Micimiao Forum di discussione per tutti i gattofili e amici degli animali
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Il comportamento dei vostri a-mici Se avete dubbi, domande o esperienze sul comportamenteo dei vostri a-mici postate qui. |
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06-04-2016, 20:56 | #1 |
Re: Fuori sì o fuori no?
Confondiamo il well being con il welfare
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06-04-2016, 22:11 | #2 |
Re: Fuori sì o fuori no?
Io non credo, almeno se capisco quello che intendi.
Lizzie Tigre Morgan Mia sul Ponte. |
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06-04-2016, 23:27 | #3 |
Re: Fuori sì o fuori no?
Ma, c'è un solo modo di intendere
E questo thread nasce dalla differenza tra questi, da chi ha intuito che il welfare non è sufficiente, non si può sovrapporre e non può compensare il well being. Si è andata consolidando l'idea che fosse sufficiente assicurare agli animali le necessità primarie per garantire loro il benessere (questo dalla metà del novecento circa), il paradosso è stato accentuato dall'intervento animalista negli anni '80, importantissimo per carità, che ha ridotto al minimo il carico del vivere, lo stress del vivere. Ma il benessere è la risultante di un equilibrio dinamico tra ciò che entra come gratificazione ed appagamento e ciò che esce come stress e fatica frustrazioni ecc, eliminando da uno dei due piatti della bilancia il negativo il soggetto si sbilancia. Scusate il gioco di parole e tra l'altro il paragone della bilancia suggerisce qualcosa di statico, mentre il benessere non lo è Dici anche:....a me piace la natura...non la mitizzo. Ha i suoi lati buoni e quelli meno, se fosse stata così perfetta non avremmo cercato di migliorare il nostro modo di vivere... Personalmente non penso che la natura sia perfetta o imperfetta, semplicemente E', ed è abbastanza ozioso mitizzarla idealizzarla o attribuirle colpe pretendendone la perfezione |
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06-04-2016, 14:36 | #4 |
Re: Fuori sì o fuori no?
Merlino, nonostante la smania di fuga che ha sempre avuto, quando siamo venuti in questa casa con (piccolo) giardino, è scappato solo una volta. E' finito nel giardino dei vicini, è rimasto lì un tot, è tornato indietro e non ci ha mai più riprovato.
Agli altri non gliene può fregare di meno, solo Pinni esce ed ha eletto a suo territorio tre o quattro giardini limitrofi. Gli altri lo vedono uscire, sanno benissimo come fa ma non ci provano. Mai discutere con un cretino. Ti porta al suo livello e ti batte con l'esperienza. |
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07-04-2016, 00:43 | #5 |
Re: Fuori sì o fuori no?
Non ribatterò a chi mi risponderà, ne' se mi darà ragione o torto: auguro solo a chi pensa di far uscire il suo gatto perché crede di fargli del bene che non gli succeda di non vederlo tornare, perché se veramente lo ama conoscerà la devastazione interiore, e avrà sensi di colpa che non auguro al mio peggior nemico.
Vedrà solo il Buio! |
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07-04-2016, 01:20 | #6 |
Re: Fuori sì o fuori no?
Ivo, ti rispondo solo per dirti che , per lasciarli uscire tanto siamo in campagna (ma veramente io non avrei voluto, solo non riuscivo a convincere il marito a farmi la recinzione stile Alcatraz), sia Mia che Tigre hanno rischiato di morire e si sono salvati per vero miracolo e il senso di colpa è stato non indifferente. E non se ne andrà mai del tutto, sono lì a ricordarmelo una zampina che manca e una che zoppica.
