Vaccinare i gatti all'estremità della coda. Che ne pensate?

[VEI-6 Vesuvius]

Da alcuni anni la parte finale della coda è considerata un valido punto per le vaccinazioni ai gatti ed è stata scelta proprio perchè, in caso di insorgenza del sarcoma, la sopravvivenza viene facilitata. Che ne pensate?

Qui un video della somministrazione del vaccino nella coda di un gatto.
https://www.youtube.com/watch?v=bcIjDPvb2zY

[Aletto]

Chiederò alla vet, i gatti qui stanno tra casa e terrazzo e da tanto non li faccio vaccinare

[Iska]

Non ho mai fatto vaccinare un gatto e non sapevo di questa possibilità; l'ho scoperto quando ne hai accennato nell'altra discussione.
Nel malaugurato caso di sarcoma da inoculo, amputando la coda si salverebbe la vita del gatto, che non risentirebbe più di tanto per questo handicap indotto.

Un micio di mamma aveva subito un grave trauma alla coda, non si è mai saputo cosa o chi gliel'avesse procurato; era così gravemente compromessa che il vet l'aveva dovuta amputare completamente, ma nonostante questo ha continuato a fare la sua vita di sempre, acrobazie comprese.

Ho letto che una delle vaccinazioni più rischiose sembra essere l'antirabbica, ma ho anche letto che qualsiasi iniezione può causare il sarcoma.
E si ipotizza che possa esserci anche una predisposizione individuale ad ammalarsi.
L'incidenza di questa patologia è molto bassa, si parla di 3-4 gatti su 10.000 ma non è una giustificazione per continuare a iniettare fra le scapole.

Mi piacerebbe sapere se sulla coda possono essere iniettati anche antibiotici e altro.
E vorrei sapere quali difficoltà incontra l'operatore nel fare l'iniezione in quella sede; in pratica, come si deve procedere.
Prima di venire a conoscenza dell'esistenza di questo tipo di sarcoma avevo sempre iniettato sulla spalla (mai fra le scapole); me l'aveva insegnato un veterinario di campagna, nel senso di quelli che di occupano di animali d'allevamento.
Ad ogni buon conto da quando ho saputo ho preferito adottare il protocollo di massima precauzione e ho evitato le iniezioni, dando la preferenza alla somministrazione orale.

La mia vet inietta sulla coscia i normali farmaci; fra le scapole se il gatto è scheletrico.
Non so in quale sede faccia i vaccini, non ho mai assistito.
Quando tornerà dalle ferie le chiederò che metodo usa.

[VEI-6 Vesuvius]

La Goku l'antirabica l'aveva fatta, in effetti.

[Iska]

Non ci sono certezze a livello scientifico sulle cause che provocano questo sarcoma.
Anche la finestra temporale in cui il gatto è a rischio, da pochi mesi ad anni, pare anche 6 o 7, non aiuta.
Mi chiedo come sia possibile mettere in relazione il sarcoma con l'iniezione di anni e anni prima, quando da decenni i gatti di casa vengono sottoposti annualmente o quasi a inoculi vaccinali e iniezioni di altri farmaci.

Finora mi sembra che gli studiosi brancolino nel buio, o quasi; tante ipotesi, nessuna certezza.
Anche quando si mette in campo una possibile predisposizione genetica.
A cosa?
Ad ammalarsi tout court di sarcoma?
O a seguito di iniezione, senza correlazione con la sostanza iniettata, fosse anche solo acqua sterile?
O per assurdo forse a causa della penetrazione di un ago?

O se invece alcuni gatti mancassero di un particolare fattore di protezione posseduto dalla quasi totalità dei mici?
Il che non significherebbe essere geneticamente predisposti, ma solo più vulnerabili.

Sul tema sarcoma da inoculo ho trovato una vecchia discussione su Micimiao:

https://www.micimiao.net/forum/showthread.php?t=118947

[VEI-6 Vesuvius]

Recentemente leggevo che vale per ogni tipo di iniezione. Già anni fa si colpevolizzava l'ago stesso. I gatti hanno il pelo e nel momento dell'inserimento dell'ago questo entra in contatto con i batteri già presenti sul pelo. Si forma un infezione permanente che in alcuni casi degenera in un tumore (solitamente sarcoma, a volte linfoma, in alcuni casi rari invece il tumore che si forma è benigno quindi facile da curare).

[Iska]

Quando ho adottato Milo era già adulto e castrato; senza dubbio gli erano già state fatte delle iniezioni, ma non so se fosse anche vaccinato.
Fra le scapole aveva una pallina di circa un cm di diametro, dura e con la crosta.
La vet mi disse che era una ciste causata da un' iniezione mal fatta, niente di preoccupante.

Dopo alcuni giorni la crosta si staccò, ma la pelle sottostante era ulcerata e c'era ancora la pallina; poi di nuovo si formò la crosta e di nuovo la stessa storia, finché finalmente la pallina cominciò a ridursi e quando cadde l'ennesima crosta la pelle sottostante era perfettamente guarita.
L'unica conseguenza fu che gli restò una grossa chiazza completamente glabra, di quasi 3 cm di diametro.
Lì il pelo non è mai più ricresciuto, nemmeno uno piccolissimo.

Quando venni a conoscenza del sarcoma da inoculo, pensai che forse lui era fra quei gatti fortunati nei quali l'iniezione aveva causato problemi assai meno gravi.
Fatto sta che già dal momento in cui la vet aveva ipotizzato che la causa fosse stata un'iniezione, rifiutai quella di antibiotico per curargli l'infezione alle vie urinarie, che probilmente era stata la causa del suo abbandono.
La vet prescrisse un farmaco da assumere per bocca.

[VEI-6 Vesuvius]

Originariamente inviato da Iska

Quando ho adottato Milo era già adulto e castrato; senza dubbio gli erano già state fatte delle iniezioni, ma non so se fosse anche vaccinato.
Fra le scapole aveva una pallina di circa un cm di diametro, dura e con la crosta.
La vet mi disse che era una ciste causata da un' iniezione mal fatta, niente di preoccupante.

Dopo alcuni giorni la crosta si staccò, ma la pelle sottostante era ulcerata e c'era ancora la pallina; poi di nuovo si formò la crosta e di nuovo la stessa storia, finché finalmente la pallina cominciò a ridursi e quando cadde l'ennesima crosta la pelle sottostante era perfettamente guarita.
L'unica conseguenza fu che gli restò una grossa chiazza completamente glabra, di quasi 3 cm di diametro.
Lì il pelo non è mai più ricresciuto, nemmeno uno piccolissimo.

Quando venni a conoscenza del sarcoma da inoculo, pensai che forse lui era fra quei gatti fortunati nei quali l'iniezione aveva causato problemi assai meno gravi.
Fatto sta che già dal momento in cui la vet aveva ipotizzato che la causa fosse stata un'iniezione, rifiutai quella di antibiotico per curargli l'infezione alle vie urinarie, che probilmente era stata la causa del suo abbandono.
La vet prescrisse un farmaco da assumere per bocca.

Un granuloma post vaccino lo ha avuto anche il Kiwi. Una pallina grossa un cm e soda (ma di consistenza diversa dal sarcoma della Goku, sembrava più una cisti) rimasto per una settimana o due. E poi si è riassorbito nel giro di un paio di giorni senza lasciare traccia.

Alla maggior parte dei gatti non succederà mai nulla, ma c0è una piccola ma consistente percentuale che è come la Goku.
Quando la Goku fu operata, il tasso generale di sopravvivenza al sarcoma da iniezione era del 2%.