Micimiao Forum di discussione per tutti i gattofili e amici degli animali
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L'allevamento e gli allevatori Per chi vuole conoscere meglio questo mondo felino ancora per molti sconosciuto. |
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08-05-2012, 15:41 | #1 |
Inbreeding
Mi sta girando per la testa questa domanda, quale è la giusta percentuale di imbreeding per un soggetto geneticamente sano?
Se voglio acquistare un cucciolo, e vedo in anticipo il pedigree, posso dal documento stesso, capire se qualche cosa non va in relazione all'imbreeding? Vorrei ributtarmi, ma ho sentito tante e tali storie relative ad amici che si sono trovati mici malati che mi spaventano non poco. Quando tutto crolla, viene voglia di buttarsi insieme... |
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08-05-2012, 19:46 | #2 |
Re: Inbreeding
Ma guarda io sono dell'idea che l'inbreeding serve agli allevatori, ma va fatto per uno scopo preciso e se si ha la quasi certezza che quelle linee non portino tare genetiche.
Lo fanno tanti allevatori per fissare il tipo di cane o gatto che prediligono. Sono dell'idea che si dovrebbero avvertire poi le famiglie che accoglieranno i cuccioli del lavoro che è stato fatto e dei motivi e magari fare un prezzo inferiore. Naturalmente un accoppiamento simile viene fatto per tirare fuori qualcosa. Sono ammessi accoppiamenti tra padre e figlia o madre e figlio sarebbero da evitare tra fratelli. Secondo me non è l'inbreeding che incide tanto sulla salute dei mici, sono ben altre cose per esempio lasciando perdere fattori ambientali e alimentazione, io ritengo che molto sia dovuto a linee di sangue deboli, non pulite che vengono comunque sempre usate in riproduzione. |
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08-05-2012, 20:36 | #3 |
Re: Inbreeding
Sull'inbreeding ci sono varie scuole di pensiero e tanto "borderline", cioè tante scuse sul limite che si può raggiungere per fissare in omozigosi i famosi caratteri belli.
Personalmente trovo aberrante che si accoppi padre con figlia o madre con figlio solo per motivi estetici (fissare un bel carattere), per non parlare di fratelli o fratellastri quando poi si deve lavorare in outcross quasi totale immediatamente dopo per evitare di fare grossi pasticci e si perde quasi tutta l'omozigosi ottenuta con questa "scorciatoia" genetica. Il limite da non superare e per una o due volte sole nella stesa linea di sangue è fissato dal corso G2 di Pawpeds (fatto da esperti genetisti, allevatori e ricercatori) nel 6,5%, cioè al max "cugini" che è già un gran bel linebreeding. Ma la cosa migliore è lavorare sotto questo limite, e attestarsi sull' 1,5%, almeno nelle razze dove il numero elevato di esemplari lo permette, perchè se una razza ha meno di 100 esemplari in italia o magari in Europa... diventa difficile fare un basso inbreeding e sono guai grossi. Nel database di pawpeds ci sono migliaia di gatti divisi per razza, è possibile fare un facile test mate coi gatti così da trovare anche l'inbreeding di un cucciolo che non è nel database purchè ci siano i suoi genitori o i suoi nonni. Inoltre se ti registri ti dà anche il double mark, ovvero ti evidenzia con colori diversi i gatti uguali che compaiono nelle linee nelle varie generazioni e ti rendi conto subito degli avi comuni. In generale consiglio di guardare il ped del cucciolo se c'è già o dei genitori e vedere che almeno i nonni e i bisnonni non siano doppi. Il problema dei neofiti è che, non conoscendo le linee di sangue possono prendere un gatto che ha sì un inbreeding bassissimo e quindi, si suppone, difese immunitarie alte, ma magari ha un genitore con pkd che è autosomico dominante e il cucciolo ha il 50% di possibilità di essere pure lui malato. Un allevatore cerca di capire se i gatti delle sue linee di sangue sono tutti sani e vivi e anche se longevi che aiuta a capire che il gatto non ha grossi problemi di salute. Oppure, come