Primo gattino e consigli

[Leda]

Buongiorno, sono nuova del forum io e mio marito abbiamo preso il nostro primo gattino che è con noi da circa 3 giorni. Ha quasi 3 mesi ed è molto buono, si è lasciato accarezzare e avvicinare fin da subito ed è molto fusone. Ora è in una stanza non troppo grande in cui ha tutte le sue cose, perché le volontarie del gattile mi hanno consigliato di tenerlo in spazi un po' più limitati fin quando non si abitua al resto della casa. In effetti lui sta in questa stanzetta per tutta la giornata, esce molto raramente e per poco quando segue uno di noi due.

Ieri notte però (era la prima notte a casa) ha miagolato molto dalle 5 in poi e noi abbiamo resistito per non alzarci e assecondarlo, ma ovviamente non abbiamo dormito. Stanotte gli abbiamo socchiuso la porta ed è stato molto più tranquillo, non lo abbiamo sentito miagolare. Poiché mio marito è soggetto ad episodi asmatici, vorremmo evitare di farlo venire in camera.

Volevo chiedervi se ci sono possibilità di farlo abituare a dormire in questa stanza già da ora che è piccino. Inoltre io ora sto lavorando da casa e quindi sono con lui, ma ho paura che quando dovrò tornare in presenza lui si sia troppo abituato a non stare da solo, infatti quando poi resta da solo nella stanza all'inizio piange poi dopo un po' di tempo si abitua e si tranquillizza.

Se poteste darmi qualche consiglio vi sarei molto grata, perché quando piange mi dispiace davvero tantissimo.
Grazie in anticipo a chiunque voglia dire la sua.

[M&M]

Originariamente inviato da Leda

Buongiorno, sono nuova del forum io e mio marito abbiamo preso il nostro primo gattino che è con noi da circa 3 giorni. Ha quasi 3 mesi ed è molto buono, si è lasciato accarezzare e avvicinare fin da subito ed è molto fusone. Ora è in una stanza non troppo grande in cui ha tutte le sue cose, perché le volontarie del gattile mi hanno consigliato di tenerlo in spazi un po' più limitati fin quando non si abitua al resto della casa. In effetti lui sta in questa stanzetta per tutta la giornata, esce molto raramente e per poco quando segue uno di noi due.
Ieri notte però (era la prima notte a casa) ha miagolato molto dalle 5 in poi e noi abbiamo resistito per non alzarci e assecondarlo, ma ovviamente non abbiamo dormito. Stanotte gli abbiamo socchiuso la porta ed è stato molto più tranquillo, non lo abbiamo sentito miagolare. Poiché mio marito è soggetto ad episodi asmatici, vorremmo evitare di farlo venire in camera.

Ciao Leda e benvenuta!
Scusa ma non ho ben capito una cosa ... il gattino rimane chiuso nella stanzetta sia durante il giorno e anche la notte? Se così fosse non potrebbe mai abituarsi al resto della casa...
Considera che essendo un animale crepuscolare-notturno è più attivo anche la notte, l’ambiente di casa si presenta più tranquillo durante quella fascia d’orario e può essere il momento migliore per lui per uscire dalla stanzetta e andare ad esplorare e familiarizzare con il nuovo territorio. Perciò non chiudetelo assolutamente, né di giorno e né di notte. Lasciatelo libero di esplorare in ogni momento, quando lo riterrà più opportuno.
Durante il giorno potete incentivarlo a lasciare la stanzetta, a farvi seguire, senza forzarlo, invogliandolo al gioco con cannette e/o palline.

Volevo chiedervi se ci sono possibilità di farlo abituare a dormire in questa stanza già da ora che è piccino.

Temo proprio di no, non puoi abituarlo a dormire in una stanza specifica (a meno che non lo chiudi dentro, ma questo sarebbe contro la sua volontà/libertà).
Sarà sempre lui a scegliere dove dormire, puoi però “influenzare” in maniera naturale la sua scelta.
Ti faccio un esempio banale: si presuppone che ai gatti piaccia dormire in posti che reputano sicuri, al caldo nelle stagioni fredde. Tu puoi mettere a disposizione, nella stanza che preferisci e in punto riparato, una nicchia con dentro una coperta calda. Il gattino è probabile che, in questa circostanza, preferirà dormire in quel luogo piuttosto che in un altro, magari su un mobiletto a caso nel corridoio o nella vasca da bagno.
Puoi evitare di farlo dormire in camera vostra tenendo sempre chiusa la porta, questo sì.

