Perché i mici cadono in piedi?

Ok, prevalentemente è diverso da tutti.
Ma a vincere le gare di velocità sono sempre loro, gli atleti di origine africana.
Tanto che ha fatto scalpore in tutto il mondo il fatto che alle ultime olimpiadi la gara dei 100 l'abbia vinta l'italiano Jacobs.
Italiano si, ma di madre.
Il padre, è uno statunitense dalla pelle nera...

https://micimiao.net/forum/album.php...ictureid=29321

Vediamo se con un piccolo barbatrucco riesco a rendere fruibile in modo più semplice l'immagine che volevi caricare. In anteprima funziona, speriamo bene.

Non si capisce a quale gara si riferisca. Si tratta sicuramente di 100 metri.
Vedo tre maglie della nazionale giamaicana (quelle verdi), e tre maglie rosse, che potrebbero essere della rappresentativa statunitense, che spesso le usa.
A me pare che tutti gli atleti ai blocchi di partenza abbiano la pelle scura, ma forse i miei occhiali funzionano peggio dei tuoi.
In ogni caso, che atleti dalla pelle chiara riescano a conseguire qualche buon risultato nelle gare di velocità, o almeno a non sfigurare troppo, lo dimostra la medaglia d'argento della staffetta italiana 4X100 agli ultimi mondiali di atletica, disputati qualche settimana fa.
Ma si tratta di episodi, come, in ambito calcistico, è stata la vittoria del Leicester di Claudio Ranieri nel campionato inglese di calcio qualche tempo fa.

Per la restante parte del mio precedente post, spero di aver fornito ai lettori qualche buona notizia di carattere storico, che può aiutare a capire qualcosa in più.

[Aletto]

https://micimiao.net/forum/picture.p...ictureid=29320

Schermata bianca.
Decisamente, è un periodo che sei poco fortunata con i link.
Ho controllato, comunque, sul tuo album, e la foto è la stessa che ho linkato io.

Buona domenica.

In ogni caso, ecco l'immagine dell'esultanza dei quattro staffettisti italiani dopo la conquista dell'argento ai recenti mondiali di Budapest (scaricata via google):

https://micimiao.net/forum/album.php...ictureid=29322

Ordine d'arrivo: 1° USA; 2° Italia; 3° Giamaica.

Un risultato inatteso e insperato, a sostegno del tuo "prevalentemente".
E molto più visibile dell'immagine che avevi postato tu.

Rilassati, e goditi la bella giornata.

[Aletto]

Originariamente inviato da Aletto

Vero.
I centometristi si devono allenare parecchio ed avere in partenza una maggiore quantità di fibre muscolari bianche (anche se per noi i muscoli sono tutti rossi).
Quindi un po’ ci nascono, e poi riescono a fare circa 10m/sec.
Non mi dò pace su questo.
Un centometrista non sarebbe un buon maratoneta e viceversa a causa della quantità di fibre bianche o rosse che ha in partenza come patrimonio genetico.

Non credo sia un caso che i centometristi siano prevalentemente neri. Magari su quest’ultima cosa ho detto una boiata pazzesca.

non era una boiata per fortuna
il link non riporta studi scientifici, ma ricordo che sta cosa mi fu detta anni fa da un atleta che per allenarsi metteva un calzino a distanza di 100 m e poi un suo amico cronometrava

https://www.studocu.com/it/document/...torie/42752498

[Iska]

Originariamente inviato da Aletto

Butto lì un altro concetto da un sito web che mi sembra plausibile, gli afroamericani attuali provengono ahimè dallo schiavismo.
“Gli schiavi erano a tutti gli effetti animali da lavoro e per questo venivano selezionati per le loro prestazioni fisiche. I più deboli non venivano neanche caricati sulle navi, altri morivano in viaggio, altri ancora non venivano venduti nei mercati a causa delle loro prestazioni fisiche inadeguate. Quelli che superavano questo calvario erano tutti eccezionalmente resistenti e per premio gli veniva concesso di vivere, da schiavi. Spesso solo ai più forti fra di loro era concesso di riprodursi, come ai cavalli da aratro.

Il risultato è stata una selezione forzata e un’evoluzione verso una popolazione di “superuomini” dotati di un fisico superiore. Fra i discendenti di questi schiavi oggi ci sono quei super-atleti che fanno pensare che tutte le persone di colore abbiano un fisico più sviluppato e potente delle persone bianche.”

Che tra gli afroamericani attuali ci siano anche ad es gli obesi e persone non più atte a conservare quelle caratteristiche, mi sembra anche normale essendo passati ormai tantissimi anni ed i fattori ambientali epigenetici possono aver interferito con l’ignobile disegno iniziale.

