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Vai Indietro   Micimiao Forum di discussione per tutti i gattofili > MESSAGGI CONTRO I MALTRATTAMENTI E GLI ABBANDONI > No ai maltrattamenti e abbandoni degli animali

No ai maltrattamenti e abbandoni degli animali Dite la vostra sui maltrattamenti e gli abbandoni degli animali.

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Vecchio 04-09-2023, 17:51   #11
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Predefinito Re: Capretta uccisa a calci durante una festa di compleanno

Il problema della giustizia, dei processi, delle pene è che ad amministrare tutto questo, purtroppo e inevitabilmente, ci sono esseri umani.
E succede che nei tribunali si assista a processi-farsa, a discriminazioni sulla base del genere o della specie, a riprova che all'atto pratico le vittime non sono tutte uguali, non hanno pari dignità.

Non ritengo di cadere in un trappolone quando auguro a quei bastardi quello che ho augurato.

Non dimentico.
Non perdono.


Iska la rossa dagli occhi di luna
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Vecchio 04-09-2023, 17:57   #12
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Aggiungo che la pena, già spesso inadeguata quando la vittima è umana, nel caso di un animale è decisamente ridicola e costituisce un ulteriore sfregio e violenza verso l'indifesa vittima.
Questo è grave e per me inaccettabile in quanto sono i legislatori i primi a discriminare fortemente le tipologie di vittima, come se per uno stesso atto un animale soffrisse meno di un umano.
E i giudici non sono da meno dei legislatori nel considerare sostanzialmente gli animali come esseri di serie Z, tanto che spesso non applicano il massimo della già di per se ridicola pena e ricorrono a piene mani alla sospensione condizionale.
Per queste grandi lacune della giustizia c’è come unico contrappeso la gogna dei social.
Ho letto che il profilo fb del tizio che ha ucciso l’orsa è stato chiuso per eccesso di commenti violenti nei suoi confronti, ma forse aveva anche degli ammiratori del gesto.
Anni fa postai qui a proposito di una nota pasticceria di Cortina che aveva cosparso di colla il balcone su cui si poggiavano i passeri perché davano fastidio ai clienti. Quei passeri morirono. Anche quella pagina fb fu chiusa per gli insulti dei commentatori.


"Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne
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Vecchio 04-09-2023, 21:03   #13
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……
Non dimentico.
Non perdono.
Questo non l’avevo letto.
Nemmeno io dimentico.
Il perdono poi, secondo me, è qualcosa di inutile.
Perdonare non è prerogativa umana, si può dire, si può far credere, si può provare, si può mentire a sé e agli altri. Ma non funziona.


"Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne
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Vecchio 04-09-2023, 21:58   #14
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Il perdono ha una sua utilità.

È l'equivalente laico dell'assoluzione cristiana; quest'ultima è concessa dal sacerdote, il primo è concesso dalla parte offesa o da chi per essa.

Il colpevole chiede perdono esplicitamente o più spesso tramite l'adduzione di scusanti (non sapevo, non immaginavo, non l'ho fatto apposta, sto male pensando a ciò che ho fatto)
E si potrebbe andare avanti quasi all'infinito.

Il sacerdote, nelle vesti di rappresentante divino, concede l'assoluzione dalle colpe commesse.

Anche la persona che perdona concede una sorta di assoluzione, ma non solo: con questo atto si pone al di sopra dei comuni mortali.
Perché per perdonare chi ti priva dei tuoi affetti più cari (non solo umani) bisogna essere dei santi, se non addirittura dio.

E chi riceve il perdono pensa, più o meno consciamente, di porsi al riparo da un'eventuale vendetta.


Iska la rossa dagli occhi di luna
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Vecchio 05-09-2023, 08:41   #15
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Il perdono ha una sua utilità.

È l'equivalente laico dell'assoluzione cristiana; quest'ultima è concessa dal sacerdote, il primo è concesso dalla parte offesa o da chi per essa.

Il colpevole chiede perdono esplicitamente o più spesso tramite l'adduzione di scusanti (non sapevo, non immaginavo, non l'ho fatto apposta, sto male pensando a ciò che ho fatto)
E si potrebbe andare avanti quasi all'infinito.