la mia amica Gabi, ha linee che alleva da 30 anni e conosce perfettamente tutte le tare che portano e quali sono quelle nelle quali è riuscita a evitare la recessività delel tare, ma...ehhh!!!! Sono in pochi in Europa e nel mondo a poterlo dire con certezza... Sai cosa è SEMPRE la cosa migliore? saper scegliere l'allevatore giusto con cui instaurare un rapporto di fiducia che sa consigliarti bene e che c'è se succede qualcosa e c'è qualche problema! Fidati sempre dell'allevatore che sa dirti anche le debolezze dei propri gatti, ti dice se hanno una consanguineità un po' più alta o se hanno avuto qualcosa da piccoli o c'è qualche problema nella linea (sono rari...), o che comunque sono prudenti con la salute, mai di quello che li assicura super perfetti, sani e che non hanno e non avranno mai nulla... Non può saperlo con certezza! |
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08-05-2012, 20:49 | #4 | |
Re: Inbreeding
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Io non aborro l'inbreeding e non escludo di farlo magari un domani, ma preferisco il linebreeding. |
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08-05-2012, 22:02 | #5 | |
Re: Inbreeding
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Quando tutto crolla, viene voglia di buttarsi insieme... |
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08-05-2012, 22:08 | #6 | |
Re: Inbreeding
Quote:
Barbara se hai letto qualcosa sulla storia della mia Celestina, capirai il perchè della mia domanda. Non ho ancora trovato il coraggio di aprire il suo pedigree. Non so se lo avrò mai. Intanto lei a 8 anni dopo vari problemi, è morta di ictus. Io mi sono fidata dell'allevatrice. Ma mi chiedo, è possibile che un micio di salute debole, capiti senza che un buon allevatore se ne accorga? Posso essere l'unica proprietaria sfortunata di una specifica razza in Italia? Ho un'amica che con un birmano si è trovata nei pasticci per un problema di insufficenza renale DA CUCCIOLO. Ecco, io so quello che ho passato con Cielo. Non vorrei ritrovarmi nei pasticci. Non lo sopporterei psicologicamente. Ma non ho ancora capito come potrei riguardarmi. Ho visto in giro mici venduti che avevano una bisnonna e una nonna in comune. Praticamente due generazioni con una stessa femmina. E se la stessa fosse stata portatrice di problemi di salute? Non si fissano anche quelli, oltre ai caratteri fenotipici? Quando tutto crolla, viene voglia di buttarsi insieme... |
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09-05-2012, 09:12 | #7 |
Re: Inbreeding
non sono una allevatrice quindi il mio è solo un consiglio...
purtroppo le malattie arrivano...una volta che tu ti rivolgi all'allevatrice che tu reputi migliore e ti assicuri che sia tutto in regola purtroppo nessuno puo' garantirti la salute al 100% della piccola...è un essere vivente come tutti noi e si puo' ammalare senza un vero perchè...è una cosa che devi mettere in conto |
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09-05-2012, 10:11 | #8 |
Re: Inbreeding
Vuol dire lavorare con le stesse linee di sangue dunque c'è comunque parentela tra i cani che vengono usati ma in genere parte dalla 3-4 generazione.
Assolutamente si è capitato anche a me, ma se si è seri e onesti si fa qualcosa comunque. |
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09-05-2012, 12:22 | #9 |
Re: Inbreeding
Anch'io, fra i miei 32 cuccioli ceduti apparentemente sani finora in 6 anni, ho un cucciolo con problemi renali abbastanza gravi. E sono desolatissima per la persona a cui l'ho dato. La seguo assiduamente tutte le volte che val dal vet (il mio), mi informo, soffro con lei e spero tanto che il cucciolo (ora ha 10 mesi) riesca a stare meglio, ovviamente però di più non posso fare, l'ho dato in buona fede e pensavo fosse sanissimo e senza alcun problema. Nonmi sono accorta di nulla, aveva tre mesi, i problemi sono insorti dopo, verso i 7 mesi, dopo la sterilizzazione (ma non c'entrano con questa).