Inoltre io ora sto lavorando da casa e quindi sono con lui, ma ho paura che quando dovrò tornare in presenza lui si sia troppo abituato a non stare da solo, infatti quando poi resta da solo nella stanza all'inizio piange poi dopo un po' di tempo si abitua e si tranquillizza.

Quanto tempo trascorrerebbe da solo, in quel caso?

[Leda]

Ciao e grazie per la risposta. Dunque al momento credo che lui si senta protetto in questa stanza, perché ha fatto pochi tentativi di uscita (sebbene la porta sia sempre aperta) ed è subito poi ritornato in sgommata lì . Forse gli ci vuole ancora qualche giorno per prendere sicurezza, cercheremo di stimolarlo ad uscire. Per quanto riguarda la camera da letto, anche il giorno dovrei impedirgli totalmente l’accesso? Non vorrei che poi cominciasse a grattare disperato alla porta .

Per quanto riguarda il secondo punto, quando uscirei anch’io resterebbe da solo diciamo circa 6-7 ore. Posso già abituarlo adesso lasciandolo un po’ da solo magari qualche ora? In questi due giorni sono sempre stata in casa per vedere come andava ma ora dovrò ricominciare ad uscire, anche solo per le varie commissioni giornaliere.

Scusate le domande forse banali ma ogni consiglio è ben accetto. Grazie.

Originariamente inviato da M&M

Ciao Leda e benvenuta!
Scusa ma non ho ben capito una cosa ... il gattino rimane chiuso nella stanzetta sia durante il giorno e anche la notte? Se così fosse non potrebbe mai abituarsi al resto della casa...
Considera che essendo un animale crepuscolare-notturno è più attivo anche la notte, l’ambiente di casa si presenta più tranquillo durante quella fascia d’orario e può essere il momento migliore per lui per uscire dalla stanzetta e andare ad esplorare e familiarizzare con il nuovo territorio. Perciò non chiudetelo assolutamente, né di giorno e né di notte. Lasciatelo libero di esplorare in ogni momento, quando lo riterrà più opportuno.
Durante il giorno potete incentivarlo a lasciare la stanzetta, a farvi seguire, senza forzarlo, invogliandolo al gioco con cannette e/o palline.


Temo proprio di no, non puoi abituarlo a dormire in una stanza specifica (a meno che non lo chiudi dentro, ma questo sarebbe contro la sua volontà/libertà).
Sarà sempre lui a scegliere dove dormire, puoi però “influenzare” in maniera naturale la sua scelta.
Ti faccio un esempio banale: si presuppone che ai gatti piaccia dormire in posti che reputano sicuri, al caldo nelle stagioni fredde. Tu puoi mettere a disposizione, nella stanza che preferisci e in punto riparato, una nicchia con dentro una coperta calda. Il gattino è probabile che, in questa circostanza, preferirà dormire in quel luogo piuttosto che in un altro, magari su un mobiletto a caso nel corridoio o nella vasca da bagno.
Puoi evitare di farlo dormire in camera vostra tenendo sempre chiusa la porta, questo sì.


Quanto tempo trascorrerebbe da solo, in quel caso?

[M&M]

Originariamente inviato da Leda

Ciao e grazie per la risposta. Dunque al momento credo che lui si senta protetto in questa stanza, perché ha fatto pochi tentativi di uscita (sebbene la porta sia sempre aperta) ed è subito poi ritornato in sgommata lì . Forse gli ci vuole ancora qualche giorno per prendere sicurezza, cercheremo di stimolarlo ad uscire. Per quanto riguarda la camera da letto, anche il giorno dovrei impedirgli totalmente l’accesso? Non vorrei che poi cominciasse a grattare disperato alla porta .

