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No ai maltrattamenti e abbandoni degli animali Dite la vostra sui maltrattamenti e gli abbandoni degli animali.

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Vecchio 12-05-2023, 12:21   #1
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leucio
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Predefinito Era ora !

Identificati e denunciati i "tifosi" del Napoli che, durante i festeggiamenti per la conquista dello scudetto 2022-2023, hanno portato in trionfo per le vie cittadine un "ciuccio" dipinto d'azzurro.

https://m.dagospia.com/denunciati-i-...n-asino-352398

Come si può notare, il povero "ciucciariello" è stato immobilizzato su un piccolo carrello da rimorchio auto, e costretto a sfilare per le vie cittadine, nel pieno di una festa rumorosa almeno quanto il Capodanno. Per dare un'idea, dove abito io si è sparato per oltre mezz'ora, pochissime fontane ed altri fuochi coreografici, tantissimi petardi ed altri ordigni rumorosissimi. Fortunatamente Averno, il gatto che vive con me, non si è scomposto più di tanto. Si è limitato a guardarmi con un'aria tra l'interdetto e il preoccupato. Ma ha aspettato la fine dei festeggiamenti per consumare "la portata extra" che gli avevo appena servito in tavola per celebrare come si deve il terzo scudetto (ebbene si, lo confesso, sono anch'io un pochino tifoso del Napoli).

Adesso il povero asinello della foto che vi ho postato è stato ricoverato in un maneggio nel Beneventano, un'area tranquilla dove avrà tempo e modo di riprendersi dallo shock di una nottata per lui davvero infernale.

E' la prima volta che l'autorità giudiziaria partenopea fa un intervento simile, e speriamo sia la volta buona per porre finalmente termine ad un'usanza, quella di trascinare in un contesto psicologicamente insostenibile, un povero animale al solo fine di eccitare gli animi.

Ricordo che quando ero bambino (fine anni '60), e mio padre qualche volta mi portava a vedere il Napoli allo stadio, c'era l'usanza di far effettuare, nell'intervallo tra primo e secondo tempo, un giro di campo ad un asinello bardato d'azzurro. Potete solo lontanamente immaginare il boato e le urla belluine che si levavano durante questo "rito scaramantico", se non siete mai stati allo stadio del Napoli.

https://www.passionemaglie.it/mascot...oli-o-ciuccio/

E se la partita era importante, ai fini della classifica o perché giocata contro una delle più forti squadre del nord (Juventus, Inter e Milan) o una rivale meridionale (Roma, Palermo o Catania), si arrivava a far percorrere al povero ciuccio anche un giro lungo l'anello dello stadio, in mezzo ai tifosi. Preceduto da una specie di "pazzariello" accompagnato da un paio di percussionisti armati di tammorra, e scortato da un figuro bardato con poncho e sombrero che suonava i piatti (che diventò famoso a livello nazionale perché fece da portafortuna della nazionale ai mondiali di Mexico '70), il povero asinello veniva fermato al centro di ogni settore dello stadio. I "musicisti" facevano un breve "concertino" molto fragoroso, mentre il "pazzariello" aizzava la folla ad incitare il Napoli. Con l'effetto che tutti potete immaginare.

Non è bello scriverlo, però in mancanza di una crescita culturale e di una sensibilità civile, è sperabile che almeno un intervento repressivo serva a porre fine a comportamenti inutilmente e stupidamente crudeli nei confronti degli altri animali.

Napoli Club
"Orgoglio Felino"

Ultima Modifica di leucio; 12-05-2023 at 12:24.
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Vecchio 12-05-2023, 15:01   #2
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Aletto
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Predefinito Re: Era ora !

Mi viene sempre in mente questo pensiero, questa disperazione di Marchesini:
L’animale libero e ribelle, creativo e ferino, pieno d’ingenua aggressività, colmo di mondo negli occhi e nel naso… lo stanno cercando, lo vogliono uccidere, annientare. E lo faranno per paura, negligenza o forse solo per stupidità. Flebile ne è rimasto il respiro e il suo corpo assorbito da troppi riflessi. Lo hanno reso banale, vuoto, una maschera o uno specchio per declamare il puerile. Ha perso l’anima, quella che sa scuotere il brivido, riempie di meraviglia un bambino, si fa epifania per il volo sciamanico. Lo rinchiuderanno in una prigione, togliendogli spazio vitale, castrandolo o dopandolo, riempiendolo di coccole, con bocconcini e frustate, spacciandolo per icona, sacrificandolo in nome di una tradizione, trasformandolo in un concetto. E soprattutto nominandone il nome invano.


"Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne
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Vecchio 12-05-2023, 18:17   #3
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leucio
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Predefinito Re: Era ora !

Quando ho caricato il post, ero in ufficio, ed i computer aziendali hanno l'accesso a youtube bloccato, quindi non ho potuto caricare un video (che trovo molto bello) in cui si mostrano le due "macchine da festa" più belle che si sono viste nella notte del tripudio, che rendono il senso vero della festa così come si è concepita e vissuta in città, al di là dei disgustosi episodi di maltrattamenti di asini ed altri animali dipinti d'azzurro dai soliti deficienti.

https://youtu.be/gRZRsKgG6U8

A parte i fuochi d'artificio, c'è la Nave, che da Mugnano, un paese della provincia a nord di Napoli sede di un importante mercato ittico, ha solcato le perigliose vie d'accesso alla città. Un tripudio di luci e follia che ha attraversato tutta Napoli, e che sicuramente si rivedrà nelle prossime domeniche (la previsione è di un corteo festoso ogni domenica almeno fino alla fine del campionato, il 4 giugno).
E poi c'è il carro che si è mosso da Cavalleggeri Aosta, un rione operaio tra Fuorigrotta e Bagnoli, con un enorme "ciuccio" alato azzurro fatto di cartapesta, e sul trono, con la corona in capo, D10'S, ovvero Diego (Armando Maradona, specifico per i non napoletani), il Santo laico patrono della città, e soprattutto dei suoi disperati e disgraziatissimi abitanti.
Forza Napoli sempre.