Abbiamo parlato della corsa perché nel video c’è il confronto tra la corsa del gatto e quella dell’uomo che più che altro rincorre e può avere la meglio solo perché il micio finisce in un vicolo cieco, ma ci sono discipline atletiche nelle quali gli afroamericani non riescono altrettanto bene.

Tra i motivi della loro riuscita potrebbe anche entrarci la determinazione, il grande impegno profuso per togliersi dalla condizione socio-economica che per la maggior parte degli afroamericani e anche degli africani, è tutt'altro che invidiabile.
Poi ci sarà anche la preferenza individuale per certe attività e il fatto che certe altre non sono tradizionali e non saprebbero forse dove svolgerle.

Ci sono sport nei quali gli africani non eccellono, per esempio lo sci; a meno di andare nel comprensorio di Oukaïmeden, che però è in Marocco, non nell'Africa nera, dove per altro qualcosa c'è, ma non tale da garantire la possibilità di uno sport di massa come nel cosiddetto occidente.
E meno male, che di danni l'uomo ne già fatti un po' dovunque, lasciamo almeno stare l'Africa.

Gli allenamenti specifici, specie quelli di potenziamento, sono ovviamente indispensabili per un atleta, qualsiasi disciplina pratichi.
Servono a sviluppare il talento (innato, come i lasciti della genetica) o anche a modificare in qualche modo la struttura muscolare dell'atleta.
Ma quanto meno si modifica, almeno tendenzialmente, ciò che madre natura ha progettato, meglio è.

Ricordo il caso di Toni Kucoc, un prodigioso cestista croato che diventò una superstar giocando nella squadra di basket della Benetton Treviso, tanti anni fa.
Come quasi tutti gli atleti slavi (e anche molti baltici e scandinavi), aveva una muscolatura molto lunga, tanto da apparire alla vista mingherlino.
Questa muscolatura gli garantiva, tra l'altro, un peso forma particolarmente basso, che favoriva la sua agilità, che unita alle sue abilità nel gioco del basket, ne fece presto una stella sportiva di prima grandezza.

Al punto che quando Michel Jordan si ritirò dall'attività sportiva, i Chicago Bulls (lo squadrone NBA in cui giocava) scelsero proprio Kucoc per sostituirlo.

La scelta si rivelò infelice, perché nel basket professionistico statunitense la potenza fisica ha un peso strabordante rispetto alla pura tecnica.
Così Kucoc fu messo a fare potenziamento fisico, e dopo un anno di trattamento (temo non solo di palestra...) era diventato una specie di vaccarella: grosso e molto più pesante.
Perdendo così quell'agilità e quella velocità che lo avevano reso un giocatore capace di fare la differenza.
In più, l'aumento di peso non si rivelò gestibile dalla struttura del suo scheletro, per cui il resto della sua breve carriera fu costellato da continui infortuni alle articolazioni.
E finì presto nel dimenticatoio.

Questa storia mi è rimasta impressa, come monito, per le condizioni di Averno, che avendo avuto un doppio infortunio alla stessa zampa, non deve ingrassare più di tanto, pena una vecchiaia martoriata da lancinanti dolori ossei e rischio di nuove fratture.

[Aletto]

Originariamente inviato da Iska

Tra i motivi della loro riuscita potrebbe anche entrarci la determinazione, il grande impegno profuso per togliersi dalla condizione socio-economica che per la maggior parte degli afroamericani e anche degli africani, è tutt'altro che invidiabile.
….

Penso proprio di sì, sono fortemente motivati. E sanno poi di entrare di nuovo in mondo pieno di difficoltà e di sacrificio durante e fuori dall’allenamento.

Piano piano gli atleti di pelle scura stanno cominciando a farsi notare anche in alcune discipline invernali.
E' il caso della nazionale giamaicana di bob, che dalle Olimpiadi di Calgary in poi, ha sempre mandato atleti a concorrere, con risultati non brillantissimi, ma comunque in lento ma netto miglioramento.
Questo link, porta ad una breve storia della rappresentativa giamaicana alle Olimpiadi di Sport Invernali.

https://www.ilpost.it/2022/01/23/sto...adi-invernali/

L'avventura della nazionale caraibica fu anche possibile grazie ad un contratto di sponsorizzazione della FIAT, che arruolò gli atleti giamaicani per uno spot che girò per qualche tempo sulle nostre tv. Eccolo:

https://youtu.be/A-4pLiL2I74?feature=shared

[VEI-6 Vesuvius]

Perchè i gatti cadono sempre in piedi e poi si parla di uomini