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Vecchio 13-12-2022, 16:35   #41
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Predefinito Re: Gattina abbandonata di due mesi, che fare?

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Originariamente inviato da Aletto Visualizza Messaggio
Hai detto già tutto, la strada nel bene e nel male insegna.
La vita in strada insegna, non è solo libertà, e non è rose e fiori neanche per noi.
Sai, quando Averno ha avuto il secondo incidente, ero nel pieno di una tempesta di dubbi sul portarlo via con me oppure no. Da un lato, quello di prenderlo subito, la tenerezza che mi faceva, la gioia che provavo ogni volta che giocavo con lui (sensazioni ancora attuali e vivide, grazie a dio), e il parere di un'operaia, sindacalizzata, che dal primo momento che mi ha visto relazionarmi con lui ha sentenziato "questo è il tuo gatto: prendilo e portalo a casa". Dall'altro lato, mi bloccavano la paura e l'insicurezza derivanti dal fatto che alla mia veneranda età non avevo mai avuto animali in casa, le mie rigidità (avevo promesso, verbalmente, al padrone di casa che non avrei portato animali nell'appartamento), ma soprattutto il fatto che non volevo privarlo della sua libertà, ritenendo lo status di randagio quanto di più vicino alla sua condizione "naturale" di vita.
Libero di andare dove vuole, di rischiare la strada e il boschetto, di relazionarsi con gli altri suoi simili... Ad aprirmi gli occhi è stata Francesca, la veterinaria che per prima lo ha soccorso, che in modo molto brusco (ma sincero ed efficace, e per questo l'ho apprezzata e l'apprezzo tantissimo) mi ha messo di fronte alla realtà terribile della vita infame che tirano avanti i gatti cosiddetti liberi, dell'alto tasso di mortalità per malattie ai polmoni (freddo), allo stomaco e ai reni, per non parlare della fame, degli avvelenamenti e degli investimenti stradali.
Io stupidamente pensavo alla vita del gatto "libero" come immersa in una sorta di Arcadia naturalistica, dimenticando che questo ragionamento poteva avere un senso duecento anni fa, quando l'antropizzazione sfrenata dell'ambiente non aveva ancora reso città e campagne così inospitali per tutte le specie viventi (inclusa la nostra).
Certo, essendo cresciuti nel pericolo come dimensione di vita quotidiana, i gatti raccolti dalla via hanno sicuramente una marcia in più, un'abilità maggiore nel problem solving (come diresti tu), ma hanno anche una sensibilità ed una vulnerabilità emotiva di gran lunga più sviluppata, di cui non sempre noi umani siamo consapevoli. E anzi, molto spesso nascondiamo dietro affermazioni vuote e generiche su una pseudo libertà astratta da tutelare, la nostra irresponsabilità ed inadeguatezza (quella vera) a concepire e vivere un rapporto quanto più paritario (e quindi, dal mio punto di vista, "dialettico") non solo con le altre specie viventi, ma anche con i nostri simili.
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Vecchio 13-12-2022, 19:22   #42
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Aletto
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Predefinito Re: Gattina abbandonata di due mesi, che fare?

Io stupidamente pensavo alla vita del gatto "libero" come immersa in una sorta di Arcadia naturalistica, dimenticando che questo ragionamento poteva avere un senso duecento anni fa....
Non se la passavano bene nemmeno duecento anni fa, tutti gli animali domestici immersi nell'Arcadia rurale erano accuditi alla meglio e poi a volte uccisi.
Il gatto nella storia è stato divinizzato e demonizzato.
Il gatto ha una mente fervida che chiede di vivere in un ambiente all’altezza del suo quoziente intellettivo, cosa che peraltro accadeva nella vita rurale, forse meno comoda ma sicuramente assai più appagante ed altrettanto pericolosa per l'eredità cartesiana che si era diffusa e capillarizzata anche tra gli analfabeti.
Il Brambell report è del 1965, praticamente ieri, ed è mal interpretato o non applicato a seconda di quello che ci fa più comodo.
Nel 2012 (mi sembra) c'è la Dichiarazione di Cambridge: coscienza animale.
Quali sono i risultati?

