Micimiao Forum di discussione per tutti i gattofili e amici degli animali
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Storie di mici e a-mici Fatti esilaranti e non della vita dei vostri A-mici. |
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06-10-2018, 09:04 | #21 | |
Re: Cosa è meglio per loro?
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Bellissima e importante la tua esperienza "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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06-10-2018, 09:54 | #22 | |
Re: Cosa è meglio per loro?
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Io durante l'inserimento quando le cose andavano proprio male mi sono chiesta più volte se tenere con me Skipper a casa era la soluzione più giusta per lui e per gli altri, in primis per il loro benessere psicologico. Riportarlo dove era e fargli fare la vita da randagio non era proprio un'alternativa da prendere in considerazione, portarlo al gattile per costringerlo a convivere con una multitudine di altri gatti, per lui credo che fosse anche peggio. Restava l'opzione di trovargli un'altra casa, ma anche qua temevo che potesse subire un'ulteriore trauma proprio ora che si era legato così tanto a me, non volevo fargli provare per la seconda volta la sofferenza di un distacco...poi per me era diventato un membro a tutti gli effetti della famiglia così ho deciso di andare avanti e di metterci tutto il mio impegno per migliorare la relazione tra i mici ed è quello che sto facendo tutt'ora. |
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07-10-2018, 08:09 | #23 | |
Re: Cosa è meglio per loro?
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Perché era proprio quello che stavo facendo con Gigio. Mi preoccupavo sinceramente del suo benessere, temevo che non fosse contento di vivere con me e che preferisse la sua vecchia vita e mi era costato molto prendere la decisione di allontanarlo da casa. Però non c'era solo quell'insieme di motivi. Ce n'era un altro, che ero riuscita a nascondere a me stessa relegandolo in un cantuccio, ma che invece era il principale motivo per cui, dopo pochi mesi che Gigio era con noi, avevo deciso di dargli il largo: il disagio, lo stress, il nervoso che mi procuravano le sue eliminazioni improprie a cui non riuscivo a porre rimedio, la sensazione di aver fallito su tutta la linea. Eh sì che la colpa era solo mia, lo sapevo che lui, gatto intero, aveva quell'abitudine; me l'aveva detto la signora che si occupava di lui e di alcuni altri randagi; ogni tanto le entrava in casa e annaffiava... Non avevo tenuto conto neppure di un altro fattore: quando ho avuto il primo contatto con Gigio ero a casa di quella signora; era estate e lui arrivò dal cortile, arrampicandosi fino al terrazzo. Fui stupita perché la prima cosa che fece fu di avvicinarsi a me e alzarsi appoggiando le manine alla mia gamba, miagolando con una vocina da cucciolo, la stessa che mantenne per tutta la sua vita. Qualche tempo dopo, rincasando dalla spesa, me lo trovai davanti al cancelletto del balcone, sembrava che mi stesse aspettando e infatti come aprii si infilò lestamente e altrettanto fece quando aprii la porta di casa...e non chiese più di andarsene. Ancora oggi non so come avesse fatto a sapere dove abitavo, io non l'avevo mai visto vicino a casa mia prima di quel giorno. Ecco non l'avevo adottato, era lui che aveva adottato me! Se mi fossi ricordata di questo, non avrei cercato di rimetterlo in libertà, per soddisfare le mie esigenze, ma evidentemente non le sue, che una scelta l'aveva già fatta tempo prima e desiderava mantenerla...e di certo non pisciava in giro per farmi dispetto. @Anubi, sei stata molto brava e molto più matura e responsabile di me! |
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07-10-2018, 10:37 | #24 |
Re: Cosa è meglio per loro?
@ Malinka
Ecco forse cosa è meglio per loro, saper essere complici nell'attaccamento come nel distacco Saper valorizzare e rispettare Essere disponibili al cambiamento nel modo in cui non ci aspettavamo Imparare che sono loro ad insegnarci se ne rispettiamo l'alterità Essere l'altro animale è l'ospite inaspettato che bussa alla nostra porta "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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08-10-2018, 08:58 | #25 |
Re: Cosa è meglio per loro?
