Possibile inserimento gatti in stallo

[Leuconoe]

Buongiorno a tutti! Mi presento, sono Leuconoe e al momento con me vivono un gattone di 8 anni, Dante, sordo e diabetico, e Arthur, un cane di taglia media di 14 anni, inseparabile da Dante.

Per una serie di ragioni con cui non voglio tediarvi ci siamo trovati ad accettare di fare da stallo a due gatti di 11 anni, uno sphynx e un orientale, dolcissimi e buonissimi che hanno vissuto in una situazione di grande disagio negli ultimi mesi per cui stiamo cercando di rimetterli in sesto anche dal punto di vista della salute (raffreddori, diarrea, vomito, un disastro poveri piccoli). Siamo ovviamente seguiti da un veterinario che è anche un amico che ci sta assistendo per la salute dei gattini, ma siccome la nostra idea sarebbe stata quella di adottarli, se fossero andati d'accordo coi nostri animali, scrivo per chiedere aiuto per l'inserimento.

Sake e Thot, i nuovi arrivati, sono con noi da circa una settimana e, a parte i problemini di salute su cui stiamo lavorando, stanno bene, mangiano, sono affettuosi e sembrano a loro agio. Al momento li abbiamo confinati nella nostra camera da letto, non essendoci altri spazi utilizzabili per farli stare tranquilli e isolati dai due animali residenti. Abbiamo iniziato a fare gli scambi di oggetti (copertine, giochini) e Dante sembrava un po' sdegnato ma nulla di grave. Annusava dalla porta di camera ma non sembrava turbato. Arthur, il cane, invece lo abbiamo già fatto incontrare coi gatti e dopo qualche ringhiata al terzo giorno stavano sul letto insieme tranquilli (premetto, Arthur adora i gatti).

Un paio di giorni fa, consultato anche il veterinario, abbiamo provato a fare vedere Dante coi nuovi arrivati attraverso una specie di cancelletto e lì sono iniziati i guai. Dopo qualche istante in cui li ha studiati ha iniziato a vocalizzare come un indemoniato, soffiando e avventandosi contro il cancelletto con zampate e ringhi furiosi. Ovviamente lo abbiamo riportato nella sua zona e appena sceso in sala tutto finito, come se niente fosse.

Chiediamo consiglio su come poter procedere perché ci terremmo che, magari col tempo, potessero andare d'accordo e trasformare lo stallo in adozione, ci siamo già tutti affezionati molto ai nuovi arrivi e ci dispiacerebbe davvero dover cercare loro un'altra casa.

La nostra più grande paura è che, pur procedendo lentamente, al momento di metterli in contatto Dante possa fargli davvero male, non solo qualche zampata ma aggredirli davvero, perché gli altri due sono veramente dei tontoloni e non so neanche se avrebbero la prontezza di scappare (difendersi non se ne parla proprio).

Qualunque consiglio è ben accetto, grazie di cuore

[VEI-6 Vesuvius]

Non tutti i gatti si adattano ai nuovi inquilini, purtroppo.
Di mia esperienza in 22 anni di vita assieme a dei gatti, il primo inserimento è stato tra la mia prima gatta, Goku, all'epoca 10 anni, e Aegir, all'epoca cucciola.
Si sono incontrate fin dal primo giorno. Qualche soffio da parte della Goku, ma sostanzialmente la convivenza è stata pacifica. ci sono voluti alcuni mesi, ma poi le due gatte hanno giocato insieme, fino a quando alla Goku non è arrivata l'artrite (era anzianotta, grassa e portatrice del gene FD).
Dopo che la Goku è morta nel 2020, a 19 anni compiuti, ho adottato due gattini maschi dall'indole buona e pacifica, Kiwi e Olav. Kiwi in particolare vedeva tutti i gatti come amici, l'Olav è più territoriale ma comunque buono.
Con loro ho favorito un inserimento graduale, e me ne sono pentita. Ora l'Olav ha 2 anni e mezzo, e l'Aegir continua a non volerlo tra i piedi (al Kiwi si era abituata, ma purtroppo lui è morto poco tempo dopo). Mantengono la distanza di un metro. Con la Goku dormiva a fianco.