Se hai tempo (perché a parte Riri non ha partecipato nessuno) questo è successo pochi giorni fa:

Gattina trovata un paio di mesi fa in strada cittadina trafficata.
Visibilmente impaurita.
Una donna la vede, riesce a prenderla (micia recalcitrante perché impaurita).
La porta a casa sua dove c’è un cane che ha un forte predatorio e che come vede la micia drizza tutto il pelo ed abbaia inferocito.
Non paga della sciocchezza che in buona fede aveva fatto, la signora ne fa un’altra: li fa incontrare di nuovo e stavolta la gattina è chiusa nel trasportino. Stesso risultato, per di più la gattina privata del diritto di avere una via di fuga.

Due animali non rispettati nel giro di poche ore, seppure con le migliori intenzioni.
In una famosissima associazione che non nomino, le dicono che la gatta aveva problemi e le suggeriscono di consultare un esperto della relazione felina SIUA, in pratica una persona come me.
Io, già parecchio innervosita dalla stupidità umana, rispondo che secondo me in quel caso gli unici da non “aggiustare” (perché è questo che vogliono) erano il cane ed il gatto (ma la relazione tra la signora ed il cane e gli altri animali tutti, ma questo non l’ho detto) e devio l’intervento altrimenti rischiavo l’esplosione della giugulare stile Pappalardo.

Anche i cani soffrono per adozioni e prelievi forzosi dall’ambiente di provenienza. Es: un cucciolo nato libero e cresciuto con gli altri cani fino alla dodicesima settimana (tre mesi appena) avrà un blocco ontogenetico se preso e affidato a una famiglia umana che non sarà mai un referente per lui (se non è in grado) e questo ne determina un blocco nel normale sviluppo evolutivo. Il cane ha problemi ai quali non le persone affidatarie non sanno far fronte. Questi problemi sono di varia natura e non sono riconosciuti per tempo. L’adozione può fallire.


"Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne
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Vecchio 14-12-2022, 11:01   #43
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Predefinito Re: Gattina abbandonata di due mesi, che fare?

La Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, i documenti della COP 20 sull'ambiente, le risoluzioni ONU e FAO sulla fame del mondo, etc., non hanno avuto miglior sorte dei documenti che hai citato (e che, non conoscendoli, mi sono scaricato per leggerli e conservarli). Questo perchè di solito, indipendentemente dalla volontà di chi ci lavora, butta il sangue e li stila, i destinatari finali di questi documenti (governi in primis) li sottoscrivono ipocritamente, per ammantarsi di sensibilità da spendere sul terreno della costruzione di immagini buone per il marketing, o perchè le indicazioni dei documenti scientifici sono interessanti solo se producono utilità economiche a breve, come da Tavole della Legge del mondo in cui viviamo . Ormai la politica è ridotta a tecniche di marketing: i partiti e i candidati si vendono con le stesse tecniche che si usano per i detersivi (negli USA succede dagli anni '50, in Europa il fenomeno è decisamente più recente), prova ne è che in Italia negli ultimi 10 anni abbiamo assistito a clamorosi exploit elettorali di partiti che dal quasi nulla% sono diventati gruppi di maggioranza relativa in Parlamento, per poi subire bruschi ridimensionamenti a vantaggio di un nuovo prodotto in ascesa. E sarà capitato anche a te di sentire, negli ultimi anni, persone motivare il loro voto dicendo "stavolta proviamo questo", come se fossero al banco del supermercato.
Se le esortazioni contenute nei documenti avessero, almeno moralmente, una forza cogente, quando ho portato Averno la prima volta nella clinica veterinaria mi avrebbero dovuto dare un depliant, farmi un discorsetto (soprattutto a me che ero e sono un "magnifico dilettante" in fatto di animali). Invece sono stato io a chiedere informazioni, notizie, consigli.
Il fatto è che purtroppo senza iniziative sul piano culturale serie non si riesce a scalfire il senso comune, profondamente radicato in noi umani "dominatori della terra", del "possesso" non solo del pianeta e delle sue risorse, ma anche delle altre forme di vita che vi sono presenti. A volte amici e conoscenti mi guardano straniti quando dico che vivo con un gatto o che divido casa con un gatto: "ma perchè, paga una quota dell'affitto?" è la reazione più gentile, cui io, ironicamente, rispondo spiegando che è un ottimo assistente cuoco (mi segnala sempre giusto in tempo la bollitura di acqua o latte), nonchè un indispensabile aiuto giardiniere, che quando ho finito di potare le piante, passa a rassodare il terreno con le zampette, oltre a garantire una sveglia a prova di black out .
La protagonista dell'episodio che hai raccontato nel post, agiva in buona fede: lei "possiede" un cane e pensava che non ci sarebbe stato alcun problema a possedere anche un gatto, e quando si è trovata di fronte alla reazione imprevista del cane (un soprammobile non si agita se sul mobiletto ce ne metti anche un altro), ha tentato di difendere l'animale più piccolo rinchiudendolo nel trasportino, peggiorando la situazione. E dalla "buona fede", dalla sua comprensione, dal riconoscimento della sua potenzialità di conoscenza e miglioramento che io, che non sono nè uno psicologo nè un etologo, sarei partito per provare a far capire alla signora quali sono i termini reali della questione. In fin dei conti, indipendentemente dal suo livello culturale, non è tutta colpa sua se ha interiorizzato il senso comune "di specie" imperante. Parafrasando Eschilo (l'Orestiade), più Pallade Atena e meno Aletto, anche se sono il primo a sostenere che senza il calore e la furia della sua (di Aletto) torcia sarebbe impossibile affrontare un'impresa simile.
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Vecchio 14-12-2022, 12:36   #44
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Predefinito Re: Gattina abbandonata di due mesi, che fare?

