Micimiao Forum di discussione per tutti i gattofili e amici degli animali
|
|
Il comportamento dei vostri a-mici Se avete dubbi, domande o esperienze sul comportamenteo dei vostri a-mici postate qui. |
|
Strumenti Discussione | Modalità Visualizzazione |
|
23-05-2021, 11:08 | #1 |
Re: Il richiamo della foresta
Non c'è un modo per farlo uscire? In che zona vivete? Non mi sembra un gatto adatto a vivere in appartamento, dovete trovare il modo di dargli la libertà....
Se mi lasci libera mi hai già insegnato come restare.... Emily Dickinson |
|
25-05-2021, 06:50 | #2 | |
Re: Il richiamo della foresta
Quote:
Purtroppo non abbiamo giardino o terrazzo (a parte che esistono le varie scuole di pensiero: quelli che "ci vuole il giardino o il terrazzo se hai un gatto" e quelli che "non ti diamo il gatto se hai il giardino o il terrazzo"...), quindi: casa e passeggiatone con noi. Almeno una o due volte a settimana, come detto, lo portiamo perché mi accorgo che gli piace, ha voglia di guardare la gente, il mondo, i piccioni, la fontana in piazza che butta fuori l'acqua... tutte quelle cose che ci sono in giro. Però non si riesce a portarlo fuori sempre. In casa ha i suoi giochi, il tiragraffi (che snobba brutalmente), una stanza piena di cose e nascondigli nella quale si diverte abbastanza perché gliela abbiamo un po' sistemata tipo parco avventura per felini... ma è un periodo un po' così... forse sono io che sono molto presa dal lavoro, e il resto della famiglia anche, e lui si è sentito un po' meno coccolato... boh? |
||
25-05-2021, 21:54 | #3 | |
Re: Il richiamo della foresta
Quote:
Non credo nel modo più assoluto che queste passeggiate possano essere un'alternativa alla vita all'aperto, nemmeno lontanamente, forse sono un modo tuo per sentire di fare qualcosa nei suoi confronti e dargli un pò di quella libertà che percepisci in lui come una grossa mancanza (per esperienza passata so che ce lo fanno capire molto bene quando sono frustrati, se così non fosse non ci porremmo tanti dubbi ), ma non sono altro che stress in aggiunta alla noia.... Sulle associazioni che no al gatto per chi ha balcone o giardino non mi esprimo, sarei troppo cattiva, stiamo togliendo a Cesare ciò che è di Cesare.... Se mi lasci libera mi hai già insegnato come restare.... Emily Dickinson |
||
26-05-2021, 06:00 | #4 | |
Re: Il richiamo della foresta
Quote:
Quanto al rigore di chi impedirebbe volentieri ai gatti di uscire... sono pienissimamente in accordo con te: non lo trovo giusto nemmeno io, anche se capisco, avendo perso un gatto in anni passati proprio per questa sua libertà. |
||
26-05-2021, 08:20 | #5 | |
Re: Il richiamo della foresta
Quote:
Chi ci dice che è semplicemente stufo? Credo piuttosto che sia stufo di non poter interagire nel modo che gli compete. La sua vita sembra permeata da desideri irraggiungibili che si autoalimentano. Spesso perdiamo un gatto anche tenendolo al sicuro, ma di questo non ce ne accorgiamo. La nostra è una società sempre meno abituata a pensare al gatto come animale con una propria etologia, una propria gamma di comportamenti e propri bisogni di specie, abbiamo più familiarità con l'idea di pet che ci porta a distorcere la sua animalità calandolo nella nostra. In quanto predatore solitario, il gatto è predisposto a perlustrare ed esplorare il proprio territorio per controllarlo e gestirlo. Inoltre, lo organizza in base ai propri bisogni seguendo una logica molto precisa e comune a tutti i gatti, che a volte rischiamo di violare con comportamenti eccessivamente invadenti. " lui si è sentito un po' meno coccolato" Sicura che le coccole e le uscite con lui come spettatore immobile siano una soluzione? So che è il massimo che potete offrirgli, ma lui vede a portata di mano la possibilità di esprimersi, e non può farlo. "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
||
26-05-2021, 20:04 | #6 | |
Re: Il richiamo della foresta
Quote:
Purtroppo, però, se devo pensare (e un po' lo penso) che il gatto deve essere libero di essere gatto, sostanzialmente devo pensare di non ospitare a casa mia (in quanto casa, intendo) nessunissimo gatto. Altrimenti, l'alternativa è che io debba pensare di doverlo fare uscire ed entrare a suo piacimento, con i rischi che questo comporta per la sua vita. Non appartengo alla categoria di chi pensa che il gatto debba essere snaturato. Né nel senso di umanizzato, né nel senso di "canizzato" (infatti esce con noi perché pare gli piaccia. Se non gli piacesse starebbe serenamente a casa senza per questo crearci alcun problema). Trovo, questo sì, che i gatti non siano per forza tutti uguali, pur avendo ovviamente alcuni tratti etologici propri. Atomo non assomiglia né al mio primo, né alla mia seconda gatta. Che per altro erano estremamente diversi anche tra loro. Per altro, conosco moltissime persone che hanno appartamenti come il mio e hanno il gatto, e il gatto in questione comunque non è come Atomo: non gliene importa niente di cacciare, non ha l'aria di annoiarsi particolarmente (che poi... boh? chissà se Atomo, annoiato, lo è davvero o se sono io che lo vedo così o lo temo così...). In sostanza, condivido molto più il pensiero di chi li vede e li pensa liberi che quello che li vuole "solo pet". Ma ora io a casa ho lui e vorrei che lui stesse bene. Solo questo vorrei capire: se ci sta bene. O cosa posso fare perché ci stia meglio. |
||
|
|