Aletto, premesso che probabilmente solo il gatto ha la risposta giusta penso che su questo argomento siamo proprio in disaccordo sulle basi. Per quanto mi riguarda, sarei molto più serena eliminando stress, fatica e frustrazioni . E non parlo dello stress e della fatica "buoni", quelli che ci vogliono per raggiungere un obiettivo che piace, interessa, gratifica, ma di quelli che ci impone la vita per sopravvivere. Può essere che proietti il mio "senso della vita" sui gatti, però c'è una cosa che mi conforta, li vedo tranquilli e paciosi, non irrequieti o depressi. C'è chi ha parlato (sia per gli umani che per gli animali) della "piramide dei bisogni". E' evidente che alla base ci sono quelli primari e salendo quelli meno "necessari". Ora, io penso che sia tra gli umani che tra i gatti, siano veramente pochi quelli che arrivano al vertice della piramide, ma molti si posizionano su vari scalini a metà che significano comunque una buona vita. E' evidente che se un gatto ha una casa, tutti i suoi bisogni soddisfatti (e lascio perdere la questione sterilizzazione che elimina uno degli istinti primari, ma sarebbe veramente lungo), un parco come quello che aveva Spartacus dell'amico di Malimigi, sarà al vertice della piramide. Ma tutti quelli che il parco non ce l'hanno, e hanno un giardino, un terrazzo o un appartamento possono avere comunque una buona vita. Se questo permette loro di avercela, una vita non brevissima, meglio se senza handicap o disabilità , direi che ne vale veramente la pena. Mia nonna quando ero ragazzina mi diceva a volte "non si può sciuscià e sciurbì" (non si può soffiare e aspirare nello stesso tempo) e questo direi che è uno di quei casi. Non do' colpe alla natura, semplicemente per il mio modo di essere a volte è crudele. Lizzie Tigre Morgan Mia sul Ponte. |
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07-04-2016, 08:46 | #7 | |
Re: Fuori sì o fuori no?
Quote:
Ho adottato Berenice che era stata appena operata, in seguito a maltrattamenti aveva il diaframma sfondato. Ancora intera ed in calore, in seguito ad una svista di mia figlia, era comodamente scesa dal terrazzino per accoppiarsi col maschio del quartiere. Di sera e in inverno sono scesa senza neppure una giacca per cercarla. Dopo averla individuata per riprenderla sono dovuta entrare scavalcando le recinzioni dei condomini rischiando una denuncia, da sera era diventata notte e chi mi avesse visto avrebbe avuto tutto il diritto di chiamare i carabinieri. Berenice Buio e Volland non sono gatti che possono stare fuori, non hanno i mezzi per poterlo affrontare. Ti sembrerà strano, ma ho la facoltà distinguere il bene dal male I randagini che accudisco con la signora del pianterreno conoscono il territorio circostante, gironzolano nei giardini qui intorno assieme ad altri gatti "satellite" non li abbiamo mai visti in strada, nessuno, neppure gli altri gatti, hanno troppo verde per perdere tempo con la strada. La strada, l'asfalto gli fanno schifo Come vedi non ho dato soluzioni corrette, solo attenzioni alla loro esistenza |
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07-04-2016, 12:23 | #8 | |
Re: Fuori sì o fuori no?
Quote:
Filosofeggiare: atteggiarsi a filosofo, argomentare su questioni banali pretendendo di fare filosofia. Voler fare filosofia a sproposito. Ironico e dispregiativo Spero di aver intuito male il senso di quanto hai scritto, in tal caso mi scuso |
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07-04-2016, 12:34 | #9 | |
Re: Fuori sì o fuori no?
Quote:
Probabilmente ho fatto anche errori grammaticali, o periodi sicuramente criticabili nella punteggiatura dall'Accademia della Crusca, sono abituato a scrivere di getto esattamente come risponderei ad un persona con la quale discuto "de visu". Proprio come sto facendo adesso Se dopo che ho scritto pagine e pagine ti fermi sulla semantica di una parola, credo non sia necessario dare nessuna spiegazione. |
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07-04-2016, 07:07 | #10 | |
Re: Fuori sì o fuori no?
Quote:
Se li considera come ANIMALI e basta, allora sì, per rispettare la loro natura andrebbero fatto uscire, accoppiare, cacciare, vagabondare, vivere in colonie, insomma fare tutto quello che il loro istinto gli dice, anche se è pericoloso per la loro stessa incolumità. Se li si considera come ANIMALI DA AFFEZIONE, dobbiamo proteggerli come proteggiamo gli esseri viventi a cui siamo affezionati e a cui vogliamo risparmiare, per quanto possibilie, infermità, malattie, traumi e morti violente. |
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