Secondo me non ci possono essere iniziative culturali serie semplicemente perché sono tuttora molto più forti i sottoprodotti delle ragioni evoluzionistiche del pensiero. Molto più forti perché continuano ad attingere a funzioni adattative secondarie che sono molto più facili da perseguire.
Il suo senso comune di specie imperante (quello della signora) è lungi dallo svanire, non è ancora svanita la teoria geocentrica perché ogni giorno diciamo che il sole sorge ad est e tramonta ad ovest. Figuriamoci il resto. Noi continuiamo ad essere la massima espressione dell’evoluzione e attorno al pianeta che consideriamo “nostro” ruotava l’universo, pensa te!
La Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo.
John Lennon, Imagine, mi invade di altri pensieri.

Se non ricordo male Atena contribuisce all’assoluzione di Oreste.

Io non assolvo la signora che sicuramente era in buona fede. Ormai abbiamo troppi mezzi per capire, capirci e capirli.
Hai idea di quanto tempo sarebbe necessario per farle capire che quel predatorio favoriva l'inespressione di altre motivazioni? E da quanto tempo la signora ne era, diciamo, complice inconsapevole o al contrario, compiaciuta? Qual era la sua dimensione di relazione? Dopo quanto tempo avrebbe capito ed accettato che quella era una deriva relazionale, ma senza farne il minimo accenno altrimenti si sarebbe offesa? No no, no fa per me.


P.S. ho dimenticato un dettaglio non da poco: la signora sapeva del predatorio del cane


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Vecchio 14-12-2022, 12:59   #45
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Smile Re: Gattina abbandonata di due mesi, che fare?