L'Olav non è un gatto particolarmente litigioso, ma sa come gestire l'Aegir. Quando lei è tranquilla si avvicina e la annusa, se la vede aggressiva le sta alla larga. Non sono così fessi, anche se buoni.
Credo che invece di un inserimento graduale, magari sarebbe meglio farli incontrare in una zona poco frequentata della casa, magari la cantina, o il bagno per gli ospiti, non saprei...

Mi è capitato di vedere uno sphynx dal vero pochi mesi fa. Mi ha sorpresa, sono più carini visti dal vivo che in foto.

[Leuconoe]

@VEI-6 Vesuvius grazie mille intanto. Sì so che alcuni inserimenti possono essere problematici ma nella mia esperienza per fortuna non mi è mai capitato che fosse addirittura impossibile la convivenza, solo magari molto lungo il periodo di inserimento. Speriamo bene!

Sì gli Sphynx devo dire che non è che mi piacessero molto prima di incontrarli dal vivo. Sono di una dolcezza e di un'intelligenza incredibili!

[violapensiero]

Occorrono dosi industriali di pazienza. Le mia prime due micie si sono abituate a vivere insieme dopo quattro mesi. Ed erano lotte anche fisiche, anche se non si sono mai fatte male. La prima micia residente era dominante, non accettava nessuno. Ma il mio veterinario di allora, davanti al mio spavento, mi disse di pazientare, alternare momenti di vita comune sotto sorveglianza, e momenti di separazione, e aveva ragione. Non hanno mai dormito insieme, ma si sopportavano. La sordità poi, rende Dante maggiormente diffidente verso ciò che percepisce come estraneo, perchè lo percepisce male...e lo teme. mescola tanto gli odori, usa feliway...e fiori australiani. Coraggio. Sono anche io in fase di inserimento e una micia sola tra tre fa resistenza...

[Aletto]

Dante ha avuto una reazione piuttosto comune, per difendere quello che è di vitale importanza per un felino solitario la cui socialità non è organizzata in gruppo, aggredisce. Hai voglia a scambiare odori! non possiamo azzerare millenni di evoluzione scambiando odori, quei millenni perdurano rendendolo un animale a socialità facoltativa.
Qualunque gatto, di solito, incontrando un consimile sconosciuto nel suo territorio, tende istintivamente ad averne paura e a reagire ringhiando, soffiando o addirittura attaccando perché lo interpreta come una minaccia sia per la propria incolumità fisica, sia come un invasore arrivato ad occupare i suoi spazi.

Non c'è niente di strano, ma c'è da dire che alcuni gatti proprio per quella socialità facoltativa si vanno a genio fin da subito.

"Lo schema del dominante e del sottomesso piace tanto, richiama un ordine militaresco a noi familiare, è estremamente rassicurante nella sua elementare semplicità: io comando, tu obbedisci senza discussioni. Non richiede di conoscere, né di distinguere." (cit. Sonia Campa etologa)
La dominanza è un termine molto usato dagli etologi ma che, come dice Marc Bekoff (etologo), se si basa su un solo inequivocabile significato è oltre che fuorviante anche semplicistico.
In natura un animale dominante si fa in quattro per il suo gruppo. Ce lo vedete un gatto, o qualunque altro animale che non vive in società organizzate, che si fa in quattro per il suo inesistente gruppo?

Quello che mi dispiace è che un incontro così lascerà tracce spiacevoli. Dante potrebbe aggredirli ma l'aggressione vera e propria per loro è l'ultima spiaggia.
Aspettate a farli incontrare di nuovo anche se la riuscita della convivenza è nelle loro mani.

[Leuconoe]

Grazie a tutti intanto Ieri abbiamo riprovato a farli vedere e dopo un iniziale momento di tensione (ma molto più tranquillo della prima volta) con l’aiuto di qualche croccantino le cose sono andate molto meglio. Dante è rimasto tranquillo sdraiato a guardarli al di là del paravento, orecchie dritte e neanche più troppo gonfio. Pian piano continueremo così nei prossimi giorni e dopo un po’ proveremo a lasciarli liberi (aiuto!). Grazie ancora per tutti i preziosi consigli!