Napoli Club
"Orgoglio Felino"
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Vecchio 13-05-2023, 13:43   #4
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Predefinito Re: Era ora !

More solito, le citazioni che Aletto distilla come miele su queste pagine sono ricchissime di spunti, seminatrici di dubbi, lampi che squarciano zone inesplorate, talvolta latenti o inconsce, dei miei pensieri (e credo non solo dei miei), semi messi a riposo nella nera terra minerale del mio cervello e delle mie emozioni, e che a tempo debito danno vita e respiro a meravigliosi pensieri/frutti, idee, ulteriori dubbi, occasioni di crescita. Sempre.

Verrebbe voglia di scrivere tomi e tomi e ancora tomi prendendo spunto da questa citazione.

Mi limiterò solo ad osservare, per restare "nei paraggi" della piccola questione sollevata nel thread, come il ruolo iconico di tanti animali stia progressivamente subendo una mutazione profonda di senso. Anticamente le varie tribù italiche (parlo del periodo della prima espansione romana nella penisola, immediatamente antecedente le guerre puniche) sceglievano un animale totemico come loro simbolo, ciò avveniva "per devozione": attraverso la scelta di un animale, si indicava il desiderio di padroneggiare un'abilità che caratterizzava una specie. Ad esempio, la più grande e potente tribù sannita, gli Irpini, protagonista di un'espansione che dall'Avellinese li ha portati ad occupare vaste aree del territorio dei Piceni fino alla colonia greca di Poseidonia / Paestum, aveva scelto il lupo come divinità totemica proprio per indicare la sua propensione aggressiva e guerresca. Altre tribù, ad esempio quella che viveva nell'area di Maleventum / Beneventum, scelse come divinità il bue, a significare laboriosità.
Nel corso dei secoli, con la sostituzione del lavoro degli animali a servizio degli uomini con le macchine, questo ruolo iconico si è progressivamente degradato, e con la progressiva svalorizzazione del lavoro umano tipica di questa fase storica, si sta trasformando in un'infame caricatura, svuotata di ogni senso e significato positivo.
E questo è stato il destino del povero asino, un animale centrale nell'economia agricola e nella cultura popolare delle aree interne del Sud, che fu "coram populo" eletto come simbolo di una squadra, il Napoli, che rappresenta una città nella cui memoria profonda le antiche culture contadine del Mezzogiorno sono potentemente radicate. Fino all'unità nazionale, Napoli è stata una delle città più popolose d'Europa perchè sotto la dominazione spagnola era esentata dal pagamento della tassa sul pane. Era quindi meta di migrazioni interne di masse di disperati che fuggivano dalla miseria infernale delle campagne, dove le condizioni di vita e di lavoro erano rimaste quelle del periodo feudale, e che almeno un tozzo di pane potevano in qualche modo racimolarlo nella capitale tentacolare del Vicereame spagnolo. Una condizione molto simile a quella degli immigrati che oggi arrivano sulle nostre coste fuggendo da guerre e condizioni di miseria inimmaginabili.
Ed oggi l'icona del ciuccio, svuotata di ogni senso e significato, viene svilita, offesa e maltrattata, vuoto simulacro destituito di ogni dignità di vivente. Come il lavoro di cui è stato potente simbolo evocatore.

Ultima Modifica di leucio; 13-05-2023 at 13:47.
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Vecchio 13-05-2023, 14:22   #5
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mentre scrivevo il post precedente, contemporaneamente cercavo su youtube un pezzo tratto dalla colonna sonora di un vecchio film degli anni '70, "Quant'è bello lu murire acciso", in cui si racconta la spedizione di Carlo Pisacane tragicamente terminata a Sapri.
E' un pezzo a suo modo anche ironico, che aiuta a capire il senso del post precedente meglio delle parole che ho usato io.

https://youtu.be/_MeEnx0i2r8

E' uno dei tanti pezzi della tradizione popolare recuperati da Roberto De Simone, e interpretato dalla Nuova Compagnia di Canto Popolare.
Buon ascolto.

Questo, invece ce lo metto solo perchè mi piaceva (e mi piace) molto

https://youtu.be/qSzopwgWh3A
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Vecchio 22-05-2023, 18:29   #6
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Questo caso, se vogliamo, è anche peggiore: qui il maltrattamento dell'animale, un povero dromedario, viene fatto solo ed unicamente come forma di dileggio verso la tifoseria dell'altra squadra cittadina.
Senza nessuna forma di giustificazione (o almeno comprensione) possibile.

https://www.kodami.it/dromedario-al-...i-denunceremo/
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Vecchio 06-08-2023, 12:26   #7
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Lo scudetto è vinto, dopo 33 anni era ora!
I festeggiamenti sono finiti.
La discussione langue (per non dire di peggio).
Gli ospiti sono andati tutti via.

E l'ultimo, chiude la porta.

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