Anch'io ero preoccupato del fatto che questo thread fosse usato attivamente soltanto da noi due, poi ho cominciato a controllare il numero delle visite, tante, e ne ho dedotto che forse veniva trovato per lo meno interessante. Poi ha postato Riri, ed è stata dolce e gentile, e forse non è la sola che ha trovato stimolante seguire il tono e lo sviluppo dei nostri messaggi. Col tempo, mi si sta insinuando però un dubbio: vuoi vedere che in epoca di serie tv articolate in un numero infinito di puntate, si è generato l'effetto suspence, per cui tutti aspettano di vedere come va a finire la storia di Chicca, per poi esplodere in mille commenti ?
Rassicuriamo la fascia d'ascolto: Chicca migliora a vista d'occhio, ha appetito, gioca moltissimo, salta di qua e di là anche da sola, si è impadronita di tutte le stanze e oggi non si è affatto scomposta quando sono venuti due colleghi, per lei sconosciuti, a verificare il (mal) funzionamento delle telecamere di sorveglianza. Ha continuato a giocare ed arrampicarsi per ogni dove senza problemi. Le feci hanno assunto una consistenza quasi normale, e subito dopo Natale farà visita e analisi di controllo.
Il grande capo del personale sta trattando per farla ospitare provvisoriamente nella sede della direzione generale, e insieme stiamo progettando di sistemare due cucce da colonia per riparare le altre due gatte che vivono qui. L'installazione dovrebbe avvenire sabato. Speriamo bene.
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Vecchio 14-12-2022, 13:33   #46
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Ho visto il tuo post solo dopo aver inviato l'aggiornamento su Chicca, e ti rispondo "a bomba".
Certo che non ci possono essere iniziative serie e di massa: le condizioni "oggettive" non sono favorevoli, e quelle "soggettive" sono caratterizzate dal limite che tanti individui che pensano diversamente non hanno luoghi organizzati dove incontrarsi, discutere, confrontarsi, elaborare insieme iniziative e strategie per cambiare le cose. Questo vale sia per le questioni che stiamo trattando, solo apparentemente secondarie (anche per la loro scomodità e le mille implicazioni che nascondono), sia per le questioni "più generali" della società della nostra specie.
Se non si può fare la rivoluzione domani mattina (sarebbe bellissimo), non basta solo evocare mondi sublimi e desiderabilissimi. Nel nostro piccolissimo, almeno sul piano culturale e della relazione umana, qualcosa si può tentare, un piccolo equilibrio si può spostare. Per questo ti invitavo a considerare la possibilità di partire dall'ascolto di questa persona in buona fede, partendo da un suo sentimento di fondo positivo, facendoglielo esprimere e partendo da lì portarla a capire la natura vera del problema. Il punto è che tu hai parlato con questa persona, l'hai vista, più o meno sai che persona è, mentre io nei suoi confronti vado per affermazioni generose e volontaristiche, astratte. E non conosco gli strumenti, le tecniche e i tempi e i modi in cui il tuo lavoro si esplica in una situazione concreta come quella rappresentata da questa persona. Per questo ti chiedo scusa. Il granellino di sabbia da spostare non è decisamente questo, se lo dici tu.
Atena non contribuisce all'assoluzione di Oreste (fra l'altro il mio secondo nome, e ne sono fiero solo per il mito del Tirannicida -oltre Clitemnestra, uccide Egisto che si era fatto tiranno di Argo), LA DETERMINA. E' lei a convocare la prima assemblea "democratica" che è chiamata a giudicare Oreste per matricidio (delitto, sia detto per inciso, di cui lei stessa era in qualche modo il mandante), è il suo voto a stabilire la parità tra colpevolisti ed innocentisti, e infine, nell'atto finale della tragedia, è lei a trovare la mediazione con pazienza, ostinazione e sagacia, che consente lo sviluppo di Atene (la città) sotto la doppia egida protettiva sua e delle Erinni (le Furie, capitanate da Aletto).

Ultima Modifica di leucio; 14-12-2022 at 13:38.
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Vecchio 14-12-2022, 15:38   #47
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Naturalmente la ricostruzione che ho fatto della trama de L'Orestiade non ha nulla a che vedere con quella gentildonna che ti ha fatto "dimolto" innervosire
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Vecchio 14-12-2022, 19:09   #48
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No, non si fa la rivoluzione dall'oggi al domani intatti un mio thread di tempo fa titolava Terzo millennio: ascesa degli altri animali?...... Col punto interrogativo però.

