nuovo). In questo caso si aprono due scenari:
1) i miei genitori (più che altro mio padre) preferiscono non fare nulla, perché tentare di operarla nuovamente sarebbe un accanimento terapeutico e significherebbe farla soffrire per una nuova operazione (o meglio, la convalescenza); inoltre il portarla nuovamente dal veterinario significherebbe fare come la volta scorsa (sonnifero - trasportino), quindi le si arrecherebbe altro stress. La veterinaria aveva comunque detto che il tumore sarebbe rispuntato prima o poi, quindi per i miei genitori bisognerebbe lasciarla vivere in pace il suo tempo che le rimane.
2) io voglio tentare di fare tutto il possibile: non posso sopportare di vederla soffrire e stare con le mani in mano! Se qualcuno ha un tumore sta male e soffre comunque, quindi quella gattina soffrirebbe in entrambi i casi (uno in modo psicologico, uno in modo fisico). E allora io voglio fare il possibile, per me é inaccettabile non muovere un dito mentre quella poverina si spegne.
E poi io dico: cosa abbiamo di diverso dagli animali? Il potere di aiutarli e curarli se stanno male! Perché non tentare, se è possibile?

Certo, non è ancora sicuro che si tratti di un tumore: io domani chiamo la veterinaria e gliene parlo. Di sicuro mi dirà di portargliela. Mia madre suggerisce al massimo di portargliela e di far asportare un pezzo della massa e farla analizzare, e poi si deciderà. Temo per lo scenario peggiore (tumore e scontro me contro i miei genitori).

Voi cosa ne pensate? Cosa scegliereste di fare?

[SerenaF]

Ti consiglio di fare un passo alla volta: anch'io sarei portata in una situazione come questa e, visto che vivo da sempre a pane e ansia, a pensare allo scenario peggiore, ma di fatto, finché non vengono eseguiti degli esami più approfonditi, tu non puoi sapere con certezza che è un tumore, né se è aggressivo, se tende a recidivare, se la situazione non si può risolvere con un'operazione o con qualche farmaco...
Inizia a fare come dice tua mamma (la porti dalla veterinaria e fate una biopsia), parlane a cuore aperto con la dottoressa e poi pian piano decidi, una cosa alla volta, seguendo la tua coscienza e consapevole di quello che ti avrà detto la veterinaria.

[Ritpetit]

Originariamente inviato da Lucychan

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2) io voglio tentare di fare tutto il possibile: non posso sopportare di vederla soffrire e stare con le mani in mano! Se qualcuno ha un tumore sta male e soffre comunque, quindi quella gattina soffrirebbe in entrambi i casi (uno in modo psicologico, uno in modo fisico). E allora io voglio fare il possibile, per me é inaccettabile non muovere un dito mentre quella poverina si spegne.
E poi io dico: cosa abbiamo di diverso dagli animali? Il potere di aiutarli e curarli se stanno male! Perché non tentare, se è possibile?

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So bene come ci si sente quando si rischia di vederti scivolar via dalle dita la vita di una micia che "ti ha adottato": quando abbiamo trovato in fin di vita la nostra Pippi, morsicata, ho realizzato quanto profondamente le volessi bene.
E lei, guarita, ci sta dando dimostrazioni di educazione ed affetto incommensurabili.

Anche io cercherei di fare tutto il possibile, ma forse l'approccio più razionale è, come suggeritoti da Serena, quello di tua mamma: per adesso un saggio compromesso tra il tuo e quello di tuo papá.
Cercate di capire bene cosa può essere, perchè potrebbe essere quello che temi ma anche un ascesso: capito di cosa si tratta, se ti fidi del tuo veterinario credo saprá suggerirti la via più giusta per la tua miciotta.

Ti sono vicino.
Un abbraccio.
Ivo

[aurora]

Sono anch'io d'accordo con chi ti ha risposto prima di me.
Innanzi tutto, non è detto che si tratti proprio di tumore: da quanto tempo non la vedevate, prima che tuo padre si accorgesse di quel rigonfiamento? Perché, una cosa sorta così all'improvviso, potrebbe anche essere un ascesso (ecco perché il dolore).
Quindi, visto che tu chiedi che cosa faremmo al posto tuo, io mi comporterei così: andrei subito dal vet (forse questa volta non c'è bisogno di sedarla, anche perché non la lascerei lì.)
Ascoltata la diagnosi chiederei, con tutto il coraggio possibile, qual è la prognosi: in caso di cure possibili, proverei il tutto e per tutto per darle una buona vita. Se si trattasse di un accanimento terapeutico, ci penserei un po', ma deciderei sempre per la minor sofferenza della micia.
Una cosa è certa: se ci fossero delle possibilità, non esiterei a tentarle tutte.
Fatti aiutare da tua madre, che mi sembra saggia. Un abbraccio e tanti incrocini.

[Lucychan]

Grazie a tutti per i consigli e per la vicinanza.
Stamattina ho tastato io stessa la zona incriminata: è tra il petto e la gola verso il lato sinistro, ma non si vede un rigonfiamento, si sente solo. Mi sembra una massa tonda di circa 1 cm o poco più di diametro, ma addirittura sembrerebbe quasi una cisti.
Comunque sempre stamattina ho parlato con la veterinaria e mi ha detto che si può fare un ago aspirato: la porto, le fanno l'ago aspirato e la riporto a casa (giardino). Nel mentre faranno le analisi e mi diranno di cosa si tratta. Mio padre pare essere d'accordo, quindi la prossima settimana vado.

[linguadigatto]

aggiornaci! tanti incrocini per la micia!

[Lucychan]

Grazie! ^^
Purtroppo questa settimana ho avuto l'influenza e quindi ho dovuto rimandare il tutto... la porto la prossima settimana.