Ringrazio tutte per gli spunti. Io non so ancora che pesci pigliare!
Ogni dieci minuti cambio idea... Li guardo felici nei campi a non far nulla (però evidentemente un nulla che piace) e penso che in appartamento sarebbero tristi; li guardo come mi aspettano la sera per passare la notte al caldo e credo che da me starebbero benissimo. Quest'estate sono stati "abbandonati" per tre settimane: abbiamo lasciato cibo e tutto ai vicini, con la promessa di occuparsene loro. E così è stato fatto...ma il maschio è scappato, dopo aver passato giorni ad aspettarci e a piangere davanti alla porta. Lo abbiamo trovato dopo molte ricerche, nei campi, a quasi due chilometri da dove abitava. Ha vissuto da solo, di caccia. Ha preferito così. Si è sentito abbandonato...e non voglio abbandonarlo ancora. Ma come posso sapere se preferirebbe stare con me o con l'altra persona che se ne occupa insieme a me? È affezionato a noi in maniera uguale, sembra. |
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09-10-2018, 11:04 | #26 | |
Re: Cosa è meglio per loro?
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In questo caso il "recesso", come voi lo chiamate, sarebbe a loro favore, se non si dovessero ambientare, che ho capito che è la maggior preoccupazione di Scipulosa. Ben lungi da me il pensiero di trattare gli animali come oggetti, se avete capito questo dalle mie parole significa che non avete capito niente di me e di come la penso. Io penso che non tutti i gatti, per il loro vissuto, le loro esperienze (o le loro mancate esperienze), si possano adattare alla vita casalinga. A volte va fatto a cause di forza maggiore, andando contro la loro natura e condannandoli a settimane, mesi di paura. Cosa che io cerco sempre di evitare. Come cerco di accorciare al massimo i periodi di "detenzione" dei mici selvatici sterilizzati o in cure per malattie varie. Non è giusto andare contro la loro natura se non è strettamente necessario. Ma, mentre in diversi casi è ben chiara la natura del gatto, in questo caso specifico Scipulosa crede che sia possibile renderli domestici. E sicuramente non possiamo saperlo noi, che non li abbiamo mai visti. E' per questo che secondo me la possibilità di "recesso" in questo caso è importante. Per tranquillizzare lei. E perché se i gatti si adatteranno alla nuova situazione potranno stare da lei. Se non si adatteranno potranno tornare nel posto in cui vivono ora. Nessuno ha parlato del fatto che: "se mi causano problemi li rendo al mittente", credo che si sia andati un bel po' fuori tema. E credo che così non facciamo che spaventarla e rendere più difficile la sua scelta. Io sono sicura che se lei pensa di poterli portare a casa la sua sia solo una paura di fare il salto, ma che la cosa sia sicuramente attuabile con successo. "Mi era stato detto che l' addomesticamento con i gatti è molto difficile. Non è vero. Il mio mi ha addomesticato in un paio di giorni." Bill Dana |
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09-10-2018, 22:13 | #27 |
Re: Cosa è meglio per loro?
È difficile consigliarti perché i gatti li conosci tu e sicuramente sai meglio di noi quale sia la soluzione più adeguata per loro, visto che di questo si parla. Io al tempo presi quelli che ritenevo fosse giusto portare a casa, e così ho fatto prima di loro con Cleo e dopo di loro con Mirko. Uno l'ho lasciato fuori perché era ed è ancora giusto così, anche se ci ho provato comunque a portarmelo a casa e puntualmente usciva dal balcone dopo un'oretta.
Posso dirti però che ogni volta che ho avuto il dubbio se lasciarli fuori o meno alla fine era giusto farli adottare (o adottarli io stessa). Adesso, per dirti, ne ho uno nuovo in colonia e sto facendo i salti mortali per avvicinarlo perché è diffidente più che mai ma ce l'ha scritto in fronte che è un gatto che deve stare a casa, già solo per come attraversa la strada ignorando l'esistenza delle auto. |
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