Il sacerdote, nelle vesti di rappresentante divino, concede l'assoluzione dalle colpe commesse.

Anche la persona che perdona concede una sorta di assoluzione, ma non solo: con questo atto si pone al di sopra dei comuni mortali.
Perché per perdonare chi ti priva dei tuoi affetti più cari (non solo umani) bisogna essere dei santi, se non addirittura dio.

E chi riceve il perdono pensa, più o meno consciamente, di porsi al riparo da un'eventuale vendetta.
Continuo a non riuscire a considerare il perdono come utile, sarà utile nelle grandi comunità per mantenere un qualcosa di simile alla pace, ma non per il singolo

Scansiamo un momento il problema giuridico nel quale non possiamo intervenire nell’immediato perché ci sono le leggi e la loro ambigua fluidità dell’interpretazione. Inoltre il perdono non ha nulla a che vedere con l’ambito giuridico essendo un patto privato tra due parti.

Nell’atto di perdonare che ci si presenta tante volte nella vita, c’è un
-tornare indietro nel tempo e ripartire da lì, ma se non è possibile dimenticare in realtà non si torna indietro per ripartire da zero. E già questo è un impedimento non da poco
- c’è un processo faticosissimo perché è come una scommessa, scommettere che l’altro non ripeterà l’azione, e scommettere di essere in grado di riperdonare ripetere anche noi lo stesso faticoso percorso del perdono.

Allora, se io perdono, se io per perdonare, devo avvicinarmi all’aspirante perdonato al punto tale da ammettere che forse anch’io in quella situazione potrei commettere lo stesso errore, che non è stato errore per l’altro ma solo per me, mi calo nella tua situazione e (forse capisco) accorcio le distanze tra noi a tal punto da rendere inutile il perdono.

Il perdono diventa anche un atto di benevolenza da parte della vittima (anche io sono stata offesa e quindi vittima negli esempi citati ieri e non solo) che però a quel punto ristabilisce le dovute ed inevitabili distanze del perdono divino, con conseguenti dissimmetrie in questo scambio tra perdonante e perdonato che, in quanto scambio, non dovrebbe avere nulla di commerciabile ma solo riconoscere la pluralità dei soggetti in campo.


"Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne
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Vecchio 05-09-2023, 09:37   #16
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Questo non l’avevo letto.
Nemmeno io dimentico.
Il perdono poi, secondo me, è qualcosa di inutile.
Perdonare non è prerogativa umana, si può dire, si può far credere, si può provare, si può mentire a sé e agli altri. Ma non funziona.
Funzione secondo me se ti aiuta a raggiungere una maggior serenità
È una cosa molto umana e un percorso interiore che secondo me deve servire a chi ha ricevuto l'offesa per andare oltre e non farsi rovinare la vita dalla rabbia. Non riesco a vederlo in altro modo.
Non riesco in alcun modo ad applicarlo a questa situazione.

I bambini, le bambine, i ragazzi, le ragazze vanno educati.... Genitori e società hanno una grande responsabilità in questo. Questa estate un episodio mi ha colpito molto. Ero in una piscina in una località montana in majella. Mio figlio, che ha 9 anni, combatteva le povere api che erano finite in acqua, per timore di essere punto. Con pazienza gli ho spiegato che erano in difficoltà e che potevamo tirarle fuori con un legnetto in modo che loro si asciugassero le ali e volessero via, così noi non saremmo stati punti e loro avrebbero ripreso il loro lavoro di fiore in fiore. Gli ho ricordato la funzione biologica delle api e quanto gli piace il miele. In poco, si è trasformato in un salvatore di api in difficoltà. È un micro esempio ma mi ha fatto riflettere molto sul nostro ruolo di adulti e di genitori. Cos'hanno insegnato a questi ragazzi? Io ogni volta cerco di dire a mio figlio, quando vedo dei componenti violenti o poco rispettosi nei confronti di esseri viventi: come ti sentiresti tu, se delle creature enormi ti trattassero così? Non è un percorso scontato, va rinnovato ogni giorno, viviamo tra mille contraddizioni, mangiamo animali.... Che segnali diamo?
E questi ragazzi "minorenni", possono ancora capire?
Pensieri buttati giù.
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Vecchio 05-09-2023, 10:08   #17
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@ ba
-Come faccio ad essere più serena se sono scesa a compromessi? Ovviamente di compromessi se ne fanno sempre, ma assorbire una mentalità non mia e restituirla come perdono è difficilissimo. Almeno per me.
-Come faccio poi ad essere sicura che manterrò il perdono?