Meno male che la signora è concettualmente estranea alla tua ricostruzione dell'Orestiade

Spero sempre che Chicca non risenta troppo dello spostamento imminente


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Vecchio 14-12-2022, 22:37   #49
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Intervengo al volo con un intervento a costruttività zero, oltretutto in preda al sonno, ma un paio di cose assolutamente inutili devo dirle.
Primo: assolutamente no, non siete soli. Questo tread è stimolante e utile e se taccio è unicamente perché le mie competenze sono scarse, ma se avrò tempo e modo mi riprometto di intervenire di più. Forse però in molti restano in silenzio perché quello che entrambi mostrate è un approccio decisamente non comune alla coabitazione con un gatto, e aggiungerei purtroppo.
Forse c'è chi si sente non all'altezza di un intervento, o chi fatica a star dietro a conversazioni che spaziano dall'etologia, alla filosofia passando per l'Orestea. Io trovo che questi sono i post per cui vale davvero la pena di restare qui, ma questa è la mia opinione e non c'è assolutamente nessun intento polemico nelle mie affermazioni sopra, semmai l'intento di provare a comprendere.
Secondo: grande Chicca e bravissimi voi, è una gattina fortunata e spero davvero nel meglio per lei.
Terzo: gatti e tragici greci: come farmi felice in poche semplici mosse
P.S.: intervengo con un intervento... niente, questo post risente dell'urgente necessità di dormire. Abbiate pazienza, non mi va di correggere tutto.
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Vecchio 15-12-2022, 09:02   #50
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Intervengo al volo con un intervento a costruttività zero, oltretutto in preda al sonno, ma un paio di cose assolutamente inutili devo dirle.
Primo: assolutamente no, non siete soli. Questo tread è stimolante e utile e se taccio è unicamente perchè le mie competenze sono scarse, ma se avrò tempo e modo mi riprometto di intervenire di più. Forse però in molti restano in silenzio perchè quello che entrambi mostrate è un approccio decisamente non comune alla coabitazione con un gatto, e aggiungerei purtroppo.
Forse c'è chi si sente non all'altezza di un intervento, o chi fatica a star dietro a conversazioni che spaziano dall'etologia, alla filosofia passando per l'Orestea. Io trovo che questi sono i post per cui vale davvero la pena di restare qui, ma questa è la mia opinione e non c'è assolutamente nessun intento polemico nelle mie affermazioni sopra, semmai l'intento di provare a comprendere.
Secondo: grande Chicca e bravissimi voi, è una gattina fortunata e spero davvero nel meglio per lei.
Terzo: gatti e tragici greci: come farmi felice in poche semplici mosse
P.S.: intervengo con un intervento... niente, questo post risente dell'urgente necessità di dormire. Abbiate pazienza, non mi va di correggere tutto.
Dovunque tu sia, spero che questa notte tu abbia goduto del "sonno dei giusti", e che oggi lo sviluppo della giornata sia del tutto conseguente. Ho aspettato un pò per risponderti, dilaniato dal dubbio (classico) del "da dove comincio?". E comincio da quello che ti darei se ti avessi di fronte: un abbraccione immenso ed un sorriso. Io non ho nessuna competenza specifica ma molte passioni. Nella mia vita ne ho prese e ne ho date, e comunque alla fine non mi sono piegato. Mi sono iscritto (tardi) su questo forum unicamente per cercare di capire se con il mio approccio dilettantesco stavo andando nella direzione giusta (quella di garantire al mio Averno una vita quanto più da gatto è possibile nelle condizioni date), e per mettere a disposizione di altri quel poco di esperienza che comunque ho fatto. Per crescere e migliorarsi non è indispensabile avere solo titoli e competenze specifiche (che aiutano tantissimo, per carità): la prima cosa è la disponibilità all'ascolto, all'apprendimento e a discutere onestamente. Va da se che quando ci si approccia così, si finisce col condividere tanto di se con i propri interlocutori, e questo è un valore aggiunto di inestimabile bellezza. Come sto scoprendo essere straordinariamente "belle" alcune persone, sia quelle come te ed Aletto che mi avete regalato un incoraggiamento, la possibilità di un confronto a cuore e mente aperti, sia altri frequentatori di questo sito (es. babaferu e Alepuffola), che lasciano intravedere nei loro post squarci di vita e di emozioni che suggeriscono che "malgrado tutto manchi" si può ancora pensare di andare sereni per le vie del mondo.
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