Pemfigo foliacea - collare elisabettiano

[Claudina]

Alla mia gattina Biocin hanno diagnosticato una malattia autoimmune, pemfigo foliacea.
Si è riempita di croste sulle orecchie, intorno agli occhi, sulla testa, in alcuni punti del corpo.
E' in cura da quasi due settimane con Prednicortone, 7,5 mg (lei pesa 3 chili e 800, forse ora ha perso qualcosa). Ma purtroppo i risultati ancora non sono evidenti.
Da tre giorni porta il collare elisabettiano per evitare di scarnificarsi per il prurito. Il problema è che non tollera il collare, cammina pochissimo e pancia a terra. E' come se avesse perso l'equilibrio. A volte punta contro il muro o dei mobili e non si muove più. Mangia poco e solo se le porto il piattino vicino. Qualcuno ha delle alternative all'uso del collare? Ora indossa quello trasparente in plastica. E' uno strazio vederla così.

[Iska]

Per un gatto il collare elisabettiano è una tortura, non può capirne il motivo.
Per di più Biocin, oltre allo stress di averlo addosso, non può fare nulla per cercare di alleviare il prurito e dev'essere veramente terribile non potersi grattare, c'è da venir matti.

È normale che cammini in quel modo; trasparente oppure no, il collare la disorienta; anche fermarsi come hai descritto è un sintomo del suo forte disagio.
L'unica alternativa al collare è che ci sia qualcuno sempre presente pronto a intervenire se si gratta, non mi viene in mente altro.
Come facevi prima di decidere per il collare?
Immagino che tu glielo tolga quando deve mangiare.

Quanti anni ha Biocin?
In base a cosa è stata diagnosticata la malattia?
Da quanto tempo aveva quel prurito incontrollabile?

Quasi due settimane di cortisone senza miglioramenti aprezzabili; cosa ne dice il veterinario?
È stata presa in considerazione la possibilità di una concomitante intolleranza alimentare?

[VEI-6 Vesuvius]

Secondo me al collare si deve abituare. L'Olav ol porta spesso perchè ha l'iperestesia. All'inizio camminava poco e pancia piatta, adesso con o senza si comporta normalmente, salta ecc ecc.

[Iska]

Il pemfigo di origine autoimmune è una malattia dalla quale non si guarisce e che richiede la terapia farmacologica a vita, mediante immunosoppressori; tuttavia ci sono rari casi di remissione spontanea.

Oltre che autoimmune, questa patologia può riconoscere altre cause.
Dal sito della SCIVAC (Società Culturale Italiana Veterinari per Animali da Compagnia) è possibile scaricare il pdf "Il pemfigo foliaceo nel cane e nel gatto".
https://veterinaria.scivac.org/edito...89bca79e3.html

Copioincollo una parte, nella quale si evidenzia come questa patologia possa anche essere scatenata, in individui predisposti, dalla somministrazione di farmaci. (leggere tutto il pdf)


E' stata anche riscontrata una forma di pemfigo foliacea conseguente alla somministrazione di antiparassitari spo-on (gocce fra le scapole):
"Nel cane sono stati riportati diversi casi di pemfigo foliaceo conseguenti alla somministrazione di farmaci.
Si ritiene che il farmaco o un suo metabolita si leghino alla membrana cellulare e ne alterino l’antigenicità di superficie, scatenando una risposta anticorpale di natura autoimmunitaria.
In medicina umana, dove questo fenomeno è ben conosciuto, si distinguono le forme di pemfigo “indotte” da farmaci da quelle “scatenate” dai farmaci.
Le prime sono causate dal farmaco, si risolvono spesso spontaneamente e sono frequentemente associate alla somministrazione di penicillamina o di farmaci contenenti radicali sulfidrilici (SH).
Le seconde, in genere scatenate da altri farmaci, si sviluppano in persone fortemente predisposte e raramente si risolvono spontaneamente.
Recentemente è stata inoltre descritta una forma localizzata o generalizzata di pemfigo foliaceo nel cane, scatenata da un preparato antiparassitario spot-on contenente amitraz e metaflumizone.
Reazioni da farmaco simil-pemfigo foliaceo sono state riportate nel gatto, ma sono molto rare."