I genitori sono vivi, sani, senza problemi e testatissimi. Ovviamente se il cucciolo morirà (speriamo di no,mi fa male il cuore solo pensarlo) le darò un altro cucciolo di linea diversa, come da contratto, ma non è certo questo il problema, il problema è salvare LUI, il piccino amatissimo da questa famiglia che ha anche un suo fratellino, questo sanissimo. Ho sterilizzato la madre, anche se non credo sia un problema genetico (NON è PKD, ha la crea alta non cisti o altro). Ma... per il resto sono impotente, sta al vet trovare una cura idonea. Pensa che i suoi genitori hanno dei profili renali di crea bassisismi, più bassi della media e non hanno MAI avuto problemi di reni (quasi stranamente visto che sono problemi molto comuni e i birmani hanno di solito unacrea più alta del normale ed è bene trattarli come mici a rischio IRC). Quello dei reni è un problema che un po' tutti i gatti hanno, i birmani in particolare. Ma anche altre razze hanno problemi di cuore (sembra sia una delel cause di morte più frequente), di fegato, di pancreas, di piastrine, di globuli bianchi, ma anche mille infezioni spesso in barba ai vaccini e altre problematiche che nei gatti di razza sono più accentuate che in quelli meticci, più robusti e con consanguineità più basse. Nessuno potrà darti la certezza che il gattino che compri a carissimo prezzo o trovi in strada, in gattile ,nato in famiglia da gattina che sta in casa, sia sanissimo. Ci sono percentuali di possibilità: con un allevatore serio e di fiducia che fa tutti i test e anche di più, che seleziona bene, hai meno probabilità di avere un gatto di razza con problemi, ma mai certezze. Magari compri un gatto di razza in un bieco negozio pieno di pulci e sudicio, come è capitato ad una mia amica (ma non fatelo, vi prego!!!) e lo trovi sanissimo e senza problemi... da non credere! Ma se cerchi una certezza, no, non prenderlo un micio e neanche un essere vivente. Oppure corri il rischio, fidandoti del tuo istinto e della persona che ritieni più sincera, più precisa o rischiando con un gattino preso in gattile e amen! Non è detto che quello di razza sia più sano, e neanche viceversa. Non ho letto la storia della tua micia, ma immagino, ne conosco tante di storie tragiche, alcune anche sperimentate sulla mia pelle. @zaari: io non conosco ancora sufficientemente bene le mie linee per farlo e non lo farei comunque in 2a o 3a generazione, al limite linebreeding di 4a con lelinee ch eocnosco di più fidandomi dellamia amica allevatrice e mentore. E' una questione di scuole di pensiero: di birmani ce n'è un numero sufficiente in giro secondo me per non dover ricorrere a fissare linee sicure così, si fissano incrociando altre linee sicure diverse. No? la tristezza è che spesso sono scorciatoie per ottenere bei caratteri etstici, credo tu lo sappia bene. No, io vado lenta e pondero, lascio crescere i mici e vedo cosa succede, farò solo piccoli passi nel lavoro di selezione, ma amen... :-) |
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11-11-2012, 21:41 | #10 |
Re: Inbreeding
Se uno vuole un gatto in salute deve stare lontano da allevamenti e razze particolari e colonie ( dove i gatti purtroppo si possono riprodurre in consanguineità) ma deve prenderlo da un amatore che incrocia due europei NON parenti ed in buona salute. Una mia amica ha sempre fatto così ed i gatti gli sono vissuti 18 e più anni senza nessun problema. Credo invece che un allevatore dovrebbe informare l'ignaro cliente che è molto meglio qualche difetto di colore che una salute precaria. Leggo una cosa che mi ha fatto impressione quando è stato detto ad un cliente ti do un gatto che potrebbe avere problemi e te lo faccio pagare di meno ? A meno che uno non si prenda un gatto per fare la bella statuina si vendono dispiaceri e problemi alla gente.
L'imbreeding è il peggiore dei mali e se i problemi non si vedono subito e quasi garantito che si vedranno dopo Almeno quando uno adotta un gatto di colonia malandato fa un'opera buona... Ultima Modifica di micetta71; 11-11-2012 at 21:43. |
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