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Il comportamento dei vostri a-mici Se avete dubbi, domande o esperienze sul comportamenteo dei vostri a-mici postate qui.

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Vecchio 29-07-2024, 07:05   #1
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Dreamer44
Cucciolino
 
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Messaggi: 2
Predefinito Aiuto, litigio tra gatti

Buongiorno!

Vi scrivo perchè sono in disperata ricerca di aiuto.

Ho due gatti maschi, Cipsy di 4 anni, castrato, e Soffy di 3, intero.

Hanno avuto un inserimento difficile 3 anni fa ma alla fine si è risolto e si sono accettati.
Dopo il primo anno di convivenza hanno avuto un litigio per cui li ho dovuti separare (mezza casa ciascuno) e dopo una settimana a forza di farli stare insieme sotto la mia supervisione e le mie coccole si sono riappacificati.

Poco più di un mese fa si respirava un clima di tensione tra i due finchè un giorno il piccolo ha attaccato il grande (il doppio della sua stazza). Il grande ha iniziato a soffiare, ringhiare ed urlare ma il piccolo continuava in una lite furiosa finchè non sono riuscito a prenderlo ed a dividerli. Il piccolo si era anche ferito al naso con un graffio da cui usciva del sangue
Dopo circa una settimana divisi in cui li facevo incontrare (io stavo in mezzo ai due, col grande che ringhiava ed il piccolo che provava ad avvicinarsi), hanni iniziato a far pace, Cipsy leccava la testa a Soffy e mi sentivo più tranquillo. Purtroppo è rimasta molta tensione e sembrava che il piccolo non volesse far entrare il grande in camera da letto, che durante il periodo divisi era "casa" sua. Seguiva ogni passo di Cipsy, lo teneva costantemente d'occhio.

Qualche giorno fa il piccolo ha attaccato di nuovo il grande, sotto al letto, proprio mentre mi stavo per alzare. Li ho dovuti dividere di nuovo.
Ora il piccolo miagola costantemente tutto agitato, sembra quasi voglia incontrare il grande, che lo cerchi, mentre il grande si lamenta solo se rimane nella parte di casa dove io non ci sono, quando è con me è rilassato e tranquillo, con voglia di coccole e di giochi.
Il piccolo riesco a farlo giocare a fatica e, nei due tentativi di incontro che ho fatto, si avvicina al grande a volerlo annusare, ma quello non ne vuole sapere ed inizia a ringhiare... Il piccolo però non sembra voler aggredire il grande, sembra quasi voglia giocarci, ma appena quello ringhia si mette in modalitÃ* combattimento...

Avete qualche consiglio? Da 3 giorni gli sto dando una pasticca di Zylkene ciascuno ma al momento non percepisco cambiamenti...

Grazie per ogni possibile dritta!
Dreamer44 non è collegato   Rispondi Citando Vai in cima
Vecchio 29-07-2024, 12:12   #2
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Aletto
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Predefinito Re: Aiuto, litigio tra gatti

Ciao Dreamer44

Leggo e cerco di schematizzare:
-inserimento difficile, che in realtà non si è risolto perché l’ostilità è rimasta nella memoria
-sei dovuta intervenire più volte
-leccare la testa non è segno di accettazione, anzi può sfociare in altro del tipo per es: provare a far spostare l’altro gatto
-che uno sia castrato e l’altro no, non sembra incidere, almeno da qui. Di sicuro però nei momenti precedenti all’attacco non sono biologicamente ed emotivamente ad armi pari.
-supervisione coccole da parte nostra come ha i constatato no sono molto utili
-zylkene ed affini secondo me è difficile che possano eliminare, o almeno attutire, l’insicurezza della convivenza con uno che ci sta antipatico da tre anni o da un minuto.

Non è stata una buona convivenza fin dall’inizio e cercare di trovare un qualche segnale positivo tra i due va solo ad alimentare speranze regolarmente disattese.
Non si può ricorrere a separarli ogni 2 per 3, perché non è una separazione ma un rimandare alla prossima volta.

Dal mio punto di vista ci sono due possibilità
1) Che noi, una volta per tutte –e non riguarda quindi solo te ma tutti noi-, ci rendiamo conto che la loro prima impressione è quella che conta e permane nella loro memoria alimentando comportamenti collaudati e rafforzati dal “marcatore somatico” (A. Damasio) che è un facilitatore di decisioni con conseguenti comportamenti, e la frittata è fatta a loro spese.
2) Che loro desistano andando incontro alla cosiddetta impotenza appresa: più di così non posso fare e quindi metto in atto una serie di rinunce di comportamenti pertinenti alla mia specie, il che porta a stress da rinuncia ad essere ciò che si è. E a noi, felici e contenti, sembrerà che hanno trovato un modus vivendi.

Li farei stare separati anche se questo per loro non significa non sapere che oltre quella porta c’è l’altro. Inavvertitamente li sottoponiamo a stress da anticipazione predittiva. Volendo puoi riprovare tra qualche mese.
Non farei sessioni di gioco che implichino predazione e competizione


Come vedi non sono ottimista, forse qualche altro utente lo sarà più di me.
Ma per mia esperienza, quando c’è l’intolleranza a prima vista, questa non se ne va e non si trasforma se non in apatia da rinuncia.


"Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne
Aletto non è collegato   Rispondi Citando Vai in cima
Vecchio 30-07-2024, 06:12   #3
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Dreamer44
Cucciolino
 
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Predefinito Re: Aiuto, litigio tra gatti

Prima di rassegnarmi vorrei aggiungere qualche informazione che spero possa far cambiare la tua interpretazione.

L'inserimento è stato difficile per via del gatto grande, che non accettava il piccolino appena arrivato e si è risolta gradualmente in una decina di giorni. Per anni, a parte il primo caso di litigio, hanno condiviso le due lettiere di cui dispongono, si scambiavano le ciotole per il cibo e per l'acqua (mi sembrava serenamente), a parte il non dormire insieme ed il lottare (che ai miei occhi umani sembrava una guerra ma credo per loro fosse un gioco, scambiavano i ruoli) hanno convissuto in pace.

Il grande ora ha un comportamento molto pacato, mi sembra che in questo periodo di "litigio" non sia infastidito dal piccolino ma teme solo che lo attacchi.
Il piccolino dal canto suo sembra costantemente cercarlo, quando apro la porta che li separa non parte subito con un attacco, gli si mette di fianco strisciandosi su di lui e quando si allontanano si tengono d'occhio distraendosi facilmente, il piccolo viene da me a cercare coccole e non è infastidito se il grande passeggia, però vuole stare nella stessa sua stanza. La tensione mi sembra nascere in due occasioni: quando il piccolino lo segue per annusargli il sedere o quando il piccolino, di fianco al grande, alza una zampa per abbracciarlo (di solito iniziavano a giocare/lottare quando facevano cosi), in quei momenti il grande si scansa ed inizia a ringhiare...


Io spero che il tuo pessimismo sia dovuto ad una interpretazione per mancanza di contesto ma sembri estremamente competente ed il tutto mi da, ahimè, molto sconforto.

Non posso tenerli separati a lungo, vivo in un appartamento e la gestione della situazione è complicata, dovuta anche ai costanti miagolii notturni, del grande perchè si sente credo confinato senza di me e del piccolo perchè vorrebbe interagire col grande e lo sente lamentarsi.

Se non riuscissi a trovare una soluzione dovrei dare via il piccolino, il che mi distruggerebbe, ma non voglio farli vivere in uno stato di stress e tensione costanti...
Dreamer44 non è collegato   Rispondi Citando Vai in cima
Vecchio 30-07-2024, 12:01   #4
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Aletto
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Predefinito Re: Aiuto, litigio tra gatti

Indubbiamente per forza di cose il mio intervento è decontestualizzato, ma sono comunque tre anni che tra loro va così. E leggo che tu, comprensibilmente, dai molta importanza a dettagli che ti sembrano positivi.
Gatto grande o gatto piccolo, i due non vanno d’accordo prescindendo da chi comincia e chi subisce.
Condividere risorse primarie come cibo e acqua, per noi come specie è segnale di benvenuto ma per loro –una specie che non condivide filogeneticamente i pasti- è fonte di competizione anche se ai nostri occhi il tutto avviene nella massima calma e naturalità.

Cit:
“ il piccolo viene da me a cercare coccole e non è infastidito se il grande passeggia, però vuole stare nella stessa sua stanza.” [
Non pensi che sia competizione territoriale dato che sono costantemente costretti al riaggiustamento delle zone di competenza dell’uno e dell’altro?

Cit:
“ il piccolino lo segue per annusargli il sedere o quando il piccolino, di fianco al grande, alza una zampa per abbracciarlo (di solito iniziavano a giocare/lottare quando facevano cosi), in quei momenti il grande si scansa ed inizia a ringhiare...”
Quello è realmente un abbraccio? Come decodifica il grande quella prossemica? Ossia, quegli avvicinamenti cosa gli indicano tramite la comunicazione dell’occupazione di uno spazio?
Il grande lo sa benissimo, tra loro c’è spartizione del territorio costante, e noi fraintendiamo. Perché la nostra specie si comporta diversamente ed applichiamo il nostro metro interpretativo al loro.

Cit:
“Non posso tenerli separati a lungo, vivo in un appartamento e la gestione della situazione è complicata, dovuta anche ai costanti miagolii notturni, del grande perchè si sente credo confinato senza di me e del piccolo perchè vorrebbe interagire col grande e lo sente lamentarsi.”
Se l’appartamento non permette una separazione equa, ed uno dei due si sente escluso dal territorio che faticosamente aveva provato a riassestare e mappare durante il giorno, allora questa separazione non si può fare. La sua sensazione di confinamento non è dovuta alla tua assenza o all’assenza dell’altro micio, ma all’assenza di una fetta di territorio che gli impedisce l’interazione che merita, e che per i gatti è vitale.

Noto che, come tutti, interpreti a modo tuo, l’unico che conosci e che ti appartiene. Interpretare i fatti al posto di un’altra specie è scomodo perché è difficile rinunciare al proprio punto di vista specie specifico.

Dopo tre anni dar via un gatto o qualunque altro animale è dura, e lo sarà anche per lui che si dovrà integrare in un territorio che non conosce e che non ha scelto. Se dovesse succedere, assicurati che sarà un gatto unico in quella casa, altrimenti se lo daranno via la vita di quel micio sarà un calvario.


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Aletto non è collegato   Rispondi Citando Vai in cima
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