Comportamento del gatto e segni suggestivi di traumi pregressi

[Iska]

Osservando il comportamento del fatto è possibile capire se taluni aspetti che possono sembrare contraddittori sono in realtà conseguenti a traumi pregressi?

Come distinguere se dipendono principalmente dall'indole, dal carattere, da traumi della psiche o da concause?
Non so darmi una risposta certa, tuttavia penso che le ferite della psiche siano forse le più coinvolte.

[Iska]

Originariamente inviato da Iska

Osservando il comportamento del fatto è possibile capire...

Errore di battitura, volevo scrivere gatto

[Aletto]

Secondo me la loro vita emotiva è sottovalutata se non addirittura ignorata, anche se non di proposito.
Se la vera finestra sul mondo sono le emozioni, e se va bene sono sottovalutate, è normale che la risposta del gatto all’ambiente dipenda sia dallo stato d’animo del qui ed ora sia dalla traccia lasciata lì ed allora.
Di solito è difficile stabilire se la risposta è data dall’ambiente e quindi dal vissuto, ossia dalla storia di quel gatto, o se proviene addirittura dalla vita intrauterina a meno di conoscere la mamma e la sua gravidanza. Di solito in questo caso i comportamenti sono comuni a tutta la cucciolata.

[Aletto]

P.S.
bisogna saper distinguere tra risposta emotiva e risposta emozionale.

[Iska]

Il difficile è quando si ha a che fare con un gatto già adulto, come Iska.
Non conosco nulla del suo passato prima di incontrarci, quasi un anno e mezzo addietro.

Di certo non era un feral, ma doveva aver già avuto dei trascorsi con gli umani non proprio piacevoli, perché era molto diffidente e timorosa.
Le sue esperienze dalla cattura del 4 maggio al ritorno qui sul suo territorio il 1° giugno sono state intensamente spiacevoli.

Non ha ancora raggiunto l'omeostasi, è un ribollire di emozioni contrastanti, un desiderare e aver paura.
Vorrei aiutarla, ma non so come fare.

[Aletto]

Difficile anche stabilire se la loro omeostasi è quella che noi vorremmo per loro.
Iska sembra essere contrastata tra il restare nel “saltus” dove in pratica stanno tutti i gatti e dove sono pronti a tornare in caso ce ne fosse bisogno, o passare ad una vita alla quale non è abituata.
Non la conosco, ma godrei di lei ogni attimo non cercato, non rubato, e del suo desiderio -anche conflittuale- di una scelta difficile.

[Iska]

Originariamente inviato da Aletto

...Iska sembra essere contrastata tra il restare nel “saltus” dove in pratica stanno tutti i gatti e dove sono pronti a tornare in caso ce ne fosse bisogno, o passare ad una vita alla quale non è abituata...

E' l'impressione che ho anch'io e mi spiacerebbe che questa incertezza la facesse star male.

Sono contenta che venga a mangiare sul balcone, per me è molto comodo se fa brutto tempo e lei è tranquilla che nessuno la disturberà.
Non cerco di attirarla in casa, perché a differenza degli altri miei gatti non ha problemi fisici che le potrebbero impedire di vivere libera, anzi, mi farebbe molto piacere che potesse fare la sua vita da gatto, così come aveva fatto Vanya, pur con tutti i pericoli che comporta; io le offrirei cibo e possibilità di riparo e, se me lo permettesse, anche cure mediche in caso di necessità.
Ma alla fine dipenderà da cosa lei sceglierà.

Vanya aveva capito subito come voleva vivere, era un micio sicuro di sè, che però, a differenza di Iska, non aveva conosciuto la vita in casa, quindi forse per lui non è neppure stata una vera scelta, ma una naturale conseguenza del suo essere nato libero e questo l'ho scoperto solo dopo che è sparito, quando peregrinavo alla sua ricerca e chiedevo a destra e a a manca.

Per Iska penso che sia tutto più complicato; è in bilico fra due mondi.
Ha già conosciuto la vita in casa, ma ha paura di qualsiasi umano. Permette solo a me di avvicinarla, di avere un contatto fisico, anzi lo cerca e mi cerca; passa intere ore seduta in cortile guardando verso casa.
Mi capita di alzarmi di notte per guardare dalla finestra e lei quasi sempre lì.
Quando è in cortile e sente un rumore riferibile ad umani scappa a nascondersi in giardino, ma non appena si accorge che sono io torna indietro di corsa e miagolando si infila in garage per le solite coccole.

Vorrei che potesse vivere più rilassata, non sempre sul chi vive come fa ora e spero che col tempo possa succedere.
Il suo territorio sono il mio giardino, quello attiguo con la casa disabitata e due muretti di confine dove ama riposare.
Verso fine mese le persone che passano l'estate nell'appartamento sotto il nostro torneranno a casa e avremo tutto l'autunno e l'inverno solo per noi, non ci saranno umani disturbanti e forse sarà d'aiuto a Iska per diventare più sicura di sè e per capire come vuole vivere.

[Aletto]

Non credo che l’incertezza la possa far stare male. Lei sta valutando tutto, sta facendo un gran lavoro sulle sue emozioni. L’adorerei solo per questo. Qualunque decisione prenda.

[Iska]

Originariamente inviato da Aletto

Non credo che l’incertezza la possa far stare male. Lei sta valutando tutto, sta facendo un gran lavoro sulle sue emozioni. L’adorerei solo per questo. Qualunque decisione prenda.

Anch'io la adoro per lo stesso tuo motivo e mi fa anche un'immensa tenerezza.
Ho solo paura che soffra nell'animo, vorrei che potesse vivere serenamente.

Stasera però l'ho vista più tranquilla rispetto al solito.

[Iska]

Un episodio di settimana scorsa.
Durante una delle solite sessioni di coccole e grattatine, mettendosi quasi a testa rovesciata di lato spingendo forte contro la mia mano, me l'ha fatta scivolare appena appena contro il suo avambraccio.
Un tocco da niente, ma ha reagito fulmineamente: zampata con le unghie sulla mia mano, soffio sputacchioso e arretramento di quasi mezzo metro.
Non ho reagito, non mi sono mossa, non ho parlato.
Lei mi ha guardato negli occhi, poi si è avvicinata, mi ha annusato la mano poi mi ha dato una testatina e io ho ripreso con grattatine, coccole e parole dolci sussurrate.
Fa parte del suo essere in bilico, credo.