Certo 3 giorni sono ancora troppo pochi, avrà bisogno sicuramente di più tempo.
Voi continuate comunque a stimolarlo e lasciarlo sempre libero di potersi spostare per casa quando vuole, giorno e notte.
Potete anche rendere più interessanti da esplorare altre zone della casa. Per esempio mettendo uno scatolone in corridoio con dentro una pallina, un giochino ripieno di catnip all’entrata di un’altra stanza e un ulteriore cuccetta al riparo, degli snack molto graditi un po’ nascosti altrove.
Un diffusore di feromoni potrebbe aiutarlo a sentirsi più al sicuro e sereno.

Per quanto riguarda il discorso della camera da letto, siccome hai detto che tuo marito è soggetto ad episodi asmatici e di conseguenza preferite proprio evitare di farlo entrare, per logica direi di sì. 🤔

Per quanto riguarda il secondo punto, quando uscirei anch’io resterebbe da solo diciamo circa 6-7 ore. Posso già abituarlo adesso lasciandolo un po’ da solo magari qualche ora? In questi due giorni sono sempre stata in casa per vedere come andava ma ora dovrò ricominciare ad uscire, anche solo per le varie commissioni giornaliere.

Certamente se hai necessità di uscire fallo, ci mancherebbe.
Magari non lasciatelo di già per troppe ore da solo e quando rincasate dedicategli tutto il tempo di cui ha bisogno.

[Leda]

Grazie mille per i consigli. Ne approfitto per chiedere come ti regoli con i pasti? Io al momento sto lasciando le cricche sempre a disposizione in ciotola e a ora di pranzo/cena umido (1 scatoletta al giorno divisa per i due pasti). Può andare bene come organizzazione della pappa?

Originariamente inviato da M&M

Certo 3 giorni sono ancora troppo pochi, avrà bisogno sicuramente di più tempo.
Voi continuate comunque a stimolarlo e lasciarlo sempre libero di potersi spostare per casa quando vuole, giorno e notte.
Potete anche rendere più interessanti da esplorare altre zone della casa. Per esempio mettendo uno scatolone in corridoio con dentro una pallina, un giochino ripieno di catnip all’entrata di un’altra stanza e un ulteriore cuccetta al riparo, degli snack molto graditi un po’ nascosti altrove.
Un diffusore di feromoni potrebbe aiutarlo a sentirsi più al sicuro e sereno.

Per quanto riguarda il discorso della camera da letto, siccome hai detto che tuo marito è soggetto ad episodi asmatici e di conseguenza preferite proprio evitare di farlo entrare, per logica direi di sì. 🤔


Certamente se hai necessità di uscire fallo, ci mancherebbe.
Magari non lasciatelo di già per troppe ore da solo e quando rincasate dedicategli tutto il tempo di cui ha bisogno.

[M&M]

Ci siamo regolati in base agli orari in cui la palla di cotone reclama cibo e, andando bene anche a noi, li abbiamo impostati in 4 pasti: il primo è di mattina (che può variare dalle 5:00 alle 7:00 circa, dipende quando s’impunta e chiama), poi il secondo a pranzo, il terzo a cena e l’ultimo prima di andare a dormire e in quel caso diamo solo i croccantini.
Cibo sempre a disposizione non ne diamo, abbiamo sempre avuto la buona abitudine di pesare tutto e perciò a disposizione ha la sua dose che le tocca a quell’ora (però non è una cucciolina, ha quasi un anno e mezzo ed è sterilizzata).
Essendo ancora un gattino, 4 pasti suddivisi sarebbero l’ideale. Poi, una volta adulto, puoi anche scendere a 3, non di meno.
Va bene dare l’umido a pranzo e a cena, a maggior ragione se al micetto sta bene così.
Ti consiglio anche di alimentarlo con prevalenza di umido anziché di cibo secco, tenendo presente che il valore approssimativo del secco è 3 volte di più dell’umido (es. 1gr di secco equivale a 3gr di umido).

[VEI-6 Vesuvius]

Io i miei li ho sempre fatti mangiare tre volte al giorno.
Siccome i gatti tendono a non bere, aggiungo al cibo molta acqua. Ormai si sono abituati all'effetto 'minestra'

[Leda]

Grazie, ci stiamo regolando anche noi sulle 3/4 volte al giorno, moderando le porzioni, perché forse i primi giorni lo abbiamo rimpinzato un po’ troppo e ha fatto un pancino rotondetto