Non provo rabbia per fortuna, mi limito alla constatazione dei due elementi qui sopra.
Un mio amico molto ma molto credente mi disse che l'unico che perdona è Dio, noi al massimo possiamo scusare. Da lì partì il suo lungo ragionamento sulle sacre scritture.

Non provo rabbia ma divento una iena se qualcuno nuoce a mia figlia, e adesso ai miei nipoti. Ma questo è un altro discorso.

Forse il perdono in questa discussione è uscito fuori da un mio post che ha spostato l'attenzione a violenze anche contro gli umani.
Forse, non lo so.


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Vecchio 05-09-2023, 10:30   #18
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@ ba
-Come faccio ad essere più serena se sono scesa a compromessi? Ovviamente di compromessi se ne fanno sempre, ma assorbire una mentalità non mia e restituirla come perdono è difficilissimo. Almeno per me.
-Come faccio poi ad essere sicura che manterrò il perdono?.
Non sono riuscita a spiegarmi Aletto. Non intendo un compromesso, proprio non lo deve essere.
E no non puoi essere sicura. È un cambiamento tuo, non una riabilitazione di chi ti ha fatto del male. Io sì ho provato e a volte provo ancora molta rabbia.
Dovrei mettere in ballo questioni troppo personali per spiegarmi meglio scusami.
Si comunque credo c'entri poco con questa discussione.
Ps ecco qui una psicoterapeuta lo spiega meglio di me.
https://www.psicologacorinnadagliana...-stare-meglio/

Ultima Modifica di babaferu; 05-09-2023 at 10:34.
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Vecchio 05-09-2023, 11:19   #19
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@ ba
ok grazie


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Vecchio 05-09-2023, 12:41   #20
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Predefinito Re: Capretta uccisa a calci durante una festa di compleanno

Copioincollo dal link che hai messo, sicuramente omettendo passaggi importanti

“Ecco alcune cose che perdonare qualcuno non significa:
• Il perdono non significa che stai perdonando o scusando le azioni dell’altra persona.
• Perdonare non significa che devi dire alla persona che è stata perdonata.
• Il perdono non significa che non dovresti provare più sentimenti per quello che è successo.
• Il perdono non significa che non ci sia nient’altro da risolvere nella relazione o che ora sia tutto a posto.
• Il perdono non significa che dovresti dimenticare che l’incidente sia mai accaduto.
• Il perdono non significa che devi continuare a includere la persona nella tua vita.
• Il perdono non è qualcosa che fai per l’altra persona.
perdono non significa riconciliazione.
Perdonare significa, ad esempio, continuare a considerare quello che è successo come sbagliato, moralmente riprovevole, ma al contempo non essere più arrabbiati con la persona che ha commesso il fatto.
il perdono ha un potere curativo ed è quindi vitale per la nostra salute mentale.*
- essere pronti (se il danno è stato eccessivo possono passare anni)
-Il perdono richiede la volontà* di perdonare.
- Il perdono mette il sigillo finale su ciò che è successo che ti ha ferito.”
Ossia trasformare la ferita in una feritoia

Mi rifaccio alle parole di un altro psicoanalista che per certi versi coincide col link: io per andare incontro ad un perdono, ad un desiderio di perdonare che ancora non ho ma ci provo lo stesso, io MUOIO perché vivo una vita falsa. Quello non è perdonare ma non aderire a qualcosa, ad un desiderio che ancora non mi riguarda, e questo è salute mentale.

*lo dicono espressamente le neuroscienze
*la volontà a volte non arriva o tarda troppo ad arrivare.


P.S. anche io dovrei parlare di eventi troppo personali, ma possiamo procedere a piccoli passi che porteranno non so dove. Però la rabbia per fortuna non ce l’ho, il disinteresse purtroppo c’è, come anche l’irrisolto

Grazie


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