Micimiao Forum di discussione per tutti i gattofili e amici degli animali
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01-02-2017, 21:12 | #31 | ||
Re: non tutti i gatti soffrono in expo (?)
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Cerco di chiarire un po' di cose, anzi no, una cosa sola. Il gatto domestico non ha nulla a che vedere col gatto selvatico, e non deriva dal lui. Sono due specie diverse, studiate separatamente, con alcune sequenze di dna che li contraddistingue, hanno una socialità diversa, gli uni sono stati influenzati dalla domesticazione e gli altri neanche un po'. Poi non bisogna far confusione tra gatto selvatico doc e gatto rinselvatichito (feral cat) perché anche quest'ultimo è un gatto domestico. Per quanto riguarda la domesticazione, il gatto domestico è considerato a domesticazione in corso. E' interessante che andando a campionare gatti di tutto il mondo tra meticci e di razza si è potuto risalire ad una assai probabile origine comune identificata, ed in gran parte condivisa ed accettata, col gatto nordafricano il felis lybica ma con influenze di altri gatti provenienti dalla Cina e dal nord Europa. Non possiamo sapere se il gatto si sia spontaneamente avvicinato all'uomo o se l'uomo attivamente abbia cominciato a sottrarre cuccioli allevandoli e socializzandoli con lui e non lo sapremo mai, ma l'ipotesi più accreditata è che nel neolitico con gli insediamenti umani i gatti abbiano avuto l'opportunità di avere cibo risparmiando energie e vi si stia stabilito. Nella sua storia altalenante con l'uomo tra domesticazione, poi per gli egizi divinità, poi negazione da parte dell'uomo il gatto ha avuto opportunità di riprodursi ed ibridarsi con il gatto selvatico senza nessun controllo da parte dell'uomo e portandosi perciò dietro attraverso i secoli ed i millenni parte del dna del selvatico doc, ed è per questo che è venuto a mancare il cardine della domesticazione. Anche a causa di queste costanti ibridazioni il gatto selvatico, specialmente il gatto selvatico scozzese, è a rischio estinzione "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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01-02-2017, 21:15 | #32 |
Re: non tutti i gatti soffrono in expo (?)
Ma che casino ho combinato? l'ultimo post è quello completo, scusate
"Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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01-02-2017, 21:38 | #33 |
Re: non tutti i gatti soffrono in expo (?)
e comunque considera che il cibo industriale è appannaggio degli ultimi 70 anni, mentre dall'altro lato abbiamo almeno 10000 anni di: scarti vegetali (semi, torsoli, cose marce, coltivazioni), scarti animali (ossa, organi, sangue, pelli), feci... tutte cose perfettamente mangiabili e sane per enormi quantità di animali.
Anna Leo Ludo Tesla Sestosenso Conrad-Cispi ... Sharon Bender Trippy Romeo, Buscemino e Biri sotto il salice, Rourki sotto la quercia |
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02-02-2017, 07:53 | #34 |
Re: non tutti i gatti soffrono in expo (?)
Ogni due/tre anni circa e va alle expo più vicine a dove vive, fino qui a Roma per i gatti è troppo lontano. Dice che ogni tanto deve partecipare con gli altri allevatori per far conoscere questa razza ancora poco conosciuta
"Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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02-02-2017, 08:44 | #35 |
Re: non tutti i gatti soffrono in expo (?)
però ecco mi chiedo, se ci va solo ogni due o tre anni, come fa ad abituare i gatti ad una situazione così stressante/innaturale? perché era anche un po' questo il senso della mia domanda, cioè se i gatti, se abituati fin da piccoli ad un certo contesto "innaturale" o situazioni stressanti (ad es lunghi viaggi, essere costretti in gabbia per tutto un w-end, avere intorno estranei vocianti che ti manipolano ecc), si adattino e lo trovino magari normale.. ma se un gatto è abituato nel suo ambiente e tutto di colpo viene portato all'expo, non reagisce malissimo?! puoi chiederglielo se la senti
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02-02-2017, 08:54 | #36 | |
Re: non tutti i gatti soffrono in expo (?)
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@ Serenaf: è assodato che il lybica, a differenza degli altri selvatici, non temeva l'uomo (modifica comportamentale dovuta a quelle circostanze) e di conseguenza non manifestava aggressività nei suoi confronti. Queste cose hanno permesso la convivenza con l'uomo "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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02-02-2017, 09:44 | #37 | |||
Re: non tutti i gatti soffrono in expo (?)
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Fatto sta che a quanto pare il gatto domestico (Felis silvestris catus o Felis catus, se non sbaglio) qualche progenitore l'ha avuto, e questo tornerebbe con quanto riportato da Aletto, no? Quote:
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In effetti la storia del gatto è molto particolare, tenendo anche conto delle atrocità che ha subito insieme alla caccia alle streghe da parte della chiesa, quindi come diceva Aletto, fra domesticazione, adorazione e negazione... Ma mi risulta veramente difficile pensare che non abbiamo influito su quella che è stata la sua evoluzione; sopratutto tenendo conto del fatto che il gatto è un animale molto prolifico, la pratica della sterilizzazione è relativamente recente e che comunque le generazioni dei gatti sono più "brevi" delle nostre, quindi si può evolvere molto più rapidamente di noi. Tanto per dire: avevo letto che è possibile addirittura, per alcune tipologie di mantello, ripercorrere le origini e la diffusione dei cambiamenti che le hanno originate, a partire dall'Ottocento e che, alcune varianti originate da mutazioni spontanee, sono sparite nel corso di qualche generazione perché poco apprezzate dalla popolazione locale, mentre altre si sono largamente diffuse in quanto trovavano alcuni estimatori... oppure che, ad esempio, la diffusione del mantello tigrato-arancio è stata attribuita al fatto che era molto gradita ai vichinghi (poi, oh, di certo al 100% credo non ci sia nulla). EDIT: fatto casino coi quote Ultima Modifica di Franziska; 02-02-2017 at 09:46. |
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02-02-2017, 09:57 | #38 | |
Re: non tutti i gatti soffrono in expo (?)
SerenaF:
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02-02-2017, 10:33 | #39 |
Re: non tutti i gatti soffrono in expo (?)
secondo me come non si abituano al veterinario, non si abituano nemmeno alle expo. poi ci sono gatti che stanno bravissimi dal vet, per carità, ma per loro resta comunque uno stress molto forte.
Anna Leo Ludo Tesla Sestosenso Conrad-Cispi ... Sharon Bender Trippy Romeo, Buscemino e Biri sotto il salice, Rourki sotto la quercia |
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02-02-2017, 11:44 | #40 | ||
Re: non tutti i gatti soffrono in expo (?)
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L'expo, come concetto, è pensata prima di tutto per i proprietari, i gatti... boh, li vedo alla stregua di modelli tutt'altro che entusiasti. Quote:
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